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Anche gli strumenti di bordo dei satelliti parlano italiano. La nuova tecnologia di un sensore giroscopico avanzato, fa parte delle iniziative dell’industria nazionale per il potenziamento dell’autonomia tecnologica del Paese e il sistema è stato sviluppato dalla società di Pomezia, Northrop Grumman Italia (Ngi). Tra l’altro si tratta di un sistema completamente nazionale e Itar Free, cioè non soggetto al controllo di export da parte degli Stati Uniti, caratteristica che facilita la sua immissione sul mercato.

Il progetto Navspace-H

Il progetto si inserisce nel programma Navspace-H, messo in campo per supportare lo sviluppo di un sensore completamente italiano utile per le attività di navigazione spaziale, da usare sia sui satelliti in orbita sia sui lanciatori. L’iniziativa fa parte della risposta data dall’azienda alla crescente necessità di realizzare tecnologie in Italia, per incentivare l’indipendenza in questo campo del nostro Paese. E che possano rispondere efficacemente alle richieste sia delle aziende private sia degli enti spaziali. Partner del progetto è anche l’Agenzia spaziale italiana e l’obiettivo è la realizzazione di un sottosistema avionico di controllo per le piattaforme della nuova generazione di satelliti di telecomunicazioni finanziata dal Mise chiamata Ital-GovSatCom (I-Gsc). Il sistema avanzato inerziale sviluppato da Northrop Grumman Italia è basato sulla tecnologia cosiddetta HRG, ovvero Hemispherical resonator gyroscope, un sensore giroscopico che utilizza un risuonatore emisferico di velocità angolare o di rotazione compatto, meccanico e ad alte prestazioni.

Un’azienda italiana…

Specializzata in soluzioni avanzate per la navigazione in ambito militare, la Northrop Grumman Italia è un’azienda nata e cresciuta nel nostro Paese (ma, dal 2001, parte del gruppo statunitense Northrop Grumman, uno dei più grandi player industriali a livello globale e tra i principali fornitori del Pentagono). La realtà di Pomezia è stata protagonista, negli anni, dei maggiori programmi militari e interprete dei proficui rapporti con gli Stati Uniti. Nata a Roma come Westrex nel 1961, nome cambiato l’anno dopo in Litton Italia, i primi passi della società la videro partecipare alla produzione degli F-104 Starfighter americani, destinati all’Aeronautica militare italiana e prodotti su licenza da Aeritalia, con la realizzazione delle prime piattaforme di navigazione inerziale LN-3 destinate ai caccia. Questo successo ha segnato definitivamente l’ingresso dell’azienda nel comparto della Difesa nazionale, sviluppando successivamente i sistemi per i principali programmi italiani: dal Panavia Tornado, all’AMX Ghibli al Typhoon sino allo M-346 ed MP-72 e, nel settore elicotteristico dagli AW-101 ai Mangusta A-129.

… dal cuore americano

Nel 1994, la Northrop Corporation, protagonista del comparto difesa Usa, ha acquisito la Grumman Corporation, rinominando il colosso risultante in “Northrop Grumman”. Le acquisizioni sono proseguite negli anni successivi, fino al 2001, quando arrivarono a comprendere le Litton Industries e tutte le sussidiarie. Tra loro anche la Litton Italia di Pomezia, che così ha cambiato nome prima in Lital e poi in Northrop Grumman Italia, mantenendo tutti i caratteri di azienda italiana. Oggi le sue competenze spaziano dallo sviluppo alla produzione di sistemi di navigazione inerziale e, più in generale, di sistemi elettronici di guida e assetto, attualmente a bordo di molteplici velivoli, veicoli e navi delle nostre Forze armate, oltre a essere presente anche nel settore spaziale.

Sensori satellitari made in Pomezia. L’impegno di Northrop Grumman Italia

Le soluzioni avanzate per la navigazione dei satelliti parlano italiano. Il programma, che sta sviluppando un sensore giroscopico avanzato Itar Free, fa parte delle iniziative dell’industria nazionale per il potenziamento dell’autonomia tecnologica del Paese e il sistema è stato sviluppato dalla società di Pomezia, Northrop Grumman Italia

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