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L’emergenza Covid-19, con la sua portata disruptive, ha radicalmente cambiato il nostro rapporto con la Salute imponendo un ripensamento dell’assistenza socio-sanitaria e dei paradigmi della sua governance. Tuttavia, il dibattito sull’insufficiente presa in carico dei malati cronici e vulnerabili dei sistemi sanitari pubblici era stato avviato ben prima dell’avvento della pandemia. Oggi il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha ripreso con forza questo tema concentrandosi sulla realizzazione di una “sanità di prossimità” che sia in grado di rispondere alle esigenze di salute di tutti i cittadini. Questo obiettivo, come auspicato dal Piano, è da realizzarsi soprattutto con una intensificazione della integrazione ospedale-territorio attraverso l’impiego diffuso della Digital Health, affinché la casa diventi “primo luogo di cura e telemedicina”.

Per tradurre in pratica questa ambizione, il PNRR ha stanziato 7 miliardi di euro destinati all’implementazione delle reti di prossimità e al potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale attraverso l’utilizzo strategico della tecnologia. Si tratta di un investimento importante, che trova fondamento e motivazione nelle acquisizioni più recenti della scienza, delle policy e dell’economia sanitaria. Negli ultimi anni, infatti, si è visto chiaramente che il valore di un Sistema Paese si misura, in primo luogo, con l’efficacia del suo Sistema Sanitario. E dopo l’esperienza della pandemia è ormai ineludibile la necessità di una Value Based Healthcare, ovvero una Sanità basata sul Valore, in grado di mettere al centro i bisogni di assistenza sanitaria delle persone e di generare, al contempo, valore sociale.

Partendo da queste premesse, un Advisory Board composto da stakeholder istituzionali nell’ambito della presa in carico dei pazienti cardiovascolari cronici ha identificato nuovi percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali e modelli innovativi di presa in carico e gestione dei pazienti a rischio cardiovascolare, attraverso l’adozione di sistemi di cardiologia digitale, promuovendo l’attivazione del Value Based Healthcare Ecosystem (VBHE) in Cardiovascular Risk Patient Management, un ecosistema che realizzi tali percorsi attraverso l’azione integrata, in più fasi, di diverse organizzazioni sanitarie innovative, con il coordinamento scientifico della Rete Cardiologica degli IRCCS: la Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità, Fimmg e Federfarma, Gruppo Multimedica, Allianz Care e ItaliAssistenza e la main partnership di Daiichi Sankyo Italia.

La rivista Healthcare policy ha scelto di raccontare questo progetto per approfondire le trasformazioni che avvengono in campo sanitario attraverso la voce dei professionisti che stanno accompagnando e portando avanti questo processo. L’ambizione strategica del VBHE (Value Based Healthcare Ecosystem), che verrà presentato nelle sue molte declinazioni e implicazioni nel corso di 10 video-interviste disponibili sul sito Formiche.net.

Tutto questo a beneficio del SSN, per un miglioramento significativo delle condizioni di vita dei pazienti e per una capacità terapeutica nuova e ottimale, che diventi pure occasione di crescita per ogni ambito della vita del Paese.

La prima intervista vede protagonista il dottor Luca Degli Esposti, presidente di CliCon e direttore di una ricerca che ha messo in evidenza i costi, sia clinici sia che economici, legati alla mancanza di un adeguato raggiungimento dei target lipidici dei pazienti in trattamento ipolipemizzante.

Prosegue il videoracconto del Value Based Healthcare Ecosystem. Ospite della seconda intervista è Alessandro Incecchi, Marketing Director di Daiichi Sankyo Italia, che ci illustra l’impegno dell’azienda nell’offrire, alla luce di un approccio olistico alla cura, servizi e soluzioni che mirano a migliorare la presa in carico del paziente cardiovascolare.

É online su Formiche.net la terza puntata dedicata all’approfondimento del Value Based Healthcare Ecosystem. Entriamo nel vivo del racconto di questo progetto che ha l’obiettivo di definire e sperimentare un modello organizzativo innovativo di presa in carico dei pazienti a rischio cardiovascolare, con Alberto Drei, Senior Advisor Practice Lifescience di Deloitte Italia.

Entriamo nel vivo del racconto del Value Based Healthcare Ecosystem con il Professor Gian Franco Gensini, Coordinatore dell’Advisory Board del VBHE e direttore scientifico dell’IRCCS Multimedica di Milano. Abbiamo parlato di come potenziare l’assistenza sanitaria attraverso l’utilizzo della tecnologia, di Digital Health, di PNRR e di formazione. Come questi strumenti possono contribuire a una più efficace gestione del paziente a rischio cardiovascolare? Nella video-intervista le considerazioni del Prof. Gensini.

Nel quinto appuntamento del nostro racconto del Value Based Healthcare Ecosystem (VBHE) abbiamo approfondito un aspetto centrale del PNRR che, alla Missione 6, auspica la realizzazione di una “sanità di prossimità” da concretizzarsi soprattutto attraverso una intensificazione della integrazione ospedale-territorio. Abbiamo chiesto al dottor Enrico Desideri, Coordinatore dell’advisory board del progetto VBHE e Presidente della Fondazione Innovazione e Sicurezza in Sanità , quali sono gli elementi necessari, le competenze e le sinergie da attivare per spostare la gestione dei pazienti a rischio cardiovascolare sul territorio.

Uno degli obiettivi del Value Based Healthcare Ecosystem è sviluppare nei clinici le competenze manageriali funzionali a un pieno impiego della digital health. Abbiamo chiesto al Professor Giulio Pompilio, Direttore Scientifico del Centro Cardiologico Monzino IRCCS, quali sono i driver per accelerare l’adozione e la diffusione di queste competenze.

Con il Professor Pedretti, Direttore dell’U.O. di Cardiologia dell’IRCCS Multimedica di Sesto San Giovanni, abbiamo parlato del Patient Support Program e cioè degli strumenti che integrano i servizi erogati dal SSN per supportare i pazienti nel loro percorso di cura e aderenza terapeutica anche attraverso il remote care management.

Siamo quasi alla fine del nostro approfondimento del Value Based Healthcare Ecosystem. Con Marco Perrone, Partner Deloitte Officine Innovazione, abbiamo parlato di prevenzione e educazione del paziente attraverso strumenti mobile Health. In particolare, il nostro ospite ci ha raccontato l’esperienza del Cardiotech Accelerator, un percorso di identificazione di scaleup dal valore innovativo per i pazienti cardiometabolici.

Rivoluzionare il Sistema Sanitario con un modello orientato al valore

Le video-interviste targate Healthcare policy raccontano il progetto Value Based Healthcare, un ecosistema per la gestione innovativa dei pazienti cronici che vede coinvolte organizzazioni sanitarie pubbliche e private e Daiichi Sankyo Italia come capofila di diverse aziende farmaceutiche e biomedicali

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