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La commissaria Stella Kyriakides e la dott.ssa Jane Goodall partecipano questa settimana alla conferenza ad alto livello “Animal welfare today & tomorrow” (Il benessere degli animali nell’UE oggi e domani), che riunirà i principali operatori dell’UE e di paesi terzi nel settore del benessere degli animali.

Come riconosciuto dai trattati dell’UE, gli animali sono esseri senzienti. Abbiamo pertanto la responsabilità morale e sociale di garantire che le condizioni in cui sono allevati riflettano tale principio. La realtà è, tuttavia, che oggi miliardi di animali in tutto il mondo sono tenuti in sistemi di allevamento intensivi. Migliaia di animali sono sottoposti a trasporti su distanze molto lunghe e il fatto che ogni animale d’allevamento sia un essere senziente in grado di provare paura, disperazione e dolore è talvolta ignorato.

Non sempre gli animali sono trattati con la cura e il rispetto che meritano. Far sì che tale situazione cambi è una delle priorità dell’UE. Il Jane Goodall Institute ha lavorato senza sosta, in partenariato con le comunità locali e gli agricoltori, per migliorare la vita delle persone e degli animali e l’ambiente, introducendo opzioni di sussistenza sostenibili che rispondano alle esigenze a livello locale e rispecchiando in tal modo le convinzioni e le ambizioni dell’Unione europea, che pone la sostenibilità al
centro del miglioramento dell’ambiente e della vita, dei diritti e delle condizioni di lavoro dei cittadini.

In molti settori l’UE continua inoltre a dare l’esempio in materia di benessere degli animali: dall’adozione della prima normativa dell’UE sul benessere degli animali nel 1974, le leggi, i regolamenti e le molteplici azioni a tutela dei nostri animali sono stati significativamente ampliati e rafforzati, migliorando la qualità della vita di milioni di animali.

Un forte impegno a favore del benessere degli animali è una delle preoccupazioni e delle
richieste emergenti dei cittadini. Ciascuno di noi può contribuire a fare la differenza, e
nell’UE è stato attribuito ai cittadini proprio questo potere. Nel 2020 oltre un milione di
persone ha unito le proprie forze attraverso l’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age”, invitando l’UE a porre fine all’uso delle gabbie. Tale iniziativa ha portato a un’azione senza precedenti e all’impegno della Commissione europea di presentare nel 2023 una proposta per eliminare gradualmente e infine vietare le gabbie per animali quali scrofe, vitelli, conigli, galline, anatre e oche.

Il cammino da percorrere è tuttavia ancora lungo. Gli animali dovrebbero, per quanto
possibile, vivere in un ambiente in cui possono comportarsi in maniera naturale, mentre noi cittadini dobbiamo passare a un regime alimentare più ricco di prodotti di origine vegetale, che comprenda meno carni rosse e trasformate.
Come tutti ben sappiamo, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità costituiscono una minaccia per il nostro futuro.

La salute degli esseri umani, quella degli animali e delle piante e persino quella del nostro pianeta sono tutte intrinsecamente legate. Noi esseri umani facciamo parte del mondo naturale e ne siamo dipendenti per l’aria, l’alimentazione, l’acqua — tutto. Ma siamo anche dipendenti da ecosistemi sani, ognuno dei quali è costituito da specie animali e vegetali interconnesse.

I danni all’ambiente causati dal nostro fabbisogno odierno di risorse hanno determinato un incremento della frequenza di siccità e inondazioni e della presenza di nuovi organismi nocivi, che costituiscono una minaccia significativa per i nostri sistemi alimentari e i nostri habitat. Per il nostro futuro. Tale situazione non fa che porre l’accento su quanto sia necessaria la sostenibilità in ogni aspetto della nostra vita, compresi i sistemi alimentari.

Il nostro compito è costruire un sistema alimentare solido e resiliente che garantisca ai
cittadini un approvvigionamento sufficiente di alimenti a prezzi accessibili, di buona qualità e sicuri e in cui il benessere degli animali d’allevamento abbia un ruolo centrale e prioritario. Il benessere e la salute degli animali sono un elemento cardine di questo cambiamento e, al tempo stesso, della via da seguire.

La Commissione ambisce, con l’aiuto degli agricoltori, dell’industria, delle organizzazioni per il benessere degli animali e dei consumatori, a mantenere lo status di leader mondiale dell’UE in materia di benessere degli animali. Possiamo conseguire tale obiettivo solo ponendo al centro del nostro approccio le persone e i partenariati.

La strategia “Dal produttore al consumatore” dell’UE costituisce un impegno senza
precedenti teso a rendere i sistemi alimentari equi, sani, rispettosi dell’ambiente e degli
animali e basati su modelli sostenibili di agricoltura. Trarrebbero vantaggio da un
cambiamento in questa direzione non solo milioni di animali d’allevamento, ma anche la qualità e la sicurezza dei nostri alimenti, la nostra salute e l’ambiente.

Con la strategia “Dal produttore al consumatore” abbiamo un’opportunità unica di
migliorare la vita di ogni essere vivente, sia umano sia animale, mantenendo sempre come forza trainante l’importanza del benessere degli animali. Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi, a beneficio delle famiglie di agricoltori, dei consumatori, degli animali e del nostro pianeta.

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