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La guerra in Ucraina è anche un’assordante sveglia per la Difesa europea. Il discorso al Bundestag del cancelliere tedesco Olaf Scholz, con la promessa di superare il 2% del Pil in investimenti nella Difesa, seguito da un simile impegno del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, segnano un cambio di passo storico.

Quale futuro per la politica estera e di Difesa europea all’indomani dell’aggressione russa in Ucraina? Come può l’Europa aiutare ancora di più la resistenza a Kiev?

Ne parliamo nel nuovo #livetalk di Formiche con un’intervista a Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund of the United States.

Venerdì 4 marzo, LIVE su Formiche.net e sui canali social di Formiche alle h. 16.30.

Occidente, dal tramonto all'alba. Formiche #LiveTalk con Ian Lesser

Occidente, dal tramonto all’alba. La sveglia Ucraina per la Difesa europea. Con Ian Lesser, vicepresidente del German Marshall Fund, venerdì 4 marzo, LIVE su Formiche.net e sui canali social di Formiche alle h. 16.30

L'Italia superi il 2% e rafforzi l'Alleanza atlantica. Parla Formentini

Seguire l’esempio tedesco per dare nuovo slancio alla Nato, crisi energetica, Ucraina e il ruolo della Cina nel conflitto. Intervista a Paolo Formentini, deputato della Lega e vicepresidente della III Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati

È il momento di investire in Difesa. Il consenso della politica

Investire nella Difesa è una necessità improcrastinabile. Al live talk di Airpress, emerge il consenso trasversale dei partiti sull’esigenza, resa ancora più urgente dalla guerra in Ucraina, di aumentare le risorse riservate allo strumento militare, sia per il Paese, sia per lo spazio euro-atlantico

Putin oltre Kiev. Dove vuole arrivare lo zar? - In diretta

Live Talk di Formiche.net con Eleonora Tafuro Ambrosetti dell’Ispi, e Riccardo Alcaro dello Iai per tracciare scenari futuri

Energia, l'informazione contro la dipendenza cieca

Nel dramma della guerra, si stanno prendendo decisioni per la sicurezza dei rifornimenti a breve e medio termine per scongiurare eventuali black out elettrici, ed è importante che stiano avvenendo senza alcuna opposizione. Il punto di Raffaele Bonanni, già segretario generale Cisl

Altro che Ucraina! La Cina pensava solo a salvare le Olimpiadi

Secondo quanto ricostruito dal Nyt, Pechino sapeva dei piani di Mosca ma si è limitata a impegnarsi affinché l’invasione non rovinasse i Giochi. È credibile per la mediazione?

Il metropolita di Kiev ci obbliga a un’altra cronologia della guerra

Il testo di Onofrio capovolge la narrazione slavista del Cremlino e obbliga a un racconto non etnicista dei fatti. Toglie la centralità nella cronologia slava della questione dell’estensione della Nato ad est e vi pone quella della scoperta della fratellanza negata. Così facendo Onofrio obbliga anche noi a una cronologia che non può tralasciare il 2013. Il commento di Riccardo Cristiano

nucleare, corea

Se l’Occidente dipende anche dall’uranio russo

I Paesi europei e persino gli Usa fanno largo affidamento sul combustibile per centrali nucleari di Mosca – un altro “buco” nella sicurezza energetica europea, parallelo a quello del gas. Nel frattempo, la Bulgaria discute se continuare a costruire una centrale con Rosatom

europa vaccini covid

L’Europa a scuola di geopolitica e sanzioni

L’invasione russa dell’Ucraina porta l’Europa a riflettere sulle sue capacità di imprimere una spinta geopolitica alla propria azione (dinamica che passa anche dalle sanzioni contro la Russia)

La competenza della Corte penale internazionale sui crimini in Ucraina

Putin e i suoi oligarchi dovranno affrontare la giustizia per l’invasione dell’Ucraina. Serve una mobilitazione civile e politica per riconoscere la giurisdizione della Corte istituita dallo Statuto di Roma. L’intervento di Flavia Lattanzi, professoressa di diritto internazionale e già giudice dei tribunali penali internazionali per l’ex Jugoslavia e il Ruanda

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