Skip to main content

La scorsa settimana il Parlamento europeo ha adottato una posizione negoziale sull’Intelligenza Artificiale (499 voti a favore, 28 contrari e 93 astensioni) ed è pronto ad avviare i colloqui con i governi Ue sul testo definitivo. Le norme mirano a garantire che l’IA sviluppata e utilizzata in Europa sia conforme con i diritti e i valori dell’Unione, ad esempio in materia di supervisione umana, sicurezza, privacy, trasparenza, non discriminazione e benessere sociale e ambientale. Insomma, un cambio di passo rilevante. Per stimolare l’innovazione nel campo dell’IA e sostenere le Pmi, i deputati hanno previsto esenzioni per le attività di ricerca e le componenti dell’IA fornite con licenze open-source. La nuova legge promuove i cosiddetti “spazi di sperimentazione” normativa, o ambienti di vita reale, creati dalle autorità pubbliche per testare l’IA prima che venga implementata.

Grazie alla progressiva diffusione dell’IA si riscontrano notevoli cambiamenti anche sul mercato del lavoro. Basti pensare che, a livello nazionale, sono 8,4 milioni gli occupati gli occupati in professioni ad alta esposizione all’Intelligenza artificiale. Questo è solo uno dei dati che emergono dall’ultimo report elaborato dal Centro studi di Confartigianato, condotto da Enrico Quintavalle.

Discontinuità e rischi

“La diffusione di sistemi di IA – si legge nel report del centro studi – delinea una marcata discontinuità con il passato, determinando un cambio di paradigma, con effetti sul mercato del lavoro, sui processi di formazione, sulla gestione delle competenze imprenditoriali, sulla mobilità e sull’ambiente”. L’effetto più evidente è che “salgono i rischi di concentrazione di mercato, intrecciati con rilevanti implicazioni geopolitiche, mentre si delineano fattispecie inedite sul fronte della legislazione, in particolare nella contrattualistica, nelle assicurazioni dei rischi e nella tutela della privacy”. Un altro versante da approfondire e sondare, quello della legislazione

I numeri

Ma torniamo al lavoro. Nel report viene esaminata la segmentazione del mercato del lavoro in relazione ad indicatori di impatto dell’IANell’analisi di livello europeo vengono prese a riferimento le professioni con una alta esposizione dell’occupazione all’impatto dell’intelligenza artificiale, che in Italia comprendono 8.366.000 occupati, pari al 36,2% del totale, una quota inferiore di 3,2 punti percentuali rispetto alla media Ue a 27 di 39,5%.

I paesi

Nel confronto internazionale, la quota di occupati più esposti è massima, pari al 59,4%, in Lussemburgo, mentre si registra la minima esposizione per la Romania, con una quota più che dimezzata a tale massimo e pari al 25,8%. Tra i maggiori Paesi europei risultano più esposti dell’Italia la Germania, dove il 43,0% dell’occupazione si riferisce a professioni con una alta esposizione all’IA, e la Francia con il 41,4%, mentre si riscontra una quota minore in Spagna, dove l’elevata esposizione all’IA interessa il 35,2% degli occupati.

 

L'IA riguarderà 8,4 milioni di lavoratori italiani. Ecco quali

Nel report viene esaminata la segmentazione del mercato del lavoro in relazione a indicatori di impatto dell’IA. Nell’analisi di livello europeo vengono prese a riferimento le professioni con una alta esposizione dell’occupazione all’impatto dell’intelligenza artificiale, che in Italia comprendono 8.366.000 occupati, pari al 36,2% del totale, una quota inferiore di 3,2 punti percentuali rispetto alla media Ue a 27 di 39,5%

Cosa succede in Russia all'indomani del golpe

A poco più di quarantotto ore dal passo indietro di Prigozhin, la Federazione Russa sembra tornata alla tranquillità. La quale però nasconde qualcos’altro. Cosa sappiamo e cosa non sappiamo

Tutto nella norma. Diagnosi precoce: rilevanza per il Ssn e centralità per il paziente

Di Redazione

Il primo evento del nuovo ciclo di incontri organizzato da Formiche e Fondazione Roche nell’ambito del Forum “Tutto nella norma”, nato per discutere di diritti e temi di politica sanitaria si terrà mercoledì 5 luglio alle ore 17:30 presso il Centro Studi Americani di Via Michelangelo Caetani, 32

Perché Kim Yo Jong sarà la prossima dittatrice nordcoreana

Non è solo una sorella potente. La giovane, che guida la propaganda della Corea del Nord, probabilmente sarà l’erede del regime. Le previsioni nella biografia “The Sister” di Sung‑Yoon Lee

Perché l’Italia centrale è una questione centrale per l’Italia

Di Guido Castelli

Non è sufficiente curare solo i mali del passato, ma anche incentivare le prospettive per il futuro di questa vasta area dell’Appennino centrale che necessita di robuste e coerenti iniziative di ripresa economica e sociale. L’intervento di Guido Castelli, commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016

Guatemala, le elezioni tra astensione e vantaggio della destra

Continua il conteggio dei voti ma molto probabilmente i candidati Sandra Torres e Bernardo Arévalo andranno al secondo turno, previsto per il 20 agosto. La carta (vincente) del modello Bukele, la sorpresa della sinistra e la strategia della candidata conservatrice, tra scandali di corruzione e frode finanziaria

Campane a morto per Putin. Il corsivo di Edward Lucas

Di Edward Lucas

Il fallito colpo di Stato sottolinea la debolezza del leader russo. Se fosse saldamente al comando, i traditori non esisterebbero. Scrive Edward Lucas, non-resident senior fellow e senior adviser al Center for European Policy Analysis

Putin vs Wagner? Lasciamoli litigare tra di loro. La versione di Sessa

“Da cittadino del Mediterraneo allargato, non posso non tener presente che la Brigata Wagner è diventato un attore importante. Credo che sia arrivato il momento che si debba parlare seriamente anche con Zelensky e ragionare con lui su quale sia realisticamente il percorso politicamente più sano nell’interesse dell’Ucraina”. Conversazione con l’ambasciatore Riccardo Sessa

Perché le parole di Francesco su Emanuela Orlandi hanno un peso

Nel Vangelo secondo Giovanni, 8-32, è scritto: “La verità vi renderà liberi”. Gli accadimenti di questi giorni possono far pensare che il fratello di Emanuela Orlandi commentando “un bel segnale positivo, non me lo aspettavo, credo che questo sia un bel passo in avanti”, non abbia esagerato. La riflessione di Riccardo Cristiano

Intelligenza artificiale e terre rare. La scoperta cinese sull’Himalaya

La scoperta si inserisce in una corsa globale per identificare nuovi e promettenti depositi, nonostante i dubbi sulla fattibilità dell’estrazione. La competizione geopolitica e la forte domanda dalle tecnologie digitali e verdi spingerà le attività minerarie oltre le frontiere conosciute

×

Iscriviti alla newsletter