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Giovanni Sale
L’Unità d’Italia e la Santa Sede
Bompiani, pp. 195, euro 18
Nell’ambito del 150° dell’Unità, una riflessione particolare è dedicata al ruolo dei cattolici nel Risorgimento. Per gli storici si tratta di superare interpretazioni consolidate ma spesso parziali, fonte di incomprensioni tra liberali laici e cattolici democratici. Incomprensioni che riguardano in primo luogo la figura di Pio IX, su cui l’autore si sofferma, insieme al ruolo delle diplomazie e della rivista dei gesuiti La Civiltà Cattolica.
 
Giovanni Di Capua,
La collaborazione di Rosmini
al “Risorgimento” di Cavour
Marsilio, pp. 224, euro 22
Una collaborazione politica e giornalistica, “franca ma convergente”, tra Camillo Cavour e Antonio Rosmini si sviluppò nei mesi cruciali del 1848, tra i moti democratici, la guerra di indipendenza e l’accelerazione della formazione nazionale unitaria.
Di Capua solleva il velo su questo aspetto praticamente ignorato della fase centrale del Risorgimento, da cui sarebbe potuto scaturire
un nuovo modello organizzativo ed istituzionale, attento agli interessi nazionali più che dinastici, e certo meno soggetto agli estremismi ispirati dall’esperienza rivoluzionaria centralista e giacobina d’Oltralpe.
 
Giovanni Ciofalo
Infiniti anni Ottanta
Mondadori, pp. 245, euro 19
Gli anni Ottanta, ovvero “l’ultimo vero decennio del Novecento e il primo del XXI secolo”. L’autore conferma e approfondisce questo giudizio storico, dove la comunicazione pubblica, i suoi nuovi modelli e i contenuti emersi nel decennio segnano l’apertura di un ciclo sociale e culturale.
 
Goffredo Bettini
Oltre i partiti
Marsilio, pp. 139, euro 13
Realizzare un campo democratico largo e partecipato, in cui alle primarie si affianchi la consultazione degli iscritti sui temi rilevanti; strutturare un partito forte, senza correnti, ringiovanito; rimettere al centro parole tradizionali della sinistra; chiudere con le illusioni
e le scorciatoie giustizialiste e le varianti populiste-individualiste. Goffredo Bettini entra con passione e tempismo, forte degli insegnamenti della lunga transizione dal Pci al Pd, nel dibattito sull’organizzazione dell’alternativa a Berlusconi.
 
Roberto Cartocci
Geografia dell’Italia cattolica
Il Mulino, pp. 179, euro 15
Dopo l’erosione delle roccaforti lombardo-venete negli ultimi decenni, i numeri sembrano parlare del Mezzogiorno come della nuova vera “zona bianca”. Ma attenti alle illusioni: lo stesso autore ci avverte che non bastano per comprendere il paradosso di una dimensione cattolico-meridionale che appare pervasiva, ma poco partecipata e strutturata e di scarso impatto sociale.

Inchiostri di agosto-settembre 2011

Giovanni Sale L’Unità d’Italia e la Santa Sede Bompiani, pp. 195, euro 18 Nell’ambito del 150° dell’Unità, una riflessione particolare è dedicata al ruolo dei cattolici nel Risorgimento. Per gli storici si tratta di superare interpretazioni consolidate ma spesso parziali, fonte di incomprensioni tra liberali laici e cattolici democratici. Incomprensioni che riguardano in primo luogo la figura di Pio IX,…

11/09 e la profezia di Heidegger

Quando esattamente dieci anni fa il mondo si fermò davanti alle immagini televisive delle due Torri Gemelle sbriciolate per l’esplosione degli aerei dirottati, l’impressione unanime fu l’onirica vertigine del vuoto. L’incubo, malauguratamente, era reale. Di solito il futuro entra blandamente nel presente; quella volta, invece, decise di farlo con la violenza di un olocausto. Due lustri sono passati da allora.…

Quella mattina dell'undici settembre

L’undici settembre 2001 era un martedì. Ero in ufficio, intento a studiare il fascicolo di un processo. Al terzo squillo del telefono, risposi infastidito: era un amico simpatico, ma avrei preferito che non interrompesse il mio lavoro. Lui non fece caso al tono irritato della mia voce: “Accendi la televisione. Sta succedendo una cosa spaventosa”, mi strillò nella cornetta. Il…

L'America. Dieci anni dopo

Il giorno in cui, parlando alla nazione davanti alle telecamere di tutto il mondo, il presidente Barack Obama ha annunciato la morte di bin Laden, l’America ha tirato un sospiro di sollievo. Nulla di più però. Perché purtroppo, a dieci anni dai drammatici attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono, l’incubo del terrorismo non è finito.   L’inquilino della Casa…

Una lezione per noi tutti

Le date dell’11 settembre 2001, l’attacco alle Twin Towers, e del 2 maggio 2011, la morte di Osama bin Laden, saranno ricordate come l’alfa e l’omega di un periodo caratterizzante la recente storia americana. L’attacco a New York mise clamorosamente in luce un nuovo protagonista della scena internazionale, il terrorismo islamista. Il mondo, che con la fine del comunismo si…

La trasformazione da impero in regno

Valuto qui il decennio post 11/9 in relazione alla ristrutturazione dell’impero americano, oggetto di primario interesse per l’Italia visto che l’alleanza con l’America e l’inclusione nel suo perimetro strategico ne è il massimo fattore di moltiplicazione di potenza nazionale. Nei mesi precedenti l’11 settembre 2001 l’Amministrazione Bush, da poco in carica, stava perseguendo un progetto di rielaborazione dell’impero in base…

Ritorno alla Dottrina Monroe?

Il 25 febbraio 2011 il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Robert Gates, in un discorso all’Accademia militare di West Point, ha dichiarato: “Qualsiasi futuro segretario alla Difesa che consigliasse al presidente di inviare nuovamente truppe di terra americane in Asia, nel Medio Oriente o in Africa, dovrebbe avere esaminata la sua testa”. Pochi giorni dopo, Gates ha cercato di…

Oltre bin Laden

L’uccisione di Osama bin Laden da parte delle forze speciali americane rappresenta una vittoria significativa sul terrorismo globale. Ma è una pietra miliare, non un punto di svolta, in quella che rimane una lotta in pieno svolgimento, ancora senza una fine all’orizzonte. Il significato di ciò che è accaduto in parte deriva dall’importanza simbolica di bin Laden: un’icona, che ha…

Lo scenario è cambiato

Dieci anni dopo la tragedia dell’11 settembre il mondo stenta ancora a trovare la sua stabilità. L’America forse è più sicura. bin Laden è stato ucciso, ma, come dimostrato dal fallito attentato di Time square, il rischio di subire un altro attacco sul proprio territorio c’è ed è sempre forte. L’America resta pertanto in guerra, esattamente come dieci anni fa.…

Ma la minaccia resta

Se al Qaeda fosse una multinazionale quotata in Borsa, un investitore senza scrupoli, oggi, acquisterebbe le sue azioni? Il più importante produttore di terrore al mondo è in ribasso o le sue azioni sono destinate a crescere? Il fittizio investitore senza scrupoli molto probabilmente in questo momento non investirebbe in azioni al Qaeda. L’“azienda” sta conoscendo un momento di crisi,…

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