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Il programma delle corvette della marina ellenica è uno degli obiettivi del memorandum d’intesa (MoU) siglato in Grecia da Fincantieri e Leonardo, a dimostrazione di una oggettiva vitalità dei players italiani che hanno, non solo la possibilità di avviare una possibile catena di fornitura in Grecia, ma anche di implementare l’accordo con Onex Shipyards & Technologies Group per la creazione di una linea di produzione e manutenzione di corvette lungo tutto il loro ciclo di vita, presso i cantieri ellenici di Elefsis. Più in generale, questa rinnovata cooperazione con l’ecosistema industriale ellenico si inserisce in un momento nevralgico delle iniziative nel Mediterraneo, dove l’Italia è protagonista.

Base Elefsis

Onex Elefsis Shipyards diventerebbe punto cardine “della strategia di Fincantieri qualora il Gruppo, in qualità di prime contractor, si aggiudicasse il programma delle corvette della Marina ellenica promosso dal Ministero della Difesa greco”, recita una nota del colosso italiano. Per questa ragione il Memorandum of Cooperation (MoU) è stato sottoscritto con otto società greche; Sunlight Group Energy Storage Systems S.A.; Eneral Commercial And Industrial S.A.; Farad S.A. Heat Exchangers; Environmental Protection Engineering S.A.; G. Ligeros O.E. (Psyctotherm); Ssa S.A.; Elfon; Tecross S.A.

La tempistica assume ancora più rilevanza dal momento che, come confermato da fonti diplomatiche, il governo conservatore guidato da Kyriakos Mitstotakis punta a chiudere l’ultimo grande programma di equipaggiamenti prima delle elezioni politiche previste nel mese di aprile. I due pretendenti del programma, l’italiana Fincantieri e il gruppo navale francese già collaborano con i due principali cantieri navali del Paese: due mesi fa avevano presentato le loro proposte migliorative per tre corvette, con un budget in entrambi i casi ridotto a 1,65 miliardi di euro, mentre entrambe le parti avevano presentato proposte per coprodurre le navi nei cantieri greci, con Fincantieri che si era alleata con Elefsina Cantieri Navali e i francesi con i Cantieri Navali Skaramangas e il gruppo cantieristico di G. Prokopios. La mossa italiana va nella direzione di coinvolgere maggiormente le aziende greche negli appalti, passaggio che verrà pesato dal governo nella valutazione dei due candidati.

Scenari

Tra l’altro i Cantieri Navali Elefsina sono attesi a breve dalla conclusione del processo di riorganizzazione, con la decisione del tribunale di accelerare la loro messa a regime e quindi renderli operativi entro quattro mesi: il che significa procedere, parallelamente, anche ad accordi con aziende high-tech americane per la rete 5G.

Inoltre entro il 2026 la Marina Ellenica cambierà volto: verranno aggiornate quattro navi pattuglia di classe Machitis (HSY56A) e quattro Mk V SOC, con Spike NLOS di Rafael e ER II ATGM e un sensore elettro-ottico; i quattro sottomarini AIP di classe Papanikolis (Tipo 214HN) e l’unico Okeanos (Tipo 209/1500) riceveranno nuovi siluri Seahake Mod 4 e i sistemi di lancio di esche Leonardo per l’autoprotezione contro le minacce.

Inoltre quattro elicotteri P3 Orion MPA & SIGINT saranno aggiornati e fortemente modernizzati assieme a sette elicotteri MH-60R . L’obiettivo del governo è quello di costruire entro il 2034 una moderna forza navale con 12 fregate, 6 corvette e 8 sottomarini proprio mentre ai 18 caccia Rafale acquistati dalla Francia si sommeranno anche gli F35 (non si sa ancora quanti), come ammesso dal senatore americano Bob Menendez.

Una mossa che nasce cinque anni fa, quella di rimodernare le forze armate greche, quando la consapevolezza del peso specifico ellenico agganciata a doppia mandata al dossier energetico legato ai gasdotti si è tramutata da semplice analisi a obiettivo geopolitico.

@FDepalo

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