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Mentre a Bruxelles si discute e si sta decidendo sulla riforma del mercato elettrico europeo, sulle misure per proteggere i consumatori dall’eccessiva volatilità dei prezzi dell’energia elettrica, sul tetto massimo del prezzo del gas, sulla revisione della direttiva sull’efficienza energetica e di quella sulle energie rinnovabili, a Rimini sta per aprire i battenti il più importante appuntamento sulla transizione energetica

Dopo tanti anni trascorsi a fianco di Ecomondo, quasi figlio di un dio minore, Key Energy si affranca dalla manifestazione gemella e trova il suo spazio espositivo autonomo, in questo inizio di primavera, dal 22 al 24 marzo, sempre alla Fiera di Rimini e sempre sotto l’egida di Italian Exibition Group: con un nuovo nome (K.EY The Energy Transition Expo), un nuovo format e una sua collocazione inedita; mentre Ecomondo anche quest’anno si terrà  sempre a novembre, da martedì 7 a venerdì 10 .

Un evento, Key Energy,  che è andato sempre più crescendo e sempre più punto di riferimento per l’Italia e tutto il bacino del Mediterraneo, per “tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili”. E ancora “hub culturale, scientifico e tecnico in grado di connettere e far comunicare tra loro stakeholders, player e protagonisti del mondo delle rinnovabili: non solo una piattaforma di business, ma anche e soprattutto un’opportunità di formazione e informazione sul tema dell’energia e sull’accelerazione del processo di transizione energetica già in atto”.

“Le rinnovabili accelerano a livello internazionale e in  Italia – ha dichiarato a Formiche.net Gianni Silvestrini, presidente del Comitato tecnico-scientifici di K.EY – La corsa continua e l’aggressione russa all’Ucraina ha determinato un’accelerazione a seguito dei prezzi elevati dell’elettricità e per motivi di sicurezza energetica. Secondo l’energy think tank Ember, la crescita dell’energia eolica e solare ha consentito alla UE di risparmiare 12 miliardi di euro in costi del gas da quando la Russia ha invaso l’Ucraina. Nel 2022 l’elettricità da sole e vento in Europa per la prima volta ha superato quella generata da gas. E nel nostro Paese si è finalmente avviata la corsa per raggiungere l’obiettivo del 72% al 2030”.

“Abbiamo avuto coraggio e siamo stati pronti a cogliere l’opportunità che gli ambiziosi target europei di decarbonizzazione al 2050 ci hanno messo di fronte – il commento al nostro giornale di Alessandra Astolfi, responsabile della manifestazione – Una sfida epocale, in cui il mercato dell’energia è destinato a subire profonde trasformazioni e chiamato a ricoprire sempre di più il ruolo chiave di guida della transizione energetica”.

Sei i pilastri tematici e merceologici: solare, eolico, idrogeno, efficienza energetica, mobilità sostenibile, smart city che si articolano su dodici padiglioni principali. All’interno della politica intrapresa dall’Unione Europea per la decarbonizzazione al 2050, orientata al contenimento dei costi energetici, il solare appare, tra le fonti rinnovabili, una delle più facilmente fruibili, in grado di sopperire all’eventuale riduzione di dipendenza dal gas. La Solar Exhibition Conference si propone, quindi, come “una vetrina tecnologica su uno dei settori centrali per la transizione energetica, affrontando tematiche che spaziano dal residenziale all’utility scale, dal fotovoltaico per l’industria all’agricoltaico, fino alle comunità energetiche”.

Altro fattore fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo, il contributo e il potenziale dell’eolico che in questo caso trova spazio nel Wind Expo for Med (WEM) in tulle le sue declinazioni, dall’eolico onshore, “che fatica a correre rallentato dalle mille difficoltà normative e autorizzative, all’offshore “con le tante incognite per il futuro e le molteplici aspettative”, fino al mini-eolico e ai progetti di comunità energetiche rinnovabili partendo proprio dall’energia del vento.

Negli ultimi anni è aumentato l’interesse da parte delle istituzioni italiane ed europee verso lo sviluppo delle tecnologie legate alla produzione, allo stoccaggio e al trasporto dell’idrogeno. Lo abbiamo riscontrato, in particolare, nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e nel PNRR dove sono stati dedicati all’idrogeno oltre 3 miliardi e mezzo di euro per sviluppare progetti per l’utilizzo di idrogeno nei settori industriali, a partire dalla siderurgia; favorire la creazione di “hydrogen valleys”, utilizzando siti industriali dismessi; realizzare stazioni di rifornimento per trasporto su strada e ferroviario; supportare la ricerca . E’ in questo scenario che K.EY intende promuovere “lo sviluppo di progetti e azioni di integrazione delle tecnologie di produzione e stoccaggio dell’idrogeno con fonti di energia rinnovabile, al fine di migliorare l’efficienza energetica ed economica”.

Energy Efficiency, trasversale a tutti i settori protagonisti della transizione energetica, interessa il comparto industriale, in particolare le aziende energivore, l’edilizia e le pubbliche amministrazioni ed è dedicato “alle tecnologie, ai sistemi e alle soluzioni che sostengono e promuovono un uso intelligente delle risorse energetiche”. La Pubblica Amministrazione è uno dei maggiori consumatori di energia in Italia. I suoi consumi sono legati soprattutto agli immobili, all’illuminazione pubblica, ai trasporti, alle centrali energetiche e al trattamento dei rifiuti. In vista della completa decarbonizzazione del settore civile entro il 2050, gli Enti locali giocano un ruolo importante per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili da parte di imprese e cittadini.

Il settore della mobilità elettrica sta conoscendo un progressivo sviluppo in tutto il mondo, conquistando spazi di mercato sempre più ampi, nonostante lo stop da parte delle Istituzioni europee alla messa al bando delle auto a benzina e diesel entro il 2035. Ma è ancora lunga la strada da fare. Urge, in primo luogo, una più veloce e capillare diffusione dei punti di ricarica sul territorio nazionale. Secondo una recente proposta del Parlamento Europeo servirà almeno una colonnina ogni 60 chilometri entro il 2026. In Italia nel 2021 erano 88 mila i dispositivi di ricarica in ambito domestico e circa 27 mila quelli di ricarica pubblica, distribuiti soprattutto sulla rete autostradale.

Sustainable City, infiine,  un’area espositiva ma anche laboratorio di idee per progettare il futuro delle città in un’ottica sostenibile, dal punto di vista della mobilità, della digitalizzazione e della rigenerazione urbana. Tecnologie e servizi a disposizione delle amministrazioni per “l’efficientamento e la riqualificazione del patrimonio immobiliare ”, l’illuminazione e la mobilità sostenibile (auto elettriche e ibride), car e bike sharing, trasporto pubblico elettrico e integrato, soluzioni digitali. Un’area tematica nuova riguarderà i prodotti, i servizi e le soluzioni per l’edilizia sostenibile, con l’obiettivo di “consentire a tutti di poter vivere nel rispetto delle esigenze dell’uomo e dell’ambiente”: l’economia circolare applicata al settore delle costruzioni.

“Il 2023 vedrà un’ulteriore crescita delle rinnovabili – ha concluso Silvestrini – mentre si avvieranno i primi progetti per la produzione di idrogeno verde, si estenderà l’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche e si consoliderà la riqualificazione degli edifici con un’attenzione al ruolo delle città impegnate nella riduzione delle emissioni. KEY23 rappresenta dunque un’occasione speciale per la presenza di centinaia di operatori, per l’organizzazione di decine di convegni ed eventi, con un’attenzione alla transizione verde nei Paesi del Mediterraneo”.

“L’edizione di marzo 2023 – ha aggiunto Astolfi – prevede il raddoppio dell’area espositiva, un aumento del 50% delle aziende presenti e mantiene la sua vocazione di hub tecnico-scientifico nell’ambito del quale verrà approfondito il tema della transizione energetica da diversi di vista, per offrire alle nostre community un’opportunità formativa e di aggiornamento sulle ultime novità del settore, ma anche sugli aspetti legislativi, trend di sviluppo e mercati emergenti”.

Key Energy, a Rimini la sfida sulla transizione energetica

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