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In programma a Cernobbio la prima edizione di “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”, manifestazione che ha riunito governo italiano, Ue e le principali aziende Hi-Tech italiane e internazionali, con l’obiettivo di essere “un’occasione di incontro e di confronto tra i decisori politici e aziendali con una platea di operatori e rappresentanti di istituzioni e mercati”.

Fino al 7 ottobre presso il Centro Internazionale Esposizione e Congressi di Villa Erba molti gli interventi sulle politiche digitali su cui puntare il prossimo anno.

“Sarebbe per noi un errore imperdonabile considerare l’Intelligenza artificiale come una sorta di dominio senza regole”, ha spiegato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il suo video intervento di ieri.

“L’intelletto rischia di essere soppiantato, con conseguenze che possono essere imprevedibili”, ha affermato.

Anche Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha evidenziato l’importanza di una governance globale per l’Intelligenza artificiale. “Serve piena concordanza di vedute nella comunità internazionale” per evitare falle.

Per quanto riguarda il mercato delle Tlc e i cambiamenti che dovranno affrontare sia in termini di investimenti per nuove reti e sia in termini di nuove regole in arrivo, il panel “Il mercato delle Tlc, le soluzioni tecnologiche e l’attenzione al cliente” ha visto la partecipazione di Diego Galli, direttore generale di Inwit, main partner di Comolake.

“Oggi il nostro modello di business è un modello di efficienza economica ed industriale, in primo luogo per i nostri clienti, gli operatori di tlc”, ha detto Galli durante il suo intervento. “Il settore delle Towerco è capital intensive: grandi investimenti e alta necessità di remunerare il capitale investito. Noi stiamo crescendo e questo è possibile proprio perché investiamo 1 miliardo entro il 2026 nella costruzione di nuovi siti e nuove coperture, anche indoor”.

Ma Galli ha sottolineato anche un’altra questione: “Altro tema è l’adeguamento dei limiti elettromagnetici, un’importante sfida per lo sviluppo del Paese. Ci sembra di capire che ci sia un orientamento verso un approccio di adeguamento dei limiti a un livello intermedio rispetto a quelli europei. A noi pare che questa opzione sia molto ragionevole e razionale. A ciò, si aggiungono i tempi burocratici per l’ottenimento dei permessi, necessari per la costruzione di una nuova torre. Stiamo parlando addirittura di 10 mesi, dei quali solo il 20% è tempo speso per i lavori realizzativi, mentre il resto è legato alla localizzazione del sito e all’ottenimento delle autorizzazioni.
Con il Pnrr ad esempio, dobbiamo coprire più di 1300 aree in digital divide: centinaia di comuni ognuno con i suoi regolamenti. Una semplificazione a livello locale, recependo quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche e delle semplificazioni nazionali, aiuterebbe ed eviterebbe inutili rallentamenti”.

Infine ha ricordato quanto sia necessario investire sui servizi culturali: “Occorre un investimento anche culturale: le infrastrutture digitali, tramite i servizi che abilitano, portano benessere sociale e sviluppo economico”.

Nuovi investimenti e soluzioni. I piani di Inwit raccontati da Galli

“Il settore delle Towerco è capital intensive: grandi investimenti e alta necessità di remunerare il capitale investito. Noi stiamo crescendo e questo è possibile proprio perché investiamo 1 miliardo entro il 2026 nella costruzione di nuovi siti e nuove coperture, anche indoor”. Ecco cosa ha detto Diego Galli, direttore generale di Inwit, durante la prima edizione di Comolake

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