Skip to main content

L’11 marzo la Russia potrebbe essere ufficialmente fuori dalla rete Internet, completando l’isolamento dalle comunicazioni globale in atto sin dal primo giorno dell’attacco all’Ucraina. Mosca ha iniziato i preparativi per trasferire tutte le trasmissioni, le connessioni ai server e la gestione dei domini interni su una rete parallela, la intranet nazionale Rucom. Lo rivelano fonti dell’intelligence occidentale. La notizia è rilanciata dal profilo di Nexta tv su Twitter e anche da un profilo legato ad Anonymous, sempre su Twitter, che si chiama LatestAnonPress.

È quanto emerge da due documenti inviati dal ministero dello Sviluppo digitale, comunicazione e mass media “alle autorità esecutive federali e alle autorità esecutive dei soggetti della Federazione Russa”, e nei quali si chiede di “verificare l’accesso degli account personali degli amministratori dei domini dei siti pubblici in rete Internet, aggiornare e (o) rendere più complessa la politica della password” con “l’aggiunta di fattori di autenticazione per gli utenti”, lo spostamento delle trasmissioni ai server di DNS localizzati sul territorio della Federazione russa, la cancellazione da pagine HTML di tutti i codici Javascript scaricati da risorse estere.

Inoltre nel caso i siti utilizzino un hosting estero, le risorse pubbliche andranno spostate verso un hosting russo e si chiede poi di spostare tutti i siti attivi su questa intranet a un dominio “.ru”. L’applicazione delle misure andrà segnalata al ministero dello Sviluppo digitale di Mosca entro il 15 marzo.

La svolta rappresenterebbe un’ulteriore stretta repressiva da parte del governo russo. Il tutto, mentre Mosca e Washington si stanno sfidando alle Nazioni Unite per il futuro dell’International Telecommunication Union, l’agenzia per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In ballo non c’è solo la presidenza, ma il modo in cui il mondo sarà connesso, come raccontato su Formiche.net.

Così la Russia prepara la disconnessione da Internet

Iniziati i preparativi per trasferire tutte le trasmissioni, le connessioni ai server e la gestione dei domini interni su una rete parallela, la intranet nazionale Rucom. Venerdì dovrebbe avvenire il passaggio 

L’innocenza e la crudeltà. Il sistema dell’orrore di Putin

Il suo dilagante potere non è mai stato volto alla restaurazione dello spirito russo nell’ex-impero sovietico, ma soltanto proteso al dominio personale utilizzando le grandi risorse della nazione a cominciare dalle materie prime. È per questo che chi gli ha messo i bastoni tra le ruote ha finito per farsi male. Ora tocca all’Ucraina

Spia e gourmand. Chi era D’Amato, il fondatore delle Guide dell’Espresso

Gedi ha accettato l’offerta di Bfc Media per l’acquisto del settimanale. Il passaggio di proprietà riguarda anche le famose pubblicazioni gastronomiche ideate dall’ex capo del potente Ufficio affari riservati del Viminale

Più gas? Ti piacerebbe. Il Cremlino tiene l’Ue sul chi va là

Così da Kiev l'onda russa sconquassa l'Africa

Di Luciano Pollichieni

Dal Sudan al Mali, dal Ciad alla Mauritania. C’è un altro risiko geopolitico che vede impegnata in prima fila la Russia di Vladimir Putin. E la guerra contro l’Ucraina può riscrivere le regole del gioco. L’analisi di Luciano Pollichieni (Med-Or)

Riduzione del danno da fumo e incentivi fiscali. Il congresso

Mantenere una pressione fiscale elevata sui dispositivi alternativi al fumo tradizionale può disincentivare chi vuole smettere. Gli spunti dall’evento “A new gaze of publich health”

Panico nucleare. La Francia invia compresse di iodio all’Ucraina

Qui Mosca ci cova. Dopo che i russi hanno preso il controllo della centrale di Zaporizhzhia, nei Paesi europei è partita la caccia alle pastiglie di ioduro di potassio. Ma i medici mettono in guardia

Oltre le sanzioni, che fare in Europa e in Italia? Scrive il prof. Baldassarri

Conflitto russo-ucraino, dipendenza energetica e sanzioni. I conti che il governo ha presentato il 18 febbraio scorso, dopo il varo del terzo decreto caro-bollette, andranno sicuramente rivisti perché pre-invasione. E in peggio poiché il prezzo di gas e petrolio è già aumentato di un ulteriore 40%. Ma sia l’Europa sia l’Italia qualcosa possono fare. L’intervento di Mario Baldassarri, economista ed ex viceministro dell’Economia

Il mea culpa dell’intelligence francese sull’invasione di Putin

“Gli americani avevano detto che i russi avrebbero attaccato, e avevano ragione”. Il capo di stato maggiore Burkhard ammette le differenze nell’analisi delle informazioni tra i Paesi europei e quelli anglosassoni. Intanto, Macron chiama ancora il Cremlino e…

Attacco a Kiev imminente. I piani e i problemi di Putin

Conquistare Kiev prima di sedersi al tavolo negoziale. L’obiettivo per Putin è avere la massima leva possibile, anche perché il controllo territoriale sull’Ucraina ancora manca

Giorgia calling. Se i conservatori Usa sorridono alla Meloni

Di Alessia Ardesi

Il Cpac è sempre un termometro politico dei conservatori Usa. E l’intervento di Giorgia Meloni alla convention americana quest’anno dimostra un’intesa che va rafforzandosi. L’opinione di Alessia Ardesi

×

Iscriviti alla newsletter