Skip to main content

E se la piovra cinese fosse pronta ad allungare i tentacoli sulla Russia? Perché no, visto quanto successo con l’Africa. Gli economisti dell’Atlantic Council ne sono convinti, con Mosca praticamente tagliata fuori dalla finanza globale, la Cina avrà gioco facile nell’infilarsi nell’economia dell’ex Urss. La quale, avendo a sua volta bisogno di risorse, sta lentamente aprendo ai finanziamenti cinesi.

TENTACOLI CINESI SU MOSCA

Problema, ed ecco la tesi del report dell’Atlantic Council: Mosca rischia una eccessiva dipendenza dalla Cina, che potrebbe costare caro. “La quota della Cina sul commercio totale della Russia è cresciuta da circa il 10% nel 2013 al 18% entro la fine del 2021. Ma l’invasione dell’Ucraina e le conseguenti sanzioni imposte come punizione, hanno accelerato lo spostamento di Mosca verso Pechino, e viceversa”, si legge. “Di conseguenza, l’economia russa è ora fortemente dipendente dal capitale cinese. Sebbene questo possa essere favorevole per la Russia ora, l’eccessiva dipendenza dalla finanza cinese rafforzerà lo status della Russia come partner minore nelle relazioni tra i due Paesi”.

IL RUOLO DELLE BANCHE

E ovviamente, la testa di ponte sono le banche. “I dati sui prestiti suggeriscono che i prestiti provenienti dagli istituti cinesi ora rappresentano quasi la metà del totale globale dei prestiti alla Russia. Nei prossimi mesi, questa dipendenza eccessiva aumenterà probabilmente man mano che le istituzioni finanziarie in altre parti del mondo, in particolare in Europa, interromperanno i nuovi finanziamenti alla Russia e si rifiuteranno di rifinanziare o rinnovare i prestiti esistenti”. Di conseguenza, oggi “la Russia ha identificato per la prima volta la Cina come una valida fonte di finanziamento dopo che Mosca si è trovata bloccata o ostracizzata negli hub finanziari occidentali”.

DALLA FINANZA ALLA POLITICA

Attenzione, c’è dell’altro. “Le banche statali dominano il settore finanziario cinese e le medesime sono sottomesse agli interessi politici di Pechino. Per questo il predominio della Cina nel finanziamento esterno russo amplificherà anche l’influenza di Pechino nelle sue relazioni con Mosca. Man mano che il rapporto diventa sempre più asimmetrico, la Cina potrà costringere la Russia ad accettare concessioni prima insostenibili. La Cina sta già sfruttando questa influenza a proprio vantaggio nei negoziati su un nuovo gasdotto per collegare i giacimenti di gas siberiani al dragone, chiedendo una struttura dei prezzi a vantaggio dei consumatori cinesi, indennità legali aggiuntive a vantaggio di Pechino e, naturalmente, l’uso del renminbi come la valuta del contratto”.

Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping hanno parlato di “un’amicizia senza limiti ” tra i due Paesi. Ma la verità è che l’invasione dell’Ucraina ha cementato lo status della Russia come partner minore di una relazione sempre più unilaterale. “Man mano che l’Occidente si separa dalla Russia, Mosca farà sempre più affidamento su Pechino, non solo per i finanziamenti, ma anche per una serie di settori tra cui commercio, tecnologia e supporto diplomatico internazionale”.

Si scrive amicizia, si legge dipendenza. I tentacoli cinesi su Mosca

Tagliata fuori dalla finanza mondiale, dissanguata dalla guerra e bisognosa di capitali, l’ex Urss sta spalancando le proprie porte ai giganteschi prestiti delle banche cinesi, ponendo le basi per una dipendenza oltre che finanziaria, anche politica. E così Putin finisce nella rete del Dragone. Il report dell’Atlantic Council

Regioni e Transtlantic Investment Committee per attrarre investimenti esteri

Conferenza delle Regioni e Transatlantic Investment Committee hanno siglato una lettera di intenti per rafforzare il posizionamento dell’Italia in materia di investimenti industriali e ricerca nell’area transatlantica. Il risultato della prima edizione di Selecting Italy, un appuntamento di due giorni che si concentra sull’attrazione degli investimenti esteri

Difesa e centralità del Parlamento. L'attualità del libro di Carlo Finzi

Di Gregorio Fontana

Con questa nuova edizione dell’opera di Carlo Finzi, la Camera dei Deputati, nel Giorno della Memoria, onora un suo prestigioso funzionario, un leale servitore dello Stato, una vittima delle atrocità nazifasciste. L’intervento di Gregorio Fontana, già deputato questore della Camera dei deputati

Autonomia strategica e tecnologica. L’accordo sul caccia di sesta generazione

Leonardo, Avio Aero, Elettronica e Mbda Italia hanno sottoscritto l’accordo per sostenere l’azione del ministero della Difesa nella seconda fase di sviluppo del Gcap, il caccia di sesta generazione che l’Italia sta progettando insieme a Regno Unito e Giappone. Una collaborazione che permetterà all’industria nazionale di fare sistema

Le tre mosse italiane per fare scacco sul gas

Il potenziamento sulla dorsale adriatica permetterebbe di portare in Nord Europa molto più gas da Algeria, Azerbaijan e Libia, facendo dell’Italia l’hub europeo del metano. Senza dimenticare l’assoluta centralità politica del gasdotto tra Israele e Salento che produrrebbe due vantaggi

Navigare il cambiamento tecnologico con il nuovo libro di Broggi

“Connessi e confusi” è il titolo dell’ultimo libro di Danilo Broggi, manager e scrittore, in cui si dipinge un quadro completo degli effetti dirompenti che il progresso tecnologico ha impresso sul nostro modo di vivere e di pensare

La sicurezza è di destra? Sì e conterà molto. Il barometro di Arditti

Il governo Meloni viene messo alla prova dai suoi elettori in materia di sicurezza: attendono segnali concreti. Lo faranno con pazienza, ma non aspettando all’infinito. Quindi su questo terreno si gioca una partita decisiva per il nuovo governo. Anzi, direi di più: una partita “identitaria” a tutti gli effetti. Con la sicurezza non si scherza, né a sinistra né a destra. Il barometro di Roberto Arditti con i dati Swg

Il futuro energetico italiano nella prima assemblea di Proxigas

Di Andrea Persili

L’Italia potrà diventare uno snodo chiave europeo, lungo la direttrice che da Sud porta a Nord. Ma serve una strategia e una regolamentazione comune in Europa, oltre che uno sprint burocratico. Dopo gli interventi del presidente e del direttore generale della Confindustria del gas, hanno parlato Besseghini, Descalzi, Venier, Monti, Regina, con l’intervento del ministro Pichetto Fratin

Prospettive europee per una Difesa comune. L’evento con il ministro Crosetto

Tra raggiungimento del 2% del Pil da destinare al budget della Difesa e il rilancio dell’Alleanza Atlantica, è il momento di riflettere sul progetto della Difesa comune europea. Lo faremo con il ministro Crosetto, Cavo Dragone, Cont, Corazza, Mariani, Parenti e Tripodi

Juniper Oak, la maxi esercitazione Israele-Usa (davanti all'Iran)

Super esercitazione Israele-Usa. Manovre organizzate rapidamente per dimostrare la grande capacità di spostare assetti importanti (bombardieri B-52, portaerei, soldati) e inviare un messaggio ad alleati e rivali. Iran nel mirino, anche se Washington non chiude del tutto la porta alla diplomazia

×

Iscriviti alla newsletter