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Sarà stata l’atmosfera della splendida Rapallo o il poter osservare da parte dei vari leader di partito quella bella platea di ragazzi, giovin signori, ragazze che sempre i giovani di Confindustria riescono a mettere insieme per il loro appuntamento annuale, ma sembra che i leader dei vari partiti si siano, un po’ in ritardo, sciolti rispetto a una proposta che il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, sostiene da tempo, il taglio del cuneo fiscale.

Bonomi e Confindustria hanno chiesto da tempo un taglio del cuneo fiscale per un ammontare possibilmente di 16 miliardi, di cui due terzi da destinare ai laboratori e un terzo a favore degli imprenditori. Una proposta che mi è sembrata sempre sostanzialmente più seria rispetto a quelle basate su bonus, come da ultimo quello in busta paga di 200 euro per tutti i lavoratori dipendenti, cassintegrati, beneficiari del reddito di cittadinanza, lavoratori in Naspi eccetera.

Una proposta su cui sarà opportuno approfondire meglio gli aspetti di copertura finanziaria. Grazie alla atmosfera favorevole di Rapallo si sono pronunciati a sostegno della proposta anche leader di partito che stanno su sponde opposte, pur facendo parte della stessa maggioranza non politica che sostiene il governo, come Enrico Letta, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Certo, con qualche piccolo distinguo perché, ovviamente Salvini ha sostenuto il taglio del cuneo fiscale indicando però che la sua priorità è la pace fiscale.

Enrico Letta ha sostenuto invece una “grande riduzione delle tasse sul lavoro, una priorità che ha effetti sui consumi e sulla competitività delle imprese”. Matteo Renzi ha tenuto con forza il punto indicando come “una vergogna” il reddito di cittadinanza e chiedendo tra l’altro “un minuto di silenzio per la scomparsa dei Cinque stelle “. Conte, leader dei 5S fresco di scissione, ha sostenuto che “serve un taglio del cuneo fiscale incisivo perché si possa evitare la perdita del potere d’acquisto del ceto medio”.

Ovviamente, il presidente di Confindustria, che in precedenza aveva invitato i partiti a smettere di “piantare bandiere e bandierine”, ha accolto con molto favore questa sorta di folgorazione sulla via di Rapallo dei vari leader politici, sottolineando, con un filo di ironia, visto che l’evento si è svolto a cavallo del week end, “sono molto contento perché lunedì arriveremo al taglio…”

A questo punto, in tutta umiltà mi permetto di offrire un piccolo suggerimento al presidente Bonomi che quasi nove mesi fa aveva lanciato il “patto per l’Italia ” dall’assemblea di Confindustria subito fatto proprio e rilanciato in quella sede dal presidente Draghi: organizzi in gran velocità, visto che quei luoghi ameni favoriscono le adesioni dei partiti, un seminario sul tema del patto per l’Italia magari a Santa Margherita ligure, accanto a Rapallo, per beneficiare dell’atmosfera, in cui i leader dei partiti magari faranno proprio il patto per l’Italia.

Il taglio del cuneo proposto da Bonomi. I partiti folgorati sulla via di Rapallo

Un piccolo suggerimento al presidente Bonomi che quasi nove mesi fa aveva lanciato il patto per l’Italia dall’assemblea di Confindustria subito fatto proprio e rilanciato in quella sede dal presidente Draghi: organizzi in gran velocità, un seminario sul tema del patto per l’Italia magari a Santa Margherita ligure, accanto a Rapallo… La proposta di Luigi Tivelli

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