Il riarmo tedesco si sta distinguendo dal resto d’Europa per due elementi principali: portata e ambizione. Mentre rompe gli indugi sulla sesta generazione con la Francia e pone le basi della sua (annunciata) futura primazia nel terrestre, Berlino rilancia anche sul settore navale. Una flotta di navi autonome di grandi dimensioni potrebbe essere l’asso nella manica della Bundeswehr per costruire in poco tempo (e senza addestramento) una Marina militare totalmente nuova
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Nato e difesa Ue. Nuovi scenari dall’Osservatorio UniPegaso
L’Italia affronta un nodo strategico unico in Europa: la mancanza di una strategia nazionale integrata. Esperti e istituzioni sottolineano l’urgenza di un approccio che unisca difesa, sicurezza civile e cultura strategica. In un contesto internazionale sempre più multipolare e complesso, il rafforzamento della cooperazione europea e dei legami transatlantici diventa cruciale per garantire stabilità e protezione degli interessi nazionali. Tutti i dettagli dal lancio dell’Osservatorio sulla sicurezza nazionale di UniPegaso al Casd
Prima i conti, poi gli investimenti. La mappa per l'Italia secondo Marco Fortis
Giusta la proposta di Confindustria per un piano triennale di investimenti per le imprese, ma prima bisogna permettere a Giancarlo Giorgetti di mettere ulteriormente in sicurezza i conti. Solo allora si potranno liberare risorse per sostenere l’industria. Il miglioramento del rating da parte di Fitch è tutto merito dell’Italia. La Francia? Paga un modello di Stato sociale non più sostenibile. Conversazione con l’economista e vicepresidente della Fondazione Edison, Marco Fortis
Mosca, Kirk e il Diavolo. La strategia retorico-religiosa del Cremlino secondo Annicchino
L’elogio di Charlie Kirk scritto da Alexander Dugin si inserisce in una narrativa che fonde religione e politica, dove il martirio diventa strumento di mobilitazione e la “guerra globale” travalica i confini per trasformarsi in scontro culturale. Il commento di Pasquale Annicchino, professore presso l’Università di Foggia
Centomila sim per colpire l'Onu? Il complotto scoperto dal Secrete Service
Una rete di 300 sim server e 100.000 schede, usata per minacce a funzionari Usa e potenziali attacchi alle telecomunicazioni. Il Secret Service ha scoperto il progetto criminale, forse legato anche ad attori strali stranieri ostili. Le indagini sono scattate a ridosso dell’Assemblea Generale Onu
La Cina apre gli occhi e frena l'overcapacity sull'acciaio. Ecco perché
Dopo aver demolito la siderurgia occidentale, vendendo a mezzo mondo acciaio a prezzi eccessivamente bassi, adesso per Pechino è tempo di riequilibrare domanda e offerta in patria e porre fine alla bulimia di esportazioni. Una presa di coscienza da cui l’Europa ha tutto da guadagnare
Sanità e sostenibilità, il modello one health prende forma (anche grazie alle api)
Al ministero della Salute istituzioni, associazioni e comunità scientifica si sono riunite per discutere delle novità relative al sistema di identificazione e registrazione. Gemmato, Schillaci e Lollobrigida hanno ribadito il ruolo strategico delle api per biodiversità, sicurezza sanitaria e sovranità alimentare
La (nostra) casa Russia. Venti di Mosca soffiano in Italia
La Russia alimenta narrazioni utili a destabilizzare l’opinione pubblica europea, e in Italia trova terreno fertile tra politica, social e dibattito intellettuale
Ecco l'F-47, il nuovo caccia Usa che cambia la supremazia dei cieli
Il primo F-47, caccia di sesta generazione statunitense, è in costruzione e volerà nel 2028. Progettato per dominare i cieli con stealth avanzato, autonomia e droni collaborativi come il nuovo Fury, segna l’inizio di un’era ibrida di guerra aerea. Intanto l’Europa risponde con il programma Gcap, a cui partecipa anche l’Italia, per restare protagonista nella sfida tecnologica globale
L’Italia non può illudersi di essere neutrale e i gialloverdi hanno scelto. Scrive Sisci
Il Paese ha bisogno di un patto culturale nazionale, base di ogni democrazia. Questo patto, forte anche ai tempi del confronto durissimo Dc-Pci, si è sfilacciato negli ultimi decenni e oggi i partiti mettono il proprio interesse di parte prima di quello nazionale, mentre dovrebbe essere il contrario. Ma proprio per questo il problema non è, né può essere una zoppicante riforma sul premierato ma una convergenza sulla politica estera, problema dirimente del Paese















