Al netto di protocolli e proclami, per oliare gli ingranaggi del blocco alternativo e antagonista all’Occidente e cementare il consenso, il Dragone stacca generosi assegni sotto forma di prestiti e sovvenzioni. Ricorrendo a una tecnica che è ormai un marchio di fabbrica
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Quali prospettive per la fine del conflitto in Ucraina. Il commento di Preziosa
Il conflitto in Ucraina si conferma cartina di tornasole della competizione tra Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa. Washington riduce il suo impegno diretto, Mosca punta a consolidare l’asse orientale con Pechino, mentre Bruxelles sostiene Kyiv ma senza una reale autonomia strategica. Zelensky ribadisce la linea della sovranità, ma la prospettiva di un negoziato resta lontana. L’analisi del generale Pasquale Preziosa
Ecco come Xi sfrutta gli eventi al vertice Sco
Il vertice Sco di Tianjin segna il culmine della strategia cinese per costruire un blocco alternativo all’Occidente, intrecciando Russia, India e mondo islamico. Non frutto del caso, ma di un disegno di lungo periodo di Pechino per sfruttare divisioni e consolidare la propria leadership globale
Ucraina e 11 settembre. Il nesso con l'art. 5 secondo Minuto Rizzo
L’esperto diplomatico, quando era vicesegretario della Nato, fu presente alle discussioni dopo l’attacco alle Torri Gemelle che coinvolsero gli alleati Nato nella solidarietà agli Usa, attaccati dal terrorismo internazionale: “Oltre all’art. 5 bisognerebbe cercare un consenso internazionale come un Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di una serie di Paesi che possa firmare un trattato per garantire la frontiera Ucraina”
Vi racconto il vertice cinese tra le accuse (a Trump) di Xi e il sarcasmo di Putin. Scrive D'Anna
“Prima cartitas incipit Cina”. Al vertice di Tientsin, il presidente Xi Jinping bypassa Putin e lancia la “Global governance initiative” che vuole colmare “il gap tra Nord e Sud del mondo”, sfidando gli assetti dell’ordine occidentale nato dalla fine della Seconda guerra mondiale, a guida Usa. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Merz corre sulla Difesa con l'aiuto dell'Ue. Ma la Francia fatica a tenere il passo
Il sistema europeo resta improntato alla concorrenza e alla disciplina fiscale, ma le emergenze di sicurezza stanno imponendo strumenti innovativi e deroghe temporanee. In particolare, la Germania ha scelto una traiettoria di forte aumento della spesa militare, puntando a un ruolo di leadership continentale. La Francia, al contrario, fatica a tenere il passo
Dopo lo Sco di Pechino gli Stati Uniti avranno bisogno dell’Europa. Saccone spiega perché
Per gli Stati Uniti, l’Europa è necessaria per equilibrare i rapporti di potere globali, per garantire la resilienza economica e tecnologica, per dividere il peso della sicurezza militare, e per difendere insieme un modello di valori che resta il punto di riferimento per larga parte del mondo. In un mondo multipolare, l’alleanza transatlantica non è più soltanto una scelta storica: è una necessità strategica, Il commento di Umberto Saccone
Bengasi, l’Africa dell’intelligence si incontra nella roccaforte di Haftar
A Bengasi il 20esimo vertice del Comitato dei servizi di intelligence e sicurezza dell’Africa (Cissa) ha messo in scena le nuove geografie della sicurezza africana. Con 53 Paesi presenti e partner europei e americani, il Summit accredita la Libia orientale come hub di sicurezza, tra le ombre russe e cinesi e la prevenzione di conflitti e minacce transnazionali
Virus russo per la Cina. Ora anche le grandi banche del Dragone hanno un problema
In Russia le insolvenze sui prestiti sono ormai all’ordine del giorno. Ma anche in Cina i grandi istituti hanno un problema non da poco. I consumi interni sono al palo, mentre Pechino pensa solo ad aggredire i mercati esteri. E così la domanda di credito precipita
Sorrentino suggerisce (forse) una grazia in più. Scrive Nicotri
La storia del “Presidente verosimile ma rigorosamente inventato” da Paolo Sorrentino potrebbe rappresentare anche per qualcun altro “il pretesto per abbandonarsi a fuggevoli associazioni di idee” (W. Szymborska) attorno al concetto teologico di “grazia di Stato”, che merita ulteriori, ben più qualificati, approfondimenti. Il commento di Francesco Nicotri
















