Skip to main content

In queste ore si va formando un’ampio schieramento per la conferma di Macron all’Eliseo. A dispetto di molti opinionisti in cerca di sempre “nuove novità”, nella pubblica opinione francese prende forma, come già nelle precedenti elezioni presidenziali, una convergenza in virtù di quello spirito repubblicano che demarca il confine tra visione democratica e tendenza nazional-populista. Anche Nicolas Sarkozy e Lionel Jospin, attingendo rispettivamente alla tradizione gollista e socialista, si sono pronunciati a favore del Presidente in carica. La moderazione esibita da Marine Le Pen non convince affatto la classe dirigente francese.

Veniamo al dibattito che interessa il nostro Paese. In un contesto europeo sempre più integrato è giocoforza che si prenda parte, sempre con rispetto, alle vicende politiche di un’altra nazione. Cosa dobbiamo registrare, a riguardo? Forza Italia e Pd, come Sarkozy e Jospin, appoggiano Macron. A rovescio, la Meloni e (simbolicamente) Di Battista a questo non si acconciano, ritenendo incompatibile con le loro posizioni ideali il “nuovo centro” macroniano. Di Salvini, infine, s’intuisce solo uno stato d’animo confuso: il suo lepenismo cede di fronte alla constatazione del prezzo che potrebbe ulteriormente pagare in vista della campagna elettorale del prossimo anno. Tutto questo vuol dire che anche laddove si ragiona su questioni non attinenti alla dialettica politica italiana, vengono alla luce differenze corpose e perciò discriminanti.

Il problema che qui interessa è la condotta del Pd. Chi non era convinto, come me e pochi altri, dell’adesione al Partito socialista europeo sente in qualche modo il diritto di riproporre un interrogativo sulle scelte compiute nel recente passato. La candidata socialista ha preso l’1,8 per cento. Ignorare la dêbacle permette di ovviare, ma solo temporaneamente, alla necessaria autocritica. Non si capiva e non si capisce il motivo per il quale un “partito nuovo” – definizione ad hoc dei fondatori del Pd – abbia dovuto rinunciare a proiettare sulla scena politica europea la sua specificità e originalità, anche proponendosi come avanguardia di un processo di aggregazione al di là delle antiche appartenenze dei Popolari e dei Socialisti.

Oggi questo discorso di metodo e di sostanza va ripreso seriamente. Certo, non per escludere a priori la possibilità che il Pd riesca dall’interno a rigenerare il profilo della più immediata e diretta rappresentanza dei progressisti. Ma neppure va esclusa l’eventualità che il confronto di merito porti a valutare l’opportunità di una fuoriuscita, volendo preservare e difendere il patrimonio di innovazione politica, fuori dagli schemi del Novecento, del “partito unico” dei riformisti italiani.

Mettere la testa sotto la sabbia è accettare la condivisione di un declino a scala europea, destinato a riflettersi, vuoi o non vuoi, sul piano nazionale.

mes

Il declino dei socialisti europei non può lasciare indifferente il Pd. Scrive Fioroni

Il problema che qui interessa è la condotta del Pd. La candidata socialista ha preso l’1,8 per cento. Ignorare la dêbacle permette di ovviare, ma solo temporaneamente, alla necessaria autocritica. Il commento di Giuseppe Fioroni

Viktor Medvedchuk

Medvedchuk e Surkov, doppi arresti sui piani di Putin

Arrestato Medvedchuk, l’oligarca ucraino fedelissimo alla Russia che Putin voleva usare per guidare il governo fantoccio di Kiev. Niente del piano iniziale dell’invasione va come previsto, e intanto anche l’ideologo del Cremlino Surkov potrebbe essere ai domiciliari

Autismo, solo indifferenza e disinteresse. Il commento di Pedrizzi

Volendo pensare positivamente, si spera che la Giornata dell’autismo possa essere stata l’occasione per portare l’attenzione su un segmento del nostro mondo della disabilità, da sempre poco conosciuto e da sempre trascurato. Il commento del senatore Riccardo Pedrizzi

Gas e rubli, che succede se Mosca chiude i rubinetti?

Sanzioni Ue, cresce il pressing sul petrolio

Cresce il pressing di Washington e Kiev per spingere l’Ue a sanzionare petrolio e gas russo. Si apre un varco per colpire l'”oro nero” di Putin, si rischiano le sanzioni secondarie degli Usa. Intanto entra in vigore il blocco delle navi russe

Ed è default. Le cause della crisi economica in Sri Lanka

Con gli indici di inflazione più alti dell’Asia, il governo di Colombo ha deciso di non pagare il debito agli investitori stranieri. Il peso del rapporto con la Cina e le vie di uscita

La globalizzazione non sta finendo. Parola di Zecchini

L’equilibrio tra le forze globalizzanti e quelle deglobalizzanti è divenuto meno stabile che nel passato col risultato che si continuerà ad avere un alternarsi di fasi dalla più intensa interconnessione con fasi a minore intensità. Nondimeno, nessun Paese ha manifestato la preferenza per l’isolamento; piuttosto, quelli sotto blocco cercano strenuamente di uscirne

La Cina ora ha paura dell'inflazione. Pechino alle corde sui tassi

A marzo i prezzi sono saliti dell’1,5%, ben al di là delle aspettative degli economisti. E pensare che il governo voleva abbassare i tassi per salvare la crescita non ancora compromessa da pandemia e lockdown. Ora però qualcuno a Pechino dovrà cambiare idea. Mentre la Russia rivede i fantasmi della recessione

La sinistra francese ha perso e non ha capito perché. L'opinione di Malgieri

Come venti anni fa, la sinistra francese ha perso e non riesce a riconoscere le vere ragioni della sconfitta. Ieri come oggi, preferisce appoggiare chi sarebbe il suo nemico di classe, per timore della vittoria della destra

Le esercitazioni militari di Usa e Indonesia. Davanti alla Cina

L’Indonesia cerca di aumentare il suo rango regionale e nell’Indo Pacifico trova la sponda americana, che vuole allargare la capacità operativa e la deterrenza militare davanti alla Cina

Il Premio Guido Carli si tinge di rosa. Tutte le novità della nuova edizione

Insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, il Premio Guido Carli torna in presenza all’Auditorium Parco della Musica il 6 maggio. Una “edizione straordinaria” perché solo per quest’anno premierà l’eccellenza italiana a 360°, racconta a Formiche.net Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli e fondatrice del Premio. E per la prima volta le donne rappresenteranno la metà dei premiati

×

Iscriviti alla newsletter