Skip to main content

La Regione Emilia-Romagna ha revocato il contributo da 4,5 milioni di euro a Silk-Faw, joint venture sino-americana delle hypercar elettriche di lusso sportive, che aveva intenzione di insediarsi a Gavassa di Reggio Emilia con un mega polo produttivo. E contestualmente ha “stracciato” l’accordo regionale per la costruzione dello stabilimento. È il contenuto, nero su bianco, di una determina dirigenziale firmata dalla giunta regionale. Poche ore prima l’amministratore delegato Giovanni Lamorte spiegava che era in arrivo una delegazione dalla Cina per sbrogliare la matassa. Ma è troppo tardi.

Il documento, riporta l’agenzia Ansa, parla di “una volontà di rinunciare all’accordo di insediamento e sviluppo sottoscritto in data 27 aprile 2022” da parte della stessa società. E della quale, la Regione prende atto, sancendo di fatto l’invalidità dell’intesa. Senza questa, la compagine non potrà realizzare il progetto del quale vi era pure un rendering realizzato dallo studio Geza Architettura di Udine che aveva vinto il bando di concorso interno privato per il design dello stabilimento. Inoltre l’azienda cinese-americana non potrà contare sui fondi pubblici regionali – per una somma di 4,5 milioni – che si era aggiudicata tramite un bando del 2021 “per l’attrazione degli investimenti in Emilia-Romagna”. Finanziamenti che di fatto non sono mai stati elargiti perché già “congelati” essendo legati a un impegno di spesa da 11 milioni da parte di Silk-Faw, mai ottemperato.

La società infatti, nonostante le roboanti promesse che risalgono a un anno e mezzo fa (“investimento complessivo da un miliardo di euro e 5.000 dipendenti da assumere” nonché prototipi dei primi bolidi Hongqi S – con tanto di telaio firmato dallo star designer di fama internazionale Walter de Silva – già presentati due anni fa ai saloni dell’auto di Ginevra e Milano) non ha neppure mai acquistato il terreno opzionato per il progetto.

Diversi top manager (dagli ex Ferrari Amedeo Felisa e Roberto Fedeli) hanno abbandonato da mesi la nave, minando la credibilità del progetto e tanti dipendenti si sono licenziati chiedendo la messa in mora della società che ora sta pagando una quindicina di decreti ingiuntivi dilazionando gli stipendi arretrati.

Silk Faw potrà comunque – se lo vorrà – ricorrere nei termini di legge al giudice ordinario contro il provvedimento adottato dalla Regione. Ma resta difficile ora, con queste carte in tavola (vista anche la rinuncia stessa all’accordo con la Regione, come si legge nel documento) un rilancio da parte della joint venture. Che ora si ritrova contro quelle stesse istituzioni che due anni fa avevano accolto, con tanto di aiuti in termini di finanziamenti e facilitazioni burocratiche, il progetto vedendolo come una grande opportunità di sviluppo e di lavoro per il territorio, aumentando anche la competitività della Motor Valley che avrebbe ampliato i propri confini fino al Reggiano dove manca un marchio forte dell’automotive.

“Dovrebbero darci il premio Nobel per la pace, dato che abbiamo messo insieme Stati Uniti e Cina”, dissero il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e il sindaco Luca Vecchi. Ma di fronte ai continui rinvii e alla mancata concretezza del progetto, nonostante incontri e videoconferenze con delegazioni del governo cinese per cercare soluzioni e di dare seguito alle promesse, si è rotta la fiducia.

Le hypecar di Xi si fermano in Cina. L’Emilia-Romagna straccia l’accordo

Revocato il contributo da 4,5 milioni di euro alla joint venture sino-americana delle hypercar elettriche di lusso sportive, che aveva intenzione di insediarsi a Gavassa di Reggio Emilia con un mega polo produttivo

Roma-Tel Aviv, sfide comuni su difesa e Mediterraneo. Parla Dreosto (Lega)

Il segretario della commissione Affari Esteri e Difesa al Senato: “Italia e Israele hanno una lunga storia di amicizia e le aree di cooperazione possono essere molteplici. Strategiche sono anche le partnership tra università, centri di ricerca, cyber sicurezza, ricerca tecnologica e innovazione (anche per la lotta alla siccità)”. Sugli Accordi di Abramo e l’Arabia: “Tutti i tentativi per avvicinare l’Arabia Saudita e Israele devono essere visti positivamente e supportati con piene forze dalla diplomazia, dalla politica e dalla cultura”

Non solo Africa, la zampata di Tajani a Sarajevo

Oltre al Piano Mattei, continua l’attenzione di Roma sul costone balcanico: il ministro degli Esteri si è impegnato per confermare il sostegno all’adesione in Ue del Paese. Pronti ad un business forum che favorisca joint venture con aziende italiane. E annuncia la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina ad aprile

Leadership empatica e inclusiva. La lezione del Casd per i comandanti di domani

Dalla teoria dell’intelligenza emotiva, all’identikit del buon comandante, passando per esempi virtuosi di leader del passato e del presente. Questi i temi del convegno “La mia Leadership”, promosso dal Centro alti studi per la Difesa (Casd), in collaborazione con Elettronica, con la partecipazione di Daniel Goleman, Giovanni Malagò, Domitilla Benigni, Giuseppe Cavo Dragone e Gianfranco Ravasi

Irpef, ma non solo. Perché sul fisco il governo l'ha azzeccata. Parla Rossi

Intervista all’economista ed ex senatore dem. L’impianto fin qui ​visto è condivisibile​, perché​ ​s​i mutuano molti degli aspetti già presenti nella proposta avanzata dal governo precedente e al contempo non mancano elementi di novità​. Giusto sopprimere l’Irap, mentre sull’Iva si può migliorare. La Bce? Fa il suo lavoro​

Italia ponte naturale verso Israele. La visita di Netanyahu vista da Saccone

EastMed? “L’Italia potrebbe, con il nuovo gasdotto, svolgere il ruolo di ponte tra l’Occidente e l’Oriente, senza dimenticare che Israele è una delle pochissime democrazie in quel quadrante mediorientale. Dobbiamo prendere coscienza che abbiamo le porte aperte dappertutto, ma occorre avere una classe dirigente e anche una classe imprenditoriale che siano davvero capaci di mettere a frutto tali occasioni”. Conversazione con l’ex senatore popolare

Contrastare la disinformazione in tempo di guerra (e non solo)

Sviluppo del pensiero critico, fact-cheking, debunking e open source intelligence. Gli strumenti più efficaci per combattere la disinformazione al convegno Reshaping the Infosphere, organizzato da Idmo

Che succede con il crac della Silicon Valley Bank? Un colpo al venture capital

Dopo il crollo a -60% (con oltre 80 miliardi di dollari di perdite), la banca di riferimento delle startup del settore tecnologico è stata chiusa dalle autorità federali e messa sotto la tutela della Federal Deposit Insurance Corporation. La caduta ha scatenato il timore tra investitori e clienti, trascinando con sé altre banche e titoli

Verso un salto quantico nelle relazioni Italia-Israele. Meloni riceve Netanyahu

Incontro al vertice a Palazzo Chigi con l’impegno a tenere presto un vertice intergovernativo. Durante un forum con le aziende e il ministro Urso, il premier israeliano ha sottolineato l’importanza dell’innovazione, che parte sempre da esigenze militari. Per l’Italia c’è la prospettiva di un posto nell’Ordine Indo-Abramitico

ChatGPT al servizio del Pentagono? La provocazione dell’Air Force

Di Giulia Missarelli

L’intelligenza artificiale è sempre più utilizzata per facilitare e automatizzare i processi delle organizzazioni, anche nella Difesa. Dal deputy chief information officer dell’Us Air force arriva la provocazione: utilizzare ChatGPT per semplificare la burocrazia del Pentagono

×

Iscriviti alla newsletter