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La Cina continua a farsi sentire nel settore delle tecnologie quantistiche, annunciando il lancio di nuovi satelliti dedicati alle comunicazioni quantistiche. Pan Jianwei, scienziato alla guida del progetto e direttore dell’Istituto di informazione e tecnologia quantistica presso l’accademia cinese delle scienze (Cas), ha dichiarato che tra il 2024 e il 2027 verranno messi in orbita nuovi satelliti in grado di potenziare le capacità di comunicazione sicura. Il piano prevede il lancio di due o tre satelliti in orbita bassa già il prossimo anno, seguiti da un altro satellite in orbita media entro il 2027.

Questi progressi permetterebbero la costruzione di una rete di comunicazioni sicura su scala globale, sfruttando le caratteristiche uniche della fisica quantistica. Il satellite previsto per il 2027 sarà dotato di un telescopio di 600 mm di diametro per la trasmissione di fotoni, essenziale per condurre test a lunga durata e potenziare le applicazioni future.

Questi lanci segnano il secondo capitolo delle ambiziose sperimentazioni quantistiche spaziali della Cina, inaugurate con il satellite Mozi nel 2016. Mozi, conosciuto anche come Quess (Quantum experiments at space scale), è stato il primo satellite a testare con successo tecnologie avanzate come la distribuzione di chiavi quantistiche e il teletrasporto quantistico su distanze senza precedenti. Il nuovo programma, frutto della collaborazione tra Cas e il National space science center, mira a creare una rete di comunicazione quantistica globale, grazie a un sistema ibrido di satelliti in orbita bassa e media.

Il potenziale delle tecnologie quantistiche è vasto, soprattutto in termini di sicurezza delle comunicazioni. La distribuzione di chiavi quantistiche, basata sui principi della meccanica quantistica, offre un metodo di crittografia inviolabile che potrebbe rivoluzionare settori come la sicurezza nazionale e le telecomunicazioni globali. L’integrazione di satelliti in orbita bassa, come quelli previsti per il prossimo anno, e satelliti in orbita più alta, permetterà una copertura più estesa e continua, superando uno dei principali limiti attuali delle reti basate solo su satelliti in orbita bassa, che transitano rapidamente sopra una determinata area.

Oltre agli avanzamenti tecnologici, la Cina si sta aprendo a collaborazioni internazionali in campo quantistico, auspicando che con il lancio di ulteriori satelliti si possano avviare discussioni su come creare costellazioni quantistiche che possano beneficiare l’intera umanità. Questo approccio internazionale sottolinea l’intenzione della Cina di assumere un ruolo di leadership in un settore che potrebbe ridefinire le infrastrutture tecnologiche del futuro.

Nonostante il predominio cinese in questa corsa quantistica, altre agenzie spaziali e aziende private stanno accelerando i propri programmi. L’Agenzia spaziale europea, ad esempio, ha avviato lo sviluppo di una rete di comunicazioni quantistiche, finanziando un consorzio guidato da Thales Alenia Space. Anche negli Stati Uniti, Boeing ha annunciato piani per il lancio di un piccolo satellite quantistico entro il 2026. La concorrenza internazionale in questo campo è già accesa, con l’obiettivo comune di realizzare reti di comunicazione quantistica sempre più efficienti e sicure.

 

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