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Il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed (noto anche come MbZ), è atteso domenica 23 a Roma per una due giorni di incontri con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il governo italiano. Questo appuntamento segue la visita-lampo di Mattarella ad Abu Dhabi nel 2022, che aveva dato un forte impulso alla collaborazione tra i due Paesi e un conseguente rinvigorimento delle relazioni che nel giro dei due anni successivi sono esplose sotto varie forme di cooperazione.

Il viaggio di MbZ arriva a un mese esatto dalla missione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Abu Dhabi, durante il quale sono stati siglati diversi accordi di collaborazione, sia strategica che economico-industriale, quello innovativo sull’interconnessione energetica con l’Albania è un esempio d’eccezione. Questo accordo rappresenta uno dei progetti più ambiziosi del Mediterraneo per la sicurezza energetica e la transizione ecologica, integrando insieme business tra attori coinvolti e strategia di ampia gittata.

Secondo Firas Al-Naib, professore di Relazioni Internazionali e Responsabile del Centro Studi Strategici presso l’American University negli Emirati, le ormai frequentissime visite reciproche tra leadership dei due Paesi “offrono un esempio della profondità e della credibilità delle relazioni tra Emirati e Italia”. La visita di bin Zayed si inserisce in questo contesto e rappresenta un “ulteriore passo avanti per rafforzare i partenariati strategici tra i due Paesi”.

Al-Naib evidenzia inoltre che “nonostante l’importanza della dimensione politica di queste relazioni, esse si estendono fino a comprendere tutte le altre dimensioni delle relazioni internazionali, come i settori dell’economia, energia, industria, intelligenza artificiale. L’accordo tripartito tra Emirati Arabi Uniti, Italia e Albania nel settore energetico è un indicatore della completezza e della forza dei partenariati tra i due Paesi.

“Gli Emirati Arabi Uniti — spiega — sono diventati una porta di accesso alle relazioni regionali arabe e mediorientali dell’Italia, il che ha contribuito come riferimento costruttivo al Piano Mattei italiano. In cambio, l’Italia è diventata uno dei Paesi più importanti nelle relazioni degli Emirati Arabi Uniti con l’Unione europea, il che ha rappresentato una pietra miliare significativa e influente nel sistema delle relazioni internazionali”.

Anche per Hassan Al Khalifi, esperto di relazioni internazionali e autore emiratino, la visita è un importante evento diplomatico ed economico che riflette la profondità delle relazioni strategiche tra i due Paesi, “nel quadro degli sforzi in corso per consolidare la cooperazione bilaterale in vari campi, tra cui le energie rinnovabili, la tecnologia e gli investimenti congiunti, oltre a rafforzare il dialogo culturale e politico tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia”.

Al Khalifi prevede che i colloqui si concentreranno sul rafforzamento del partenariato economico, soprattutto alla luce della tendenza globale verso la trasformazione verde e la sostenibilità, in quanto gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese leader nel campo dell’energia pulita, “mentre l’Italia sta dimostra un forte impegno nel raggiungimento degli obiettivi di net-zero emission”.

C’è un ulteriore elemento evidenziato, di particolare interesse per l’Italia: il ruolo attivo degli Emirati Arabi Uniti come ponte tra Oriente e Occidente, che riflette la visione di Mohammed bin Zayed. Ossia, gli Emirati sono parte, con l’Italia, dell’Indo-Mediterraneo, la regione di mondo dove si muovono le interconnessioni tra Med-Atlantico e Indo-Pacifico. Una dimostrazione plastica è nell’adesione emiratina al gruppo dei Paesi che nel settembre del 2023 ha creato, durante il G20 di New Delhi, Imec, il corridoio di collegamenti che connetteranno Europa, India e Medio Oriente.

“In sintesi, la visita rappresenta un passo importante verso il rafforzamento della cooperazione strategica tra i due Paesi e l’apertura di nuovi orizzonti di partenariato in settori vitali che contribuiscono al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e di una prosperità comune”, conclude Al Khalifi.

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Di Massimiliano Boccolini e Emanuele Rossi

La visita del presidente emiratino bin Zayed a Roma rappresenta un passo importante verso il rafforzamento della cooperazione strategica tra i due Paesi, spiegano gli analisti da Abu Dhabi, e l’apertura di nuovi orizzonti di partenariato in settori vitali che contribuiscono al raggiungimento di uno sviluppo sostenibile e di una prosperità comune

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