Skip to main content

Il day after della visita a Washington dell’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, porta in dote la consapevolezza di aver trovato una terza via per l’approvvigionamento di gas. Ma al contempo l’occasione data dall’emergenza energetica rimescola alleanze e rapporti di forza nel golfo. Se da un lato Tamim è il primo leader del Golfo Persico a incontrare Joe Biden, dall’altro la spinta dell’amministrazione Trump verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti potrebbe essere stemperata proprio a favore del Qatar.

L’obiettivo del vertice

La soluzione caldeggiata è quella che prevede un cambio strategico: ovvero alcuni acquirenti a lungo termine del gas qatariota dovrebbero accettare di deviare le spedizioni verso l’Europa. Ma non basta, perché Doha vorrebbe che fosse Washington ad intestarsi il cambio di rotta con i player coinvolti. Inoltre chiede espressamente che i carichi non vengano rivenduti al di fuori dell’UE sul mercato, per questa ragione ha chiesto alla Commissione europea di risolvere una vecchia indagine datata 2018. In questo modo, tra le altre cose, il Qatar avrebbe anche un maggiore peso negoziale circa una contropartita che, in un modo o nell’altro, potrà incassare per tale disponibilità. Al momento si registra la decisione di Biden di conferire al Qatar lo status speciale di importante alleato non NATO.

Le parole di Biden

“Il Qatar è un buon amico e un partner affidabile e capace – ha detto il presidente al termine del vertice – E sto notificando al Congresso che designerò il Qatar come uno dei principali alleati non NATO per riflettere l’importanza delle nostre relazioni. Penso che sia atteso da tempo”. Il Qatar è il 18° Paese a ricevere questa designazione, l’ultimo è stato il Brasile nel 2019. La designazione offre ai partner internazionali vantaggi nel commercio della difesa e nella cooperazione in materia di sicurezza, inclusa l’idoneità a programmi di prestito e la consegna prioritaria per alcune vendite militari. Insomma, si costruisce un canale privilegiato con vista Golfo (e quindi energia) in un momento dominato dalle fortissime tensioni sul fronte ucraino.

Relazioni Ue-Qatar

Anche per questa ragione la Commissione europea intensifica i colloqui con il Qatar, nel solco tracciato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il commissario europeo per l’Energia Kadri Simson riceverà il ministro dell’Energia del Qatar Saad Sherida al-Kaabi, dopo l’incontro della scorsa settimana tra il presidente della Commissione Ursula von der Leyen e l’emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani. Ma in Ue è emergenza per le scorte che continuano a calare: i livelli di stoccaggio sono scesi al di sotto del 40 percento, un livello storicamente basso. Nello specifico si tratta di 15,6 punti percentuali al di sotto della media quinquennale per questo periodo dell’anno.

Il punto sull’Afghanistan

Non solo gas, la visita dell’Emiro alla Casa Bianca ha significato anche un momento di analisi sul caso afghano che non è uscito dalle agende internazionali, anche se comunicativamente sorpassato dall’Ucraina. Biden e Al Thani hanno discusso delle drammatiche condizioni umanitarie in Afghanistan, dove il Qatar ha preso parte attivamente all’evacuazione militare durante la fine della guerra con i talebani. Lo dimostra il fatto che l’ambasciatore del Qatar a Kabul ha personalmente scortato i convogli di sfollati all’aeroporto per garantirne la sicurezza.

L’accordo Boeing-Qatar Airwais

C’è stato tempo anche per un accordo commerciale tra Qatar Airways Group e Boeing: quest’ultima si è assicurata un ordine di lancio da Qatar Airways per una nuova versione cargo del suo aereo passeggeri 777X e un ordine provvisorio per i jet 737 MAX.

Gas russo record

La produzione di gas naturale della Russia dovrebbe raggiungere il massimo storico quest’anno, battendo il record del 2021, anche se le consegne verso l’Europa scendono. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE) la produzione russa di gas naturale nell’anno appena finito è aumentata del 10% anno su anno per raggiungere un record di 762 miliardi di metri fatto registrare dal 2008.

@FDepalo

(Foto: twitter profile Potus)

 

Passa dal Qatar la terza via americana ed europea sul gas

L’occasione data dall’emergenza energetica rimescola alleanze e rapporti di forza nel Golfo. Se da un lato Tamim è il primo leader del Golfo Persico a incontrare Joe Biden, dall’altro la spinta dell’amministrazione Trump verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti potrebbe essere stemperata proprio a favore del Qatar

Crisi ucraina, Draghi sente Putin. Tra i temi sul tavolo anche il gas

Telefonata tra i due leader. Palazzo Chigi avverte: serve una de-escalation per evitare le gravi conseguenze di un inasprimento delle tensioni. Timori per il settore energetico, ma il Cremlino ha garantito all’Italia le forniture di gas naturale

BoJo come Thatcher. In Ucraina la tentazione Falkland

Sommerso dal party-gate, il premier Boris Johnson vola sul fronte ucraino. E nel partito c’è chi gli suggerisce una via d’uscita: fai come Thatcher, raddoppia le truppe a Est. Racconto semi-serio del “momento Falkland” di BoJo

Dal mattone ai Giochi. Così il debito cinese affossa le Olimpiadi

Nemmeno il tempo di cominciare le gare che il grosso delle società coinvolte nell’organizzazione dei Giochi, nelle province di montagna, già annaspa. Troppi investimenti a fronte di scarse entrate. Un film già visto con Evergrande&Co, ma ora c’è di mezzo un evento planetario. Forse anche per questo Pechino potrebbe presto eliminare il mattone dall’elenco dei motori dell’economia

La crisi immobiliare colpirà anche Xi. La profezia di Soros

Il filantropo si è detto convinto che non dovrebbe essere data per scontata la conferma del leader cinese al potere, data la forte opposizione interna. Il suo intervento alla Hoover Institution

Guerra ibrida contro Kiev. Mosca muove la Wagner dall’Africa

Gli specialisti della guerra ibrida russa, i contractor del Wagner Group, sono in movimento dall’Africa al confine ucraino. Segnale che una campagna di destabilizzazione è già in corso

Rapide e dolorose, le transizioni demografiche post-industriali

Di Andrea Zanini

La mancanza di un dibattito pubblico e politico sulla sterilità del nostro Paese stupisce, specialmente se pensiamo che nel 2021 il tasso di natalità è stato il più basso di sempre con 1,17 figli per donna. Le ultime previsioni sul nostro futuro demografico restituiscono più di altri Paesi un quadro di crisi molto grave. Numeri e analisi di Andrea Zanini

Le pensioni, primo banco di prova di Draghi

Quello delle pensioni è un tema che consentirà di capire se il premier è ancora in grado di dare indirizzo al governo su un tema importante e che riguarda l’intera finanza pubblica o, invece, è costretto a mediazioni tra le forze politiche e sociali

Leggere all’alba del 2022, un crocevia culturale

Il quadro editoriale del nuovo anno, da Crossroads di Jonathan Franzen all’Italia di Tessa Rosenfeld Calenda con Graffio per Linea edizioni. Il dibattito culturale seguito da Claudio Mattia Serafin

Il rischio di cambiare la legislazione sui porti. La lezione del prof. Carbone

Di Sergio Maria Carbone

L’attuale disciplina portuale italiana è fondata sull’appartenenza dei porti al demanio marittimo e tende a salvaguardare il ruolo e la funzione dello Stato su di essi rispetto alle politiche commerciali degli acquisitori esteri. Per questo, finché si salvaguarderà tale controllo, non sussistono rischi per le nostre strutture portuali. Il punto di Sergio M. Carbone, professore emerito di diritto dell’Unione europea presso l’Università di Genova

×

Iscriviti alla newsletter