Sulla scia di DeepSeek, Pechino svela Manus, un nuovo agente IA open source. La descrizione con cui è stato presentato parla di uno strumento che “eccelle in vari compiti lavorativi e quotidiani, completando tutto mentre ti riposi”. Si dovrebbe sostituire all’uomo, ma l’obiettivo è ancora lontano. Prima vanno perfezionati i limiti che presenta e, solo successivamente, può rappresentare un’alternativa a quelli già esistenti
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Cosa contiene lo scudo democratico di Calenda contro le ingerenze straniere
Azione ha presentato la proposta di legge per contrastare ingerenze straniere e disinformazione, coinvolgendo Agcom, esperti e intelligence. Prevede misure straordinarie per proteggere il processo elettorale, sanzioni per finanziamenti illeciti e obblighi per le piattaforme digitali, con l’obiettivo di tutelare la democrazia e la fiducia dei cittadini
Guerra e diplomazia. L'attacco su Mosca anticipa il vertice in Arabia
L’Ucraina attacca la capitale russa nella notte, causando incendi e deviazioni di voli. L’offensiva arriva alla vigilia di un incontro diplomatico cruciale in Arabia Saudita tra Stati Uniti e Ucraina, con Zelensky che propone (tra le altre cose) una tregua sugli attacchi alle città
Alla Bce cade il muro degli asset russi. E i frugali vanno in pressing
Il potenziale disimpegno americano sia dall’Ucraina, sia dalla difesa europea, ha sparigliato le carte e spinto alcuni Paesi a chiedere l’immediato smobilizzo dei fondi congelati a Mosca. E anche la Bce vacilla
Dalla pace alla difesa comune. Cosa ha detto von der Leyen (citando De Gasperi)
I singoli Stati membri potrebbero mobilitare fino a 650 miliardi di euro nei prossimi 4 anni, aggiungendo l’1,5% del Pil ai loro bilanci della difesa in 4 anni. Il Consiglio europeo ha aperto a un nuovo strumento finanziario, che sarà chiamato Safe (Security Action for Europe), e che darà agli Stati membri fino a 150 miliardi in prestiti, da investire seguendo alcuni principi di base
Se Ocalan salva la Siria dallo schema dei colonialisti. L'analisi di Cristiano
È certamente presto per parlare di “passi avanti”: la situazione è difficilissima e gli attori sono tutti leader militari. Ma un passo è stato fatto, almeno oggi è così: il passo grande è rompere le gabbie comunitarie anche per il bene delle comunità, che devono tornare ad essere una ricchezza culturale e spirituale, non delle trincee
Al Centro non servono leader ma un progetto. La versione di Merlo
Più che sulla disputa sui federatori – che crescono come funghi nella coalizione di sinistra e progressista – la riflessione va concentrata sul profilo culturale e sulla progettualità politica che il centro riesce a dispregiare nelle due coalizioni. L’intervento di Giorgio Merlo
L’industria della difesa europea cresce, ma i legami con gli Usa restano. I dati Sipri
Le instabilità geopolitiche fanno crescere ancora il mercato globale della difesa, ma i cambiamenti dell’ultimo periodo stanno ridisegnando in molti settori le mappe dell’import-export militare. Per il proprio riarmo, spinto anche dalla nuova linea dura di Trump, l’Europa si affida ancora al settore Usa, ma crescono le preoccupazioni sui possibili risvolti delle decisioni Usa di tagliare gli aiuti al Kiev. Intanto, la Russia vede crollare le proprie vendite di armamenti mentre l’Italia si posiziona al sesto posto tra gli esportatori mondiali, puntando soprattutto sul Medio Oriente
Sulla Difesa europea il Pd è isolato. I riformisti si facciano sentire. Parla Parisi
Quella della segretaria del Pd Elly Schlein sulla difesa europea è una posizione “in contrasto con la linea di condotta prevalente non solo nella sinistra democratica ma in Europa”. I riformisti “traducano la loro voce in un voto conseguente e palese senza paura di apparire minoranza”. E i rapporti con gli Usa? Sono un patrimonio nonostante Trump. Intervista ad Arturo Parisi
Intelligence sharing in Europa. Cosa si dice a Berlino e Londra
La sospensione della condivisione di informazioni da parte di Washington con Kyiv ha riacceso il dibattito sull’autonomia strategica dell’Europa. Dalla Germania arriva la proposta di una rete europea, mentre nel Regno Unito circola l’idea di un’alleanza Four Eyes senza gli Stati Uniti