Dai moduli lunari torinesi al coordinamento tra istituzioni e imprese, l’Italia punta sullo spazio come asset strategico. Il Lunar Gateway rappresenta il nuovo orizzonte dell’esplorazione, ma anche un’occasione concreta per rafforzare una filiera nazionale coesa e proiettata nel futuro. Intervista ad Andrea Mascaretti, relatore della legge italiana e presidente dell’Intergruppo parlamentare per la space economy
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La Cina aumenta l'hacking contro gli Usa. E lo spionaggio c'entra fino a un certo punto
Pechino non arresta le sue operazioni per infiltrarsi all’interno dei sistemi sensibili americani. Quello cinese non è uno spionaggio volto solamente a rubare informazioni riservate, ma anche per sfruttare le vulnerabilità delle infrastrutture critiche statunitensi e controllarle quando servirà
Energia e guerra. Ecco perché il no al gas israeliano potrebbe aiutare la Russia
Se l’Egitto proseguisse sulla strada del no al gas israeliano, aumenterebbe al contempo le preoccupazioni americane sul possibile riavvicinamento a big player come Cina e Russia. Questo elemento riguarda anche le cancellerie europee, perché se è vero che Il Cairo è in trattative con Mosca per la realizzazione di terminali di gas naturale liquefatto sul territorio egiziano, davvero si rischierebbe di far rientrare quest’ultima nella partita energetica
Ora occorre un nuovo porto mediterraneo e cosmopolita, come il Libano. Beirut vista da Cristiano
A cinque anni dall’esplosione del porto della capitale del Libano, una delle più gigantesche deflagrazioni non nucleari della storia contemporanea, Riccardo Cristiano riflette sul bilancio di un tentativo di urbicidio che cambia con gli anni e che ha ancora molti interrogativi a cui dare risposta
Terre rare e supply chain. Come Pechino sta soffocando l’approvvigionamento della difesa occidentale
Pechino ha intensificato i controlli sulle esportazioni di terre rare e metalli strategici, soffocando la filiera dei sistemi d’arma occidentali e mettendo in evidenza la vulnerabilità della catena di approvvigionamento del Pentagono
Da Kaliningrad alla Moldavia, la nuova geografia del confronto tra Mosca e Washington. L'analisi di Pellicciari
Lo scontro tra Trump e Medvedev segna un’escalation nei rapporti Usa-Russia, con minacce nucleari e una rottura nei canali diplomatici. La guerra in Ucraina sembra avviarsi verso un conflitto congelato, senza soluzione politica. Nuovi possibili fronti emergono: Kaliningrad e la Moldavia rischiano di diventare teatri di nuove tensioni geopolitiche. L’analisi di Igor Pellicciari
Paese sicuro o non sicuro? La sentenza della Corte di Giustizia Ue sui migranti letta da Polillo
I giudici della Corte di giustizia si sono attribuiti compiti che non competono alla magistratura e che quest’ultima non sarà in grado di svolgere, non avendo a disposizione i relativi strumenti. Con il rischio di determinare un contenzioso perenne nel definire la natura del singolo Paese di provenienza. “Sicuro o non sicuro?”: questo il problema. L’analisi di Gianfranco Polillo
Opposizione, perché da democristiano rimpiango il vecchio Pci. La versione di Merlo
Confrontando i rispettivi comportamenti politici e concreti, non solo cresce il rimpianto del ruolo e della cultura di governo della Dc – anche da parte dei suoi storici detrattori, tutti riconducibili alla cultura della sinistra italiana – ma, al contempo, aumenta in modo esponenziale il rimpianto di quel grande partito d’opposizione, il Pci, che anteponeva spesso gli interessi generali al mero tornaconto di partito
Torna la deterrenza atomica tra superpotenze. Le ultime strategie nell'analisi di D'Anna
Nonostante le buone intenzioni iniziali, o meglio le illusioni, di Trump nei confronti di Putin, la guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina sta superando il livello di guardia delle reciproche minacce fra Mosca e Washington. Come evidenzia il rischieramento dei sommergibili atomici Usa. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Zelensky nel tunnel (senza uscita) della guerra. Scrive Arditti
Zelensky ha ampiamente dimostrato di reggere lo scontro con Putin, questo fa di lui un gigante da molti punti di vista. Oggi però non riesce a uscire dalla guerra, anche perché Mosca non glielo consente. E di quella guerra finisce per essere oggi prigioniero e, in prospettiva, vittima