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Dopo l’energia, i vaccini e i migranti, sarà l’acqua e la sua gestione interconnessa (reti-infrastrutture) a rappresentare un plus per Paesi, aziende e strategie, soprattutto in aree obiettivo come i Balcani (allargamento vs dipendenza da est). La transizione verde e digitale nel settore idrico europeo è la nuova frontiera. L’Italia che apporto potrà dare? Per questa ragione il nuovo Forum europeo sulla regolamentazione dei servizi idrici punta a far dialogare le autorità di regolamentazione dell’acqua che sono anche membri di Wareg, l’Associazione europea dei regolatori dell’acqua, nonché associazioni del settore idrico, istituti di ricerca, gruppi di riflessione.

WATER DIPLOMACY

Il costone balcanico è già stato interessato da una serie di azioni mirate che hanno avuto, via via, il loro punto cardine in tematiche come l’energia, le infrastrutture, i vaccini e i migranti. Significa che quell’area, in particolare, rappresenta un terreno fertile per sperimentare dinamiche, strategie e innovazioni. L’acqua si pone come quinto elemento cardine, in un momento in cui si moltiplicano i quadranti dove per il cosiddetto “petrolio trasparente” si muovono truppe e soldati.

Il focus sui Balcani toccherà le principali sfide in quei Paesi candidati all’Ue e il ruolo dei regolatori nazionali nell’attuazione dell’acquis legislativo europeo sull’acqua. I regolatori di alcuni di questi Paesi sono membri di Wareg, l’Associazione europea delle autorità di regolamentazione delle acque e delle acque reflue.

WAREG

Aperto da alti rappresentanti del Governo italiano (come i ministri Enrico Giovannini e Stefano Cingolani), della Commissione Europea, della Banca Europea per gli Investimenti, dell’Ocse e della Banca Mondiale, il Forum intende rafforzare il dialogo tecnico e istituzionale alla luce del ruolo chiave delle agenzie di regolamentazione. Azioni principali sono il bilanciamento delle esigenze dei clienti, l’accessibilità sociale, l’innovazione industriale e i costi efficienti, preservando al contempo l’ambiente. I quattro macro obiettivi sono circoscritti nella definizione di una governance dell’acqua, nell’efficienza dei servizi idrici, nella regolazione dell’acqua per l’innovazione e nella sostenibilità ambientale e accessibilità sociale delle tariffe.

Il tutto incastonato in un momento particolarissimo, caratterizzato dalla decisione della Commissione Europea post-pandemica di sposare il Green Deal europeo, inserendo proprio l’acqua come pilastro principale all’interno della transizione.

Alla luce di questo scenario, è di tutta evidenza che i regolatori dell’acqua sono players non secondari per garantire la continuità e la qualità dei servizi di acqua potabile e acque reflue a fronte di shock economici.

FORUM

La seconda edizione dell’Efrws prevista per il prossimo 1 dicembre verterà sulla transizione verde e sulle azioni intraprese dalle istituzioni europee e dai regolatori nazionali per migliorare le attività basate sull’economia circolare nel settore idrico. I temi della depurazione, oltre a quello delle acque reflue, del riutilizzo dell’acqua e della riduzione del consumo di plastica verranno declinati con uno sguardo all’innovazione, che può essere promossa direttamente, come fondi regolamentari dedicati e deroghe a norme specifiche, o indirettamente, ad esempio attraverso modelli normativi che definiscono obiettivi specifici per i servizi idrici.

“I regolatori economici per il servizio idrico rappresentano il principale alleato delle Istituzioni Europee e nazionali, grazie alla capacità di porre continuamente obiettivi in termini di efficienza e di standard di qualità alle utility, in coerenza con i target definiti dalle norme europee – dice a Formiche.net Andrea Guerrini Commissario di Arera, l’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente e presidente di Wareg, l’Associazione dei Regolatori Europei delle Acque – . Nel network Wareg sono incluse anche quelle Autorità di regolazione create nei Paesi in cui si sono in passato manifestate delle croniche difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi Ue in materia di qualità dell’acqua potabile e del collettamento delle acque reflue e loro depurazione. Il tasso di miglioramento registrato negli ultimi dieci anni negli standard di qualità di tali Paesi, come recentemente indicato nel report dall’European Environmental Agency, indica che la scelta di creare una istituzione preposta alla regolazione del servizio idrico sia stata particolarmente efficace”.

@FDepalo

Si chiama water diplomacy la nuova leva di Wareg, i regolatori dell'acqua

La transizione verde e digitale nel settore idrico europeo è la nuova frontiera soprattutto in aree obiettivo come i Balcani: dall’Associazione europea dei regolatori dell’acqua ecco il forum europeo sulla regolamentazione dei servizi idrici. “I regolatori economici per il servizio idrico rappresentano il principale alleato delle istituzioni europee e nazionali”, ha detto Andrea Guerrini Commissario di Arera, l’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente e presidente di Wareg a Formiche.net

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