Mentre la Uss Gerald R. Ford solca i Caraibi e Maduro chiama alla mobilitazione nazionale, la nuova offensiva americana nel nome della “guerra alla droga” rischia di trasformarsi in un banco di prova per la politica estera di Trump, tra accuse di illegalità, tensioni interamericane e divisioni nel campo occidentale
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Ecco la campagna di Mosca e Minsk contro l’Occidente
Il rapporto Agents of Chaos, pubblicato dalla Casimir Pulaski Foundation di Varsavia, descrive la strategia di lungo periodo condotta dalle agenzie russe e bielorusse, che mira a disgregare la coesione delle democrazie occidentali
Le imprese green affrontano meglio le crisi. Ecco il Rapporto GreenItaly
Giunto alla XVI edizione, il rapporto GreenItaly “torna a raccontare, attraverso numeri, trend e oltre 200 case histories, complessità e sfide offerte dalla transizione verde”. Realizzato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere e presentato ieri a Roma, proprio mentre è in corso, a Belem, in Brasile, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP30, ecco i numeri dell’Italia e dell’Europa
La linea italiana al G7 Esteri, tra Gaza, Kyiv e materie critiche (occhio alla Cina)
Al vertice dei ministri degli Esteri del G7, ospitato in Canada sotto presidenza di Ottawa, Antonio Tajani ha ribadito la linea di politica estera del governo italiano: impegno costruttivo per la stabilità in Medio Oriente, sostegno a Kyiv e cooperazione più stretta sulle materie prime strategiche
Bruxelles segue Roma, il Piano Mattei come modello verso l’Africa
In occasione dell’evento “Piano Mattei per l’Africa e Global Gateway: un nuovo modello per le relazioni Europa-Africa”, promosso dal gruppo Ecr al Parlamento europeo, è stato portato all’attenzione dell’Europa il lavoro di interlocuzione tra governo italiano, istituzioni internazionali, soggetti africani e partner Ue in tutti i settori che compongono il piano. Un momento di riflessione propedeutico al vertice Ue-Africa in programma in Angola tra poche settimane
Parlare con la Russia senza passare da Trump. Il progetto (fallito) Uk-Ue
Il consigliere per la sicurezza nazionale britannico Jonathan Powell avrebbe tentato nei mesi scorsi di stabilire un contatto diretto con il Cremlino per discutere del conflitto in Ucraina. Un gesto motivato dal timore che l’amministrazione Trump potesse scavalcare gli alleati europei
La fabbrica della deterrenza. Dentro il piano Usa per un milione di droni
Con un piano per produrre un milione di droni in tre anni, l’Esercito americano apre una nuova fase della competizione tecnologica e industriale. L’obiettivo non è solo colmare il divario con la Cina, ma riscrivere la logica della potenza militare con meno programmi decennali, più rapidità, scalabilità e flessibilità. La riforma del procurement voluta da Hegseth spinge questa trasformazione, che unisce industria, innovazione e strategia
Il Rapporto Olberg riuscirà a sbloccare la crisi dell’Omc? La riflessione di Braghini
La crisi del sistema multilaterale del commercio riflette la crescente competizione tra le grandi potenze e il progressivo indebolimento dell’Organizzazione mondiale del commercio. Il blocco del meccanismo di risoluzione delle controversie e le divergenze tra i Paesi membri ostacolano il processo di riforma avviato nel 2022. La revisione dell’Omc sarà il banco di prova della capacità delle istituzioni globali di adattarsi a un ordine economico in trasformazione. L’analisi di Fabrizio Braghini
Scudi sovrani e alleanze operative. La difesa di Canberra dalla minaccia ibrida permanente
Di fronte alle minacce ibride e cognitive, Canberra ha adottato un modello di difesa multi dominio fondato su tecnologie e infrastrutture sovrane, integrate con quelle dei Paesi partner. Un approccio organico, che unisce sinergie civile-militari e cooperazione pubblico-privato, pensato per aumentare resilienza, interoperabilità e deterrenza
Perché l'acciaio è il nuovo simbolo del fallimento industriale cinese
La lezione del mattone è servita a poco. Pechino non è stata in grado di capire, o forse non ha voluto, che la siderurgia nazionale produceva più di quello che il mercato riusciva ad assorbire. E alla fine è successo quello che è successo. Ecco cosa dice l’International institute for strategic studies
















