Pubblichiamo in esclusiva un estratto della postfazione (tradotta) di Teresa Ghilarducci, economista americana, al volume di Damiano Perrons, “Pensioni: il peccato originale”, edito da Historica Giubilei Regnani, con la prefazione di Mauro Nori (capo di Gabinetto del ministero del Lavoro) e un contributo di Gian Carlo Blangiardo (già presidente dell’Istat)
Archivi
Italia e Spagna, il Mediterraneo come frontiera strategica tra sicurezza, migrazioni ed energia
Il dialogo mediterraneo italo-spagnolo alla Fondazione Med-Or ha messo al centro la crescente centralità del Mediterraneo come spazio decisivo per sicurezza, migrazioni ed energia. Italia e Spagna hanno richiamato la necessità di un approccio comune alle sfide regionali e del rafforzamento del ruolo europeo nel continente africano e nel quadrante Mena
La militarizzazione dell’AI è già iniziata. Ma dove arriverà?
Droni intelligenti, software di targeting, cyber attacchi generati da algoritmi: l’IA è già una protagonista del campo di battaglia. Ma ricercatori e analisti mettono in guardia dai limiti e dalle illusioni. Evidenziando come la guerra del futuro sarà una questione di equilibrio, non di automazione totale
Calma piatta sulle criptovalute, ma non sull'oro. Le manovre fiscali del governo
Un nuovo fisco prende corpo. Il governo con la manovra punta a bloccare l’aumento dell’aliquota sulle monete virtuali, che altrimenti salirebbe al 33% a partire dal prossimo anno. I cambiamenti arriveranno, invece, sul fronte aureo. Salvo sorprese
Armare l'Ucraina per difendere l'Europa. L'accordo Macron-Zelensky letto da Darnis
L’accordo sulla fornitura di armi da parte della Francia all’Ucraina è stato definito storico dall’inquilino dell’Eliseo. C’è una precisa strategia dietro questa scelta: la reale percezione della Russia come pericolo per il futuro dell’Europa. Tra gli obiettivi, c’è anche quello di lanciare un messaggio a Washington. Colloquio con Jean Pierre Darnis, professore di Storia contemporanea alla Luiss di Roma e di Storia delle relazioni italo-francesi all’Università di Nizza
La competitività non ha passaporto. Il bivio europeo visto dall'Ecipe
Se il Vecchio continente vuole uscire dal pantano nel quale è finito, deve cambiare radicalmente approccio e uscire dalla trincea. Crescere e resistere alla pressione della Cina significa anche e soprattutto incamerare tutti quegli investimenti non ostili e per questo utili alla crescita. A prescindere dalla nazionalità
Più formazione per spingere sul Piano Mattei. La carta di Sace per l'Africa
Mai come in questi anni si decideranno le sorti di un continente sempre più ambito dalle grandi economie e prossimo a raggiungere una popolazione di 2,5 miliardi entro una manciata di anni. La strategia italiana è sempre valida, ma la sua riuscita dipende dal grado di preparazione delle imprese disposte a scommettere sopra e sotto l’Equatore. Ed è qui che entra in gioco la formazione
Perché (anche) l'Fmi scommette sulla nuova Siria
Una Siria dotata della necessaria infrastruttura amministrativa, economica, finanziaria e geopolitica è una buona notizia anche per l’Europa e il Mediterraneo, dal momento che lì si può riverberare quel nuovo ordine di pace avviato a Gaza e proseguito nel solco degli accordi di Abramo. Giorgia Meloni nel suo recente incontro con al-Sharaa ha ribadito il sostegno di Roma alla ricostruzione di una Siria stabile e sovrana, anche attraverso investimenti da parte delle aziende italiane in settori di reciproco interesse
Quanto pesa il Pakistan tra Usa e Arabia Saudita. L’analisi di Shenoy
Il Medio Oriente ha già conosciuto troppi trionfi diplomatici effimeri, crollati al primo urto. Se la regione vuole evitare di ripetere quel copione, occorre affrontare con onestà la scomoda verità sul ruolo del Pakistan. Ecco perché
Cosa succederà in Venezuela? Le opzioni di Trump per battere Maduro
Dopo settimane di tensione e scontri, il governo americano entra in una fase decisiva della lotta contro il regime venezuelano. Dalla cattura del leader socialista alla negoziazione… Tutti i piani allo studio della Casa Bianca



L’indagine comparativa, a livello globale, mette in luce i compromessi tra sistemi a ripartizione, a prestazioni definite e a contribuzione definita, ma anche i pericoli di una brusca privatizzazione. Da questo quadro emergono alcune lezioni fondamentali: la fiducia e la trasparenza sono imprescindibili; il finanziamento ibrido è superiore agli approcci estremi; l’equità intergenerazionale deve rimanere centrale.












