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Entrambi non hanno un profilo ufficiale su twitter ma tanti fake, false pagine che né loro né il loro staff hanno mai creato. Eppure Mario Monti e Silvio Berlusconi hanno cinguettato come non mai. Quasi due ore e mezza di colloquio ieri tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e dal segretario del Pdl Angelino Alfano. È proprio il segretario del Pdl su twitter a sintetizzarne l´esito: “Un incontro costruttivo che ha avuto al centro i temi dell’agenda nazionale e internazionale”.
 
Un´analisi della situazione legata alla crisi economica, con uno sguardo rivolto all´Europa, un approfondimento dei provvedimenti già varati dal governo che attendono il via libera del Parlamento, come le liberalizzazioni e le semplificazioni, ma anche di quelli che dovrebbero essere licenziati a breve, come le riforma del lavoro e gli interventi in materia di fisco. E una certezza: la lealtà del Pdl verso il governo Monti. Nonostante i suoi guai con la giustizia, Berlusconi assicura: “Comunque vada, il sostegno al governo è fuori discussione”. Vera vicinanza ideologica o strategia elettorale?
 
Anche il Premier non lesina carinerie pubbliche e private verso il suo predecessore. Nei suoi 42 tweet pubblicati oggi da Panorama in cui ripercorre i suoi primi cento giorni di governo, a proposito del Cavaliere scrive: “Gli sono molto riconoscente perché il suo atteggiamento è stato di grande responsabilità verso il Paese. Lo sento spesso, ma non lo disturbo su ogni cosa”.
E intanto sempre su Panorama leggiamo l´editoriale «Temo che anche dopo Monti ci sarà bisogno di Monti». Lo firma Giuliano Ferrara, che spesso anticipa le svolte del Cavaliere.
 
A questa corrispondenza di amorosi sensi non partecipa Giulio Tremonti. L´ex super ministro dell´economia stamattina ad Agorà non ha perso l´occasione per difendersi dalle accuse di ieri e di oggi. Ha definito “robetta, folklore” la lettera della Bce all´Italia dell´estate scorsa che sarebbe stata concordata con lo stesso premier Silvio Berlusconi e che è costata agli italiani due manovre lacrime e sangue.
“La lettera della Bce – ha detto Tremonti – non l´ho chiesta io, si dice che l´abbia chiesta qualcuno del governo ma quella è robetta e folklore . La guerra dei conti pubblici comincia quando viene degradato il debito americano. In quel momento io decretavo ancora più prudenza mentre qualcun altro diceva che ci voleva coraggio. Il fatto è che la finanza in questo momento sta distruggendo gli stati e sta eliminando la democrazia”.
 
Ricordando di essere stato dimesso dal governo Berlusconi nel 2004 per aver “detto cose contro le banche e in particolare contro la Banca D`Italia”, Tremonti ha spiegato, “in questo momento la Bce dà soldi gratis come avvenne con il decreto Sindona all`epoca del salvataggio delle banche italiane. La ´tecnica Sindona´ è attualmente usata in Europa. Una banca prende i soldi all`1% e li impiega a un tasso molto più alto. Sulle agenzie di rating, Monti quando era professore – ha sottolineato Tremonti – parlava dell`arbitro, quando è andato al Governo e l`hanno degradato ha detto che non contano e sbagliano. Mi sembrano due posizioni molto differenti”.
 
E ancora. “L`accusa sui tagli lineari è stata una delle accuse più ingiuste mai fatte. I soldi recuperati sono stati dati agli ammortizzatori sociali e il fatto che le forze sociali ora lo riconoscano è ragione di qualche soddisfazione. Del resto i ministri potevano fare tagli selettivi, ma solo Maroni ne è stato capace”.
 
Sull´attuale governo inoltre, l´ex ministro ha invitato a riflettere sulla singolarità delle tre fiducie poste in Parlamento sulla conversione in legge del decreto milleproroghe, di cui è atteso oggi il via libera definitivo da Montecitorio.
“Sul decreto milleproroghe il governo Monti ha messo tre fiducie. C´è qualcosa di costituzionalmente strampalato”.
 
 
Il sito di Panorama
L´editoriale di Giuliano Ferrara
Il sito della trasmissione Agorà
 
f.a.

Berlusconi e Monti cinguettano. Tremonti no

Entrambi non hanno un profilo ufficiale su twitter ma tanti fake, false pagine che né loro né il loro staff hanno mai creato. Eppure Mario Monti e Silvio Berlusconi hanno cinguettato come non mai. Quasi due ore e mezza di colloquio ieri tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e…

Siria, la guerra delle spie

L´eventuale invio di armi ai ribelli in Siria è una decisione non facile per gli Stati Uniti. Molti i dubbi della Casa Bianca, i cui consiglieri punterebbero ad una pressione mirata sul regime piuttosto che ad alimentare altra violenza. D´altra parte la Cia e il Pentagono non si fidano degli insorti e al momento si oppongono all´invio di armi.  …

E se le agenzie di rating non avessero torto?

Le risposte possibili sono due: la prima è quella che diede Michal Kalecki, uno dei grandi economisti del XX secolo: i lavoratori consumano quello che guadagnano e i capitalisti guadagnano quel che consumano; la seconda è che, come testimonia Robert Skidelsky, Keynes riteneva sopportabile una dimensione del settore pubblico nell´ordine del 25% del Pil. Oggi le due condizioni si reggono…

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Niente da fare: i neutrini non sono più veloci della luce, come era stato annunciato a settembre dal team dell´esperimento Opera dell´acceleratore di particelle Lhc del Cern di Ginevra.   L´errore ha suscitato immediata ironia sul web, proprio sulla scia della gaffe clamorosa dell´ex ministro Gelmini, che orgogliosa della scoperta del Cern, in una nota datata 23 settembre e pubblicata…

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Monti sbarca su twitter, ma per il settimanale Panorama. In occasione dei primi cento giorni di governo, venerdì 24 febbraio, il premier ha accettato di ripercorrere in 42 tweet i momenti fondamentali vissuti da lui e dal suo esecutivo.    Panorama, in edicola, dedica la copertina, titolo «I pensieri di Mario», ai tweet del presidente del Consiglio. Specificando che Monti…

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Da mezzogiorno, ora locale, le autorità hanno cominciato a ritirare i 20 cadaveri nella stazione di “Once” a Buenos Aires, dove un treno della rete Ferrocarril Sarmiento si è scontrato con un muro di contenimento. Il quotidiano El Clarín sostiene che le fonti alla Morgue Judicial confermano che ci sono 50 morti. Il direttore delle emergenze del governo argentino non si…

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