I territori dell’Ucraina, che Mosca reclama come suoi, sono ormai un cumulo di macerie e scarsamente produttivi. In più l’economia russa è a pezzi e il Cremlino non ha un soldo per la ricostruzione. Ecco cosa scrivono gli analisti di Foreign Affairs
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Così Trump chiama l’Ue all’azione per la crescita e la competitività. L'analisi di Zecchini
I cambiamenti della nuova amministrazione degli Stati Uniti espongono gli europei a grandi rischi per la loro competitività. Impongono ai membri dell’Ue la cruda alternativa tra cooperare più intensamente del passato per affrontare la sfida americana sul suo stesso terreno, oppure indugiare nel loro particolare modello socio-economico, nelle disparità tra politiche nazionali e nei disaccordi. L’analisi di Salvatore Zecchini
Cosa aspettarsi dall'AI Action Summit di Parigi. L'analisi di Mensi
Nonostante l’AI Act dell’Ue abbia delineato un sistema normativo volto a promuovere un’intelligenza artificiale etica e sicura, con misure su trasparenza e responsabilità, da un lato permangono interrogativi sul suo impatto in concreto sulla qualità e le condizioni del lavoro, dall’altro la governance dell’intelligenza artificiale (a livello europeo e nazionale) rappresenta tuttora una sfida ricca di incognite. L’analisi di Maurizio Mensi, professore di Diritto all’economia presso la Sna, direttore del laboratorio @LawLab Luiss e membro del Cese per Ciu-Unionquadri
Il niqāb nella scuola pubblica. È il momento di una legge sulla libertà religiosa?
La libertà religiosa deve esercitarsi nel pieno rispetto del contesto in cui si vive, degli altri e della laicità delle istituzioni pubbliche. Questo non vuol dire limitarla, ma adeguarne l’esercizio concreto alle esigenze di una società davvero pluralista, multiculturale e multietnica. L’intervento di Antonio Fuccillo, professore ordinario di Diritto e religioni presso Università degli Studi della Campani “Luigi Vanvitelli” e direttore dell’Osservatorio “Enti religiosi, patrimonio ecclesiastico e organizzazioni no profit”
Non è tempo di trollare la cultura. L'opinione di Monti
È necessario “ordinare” la cultura, perché il disordine può sicuramente essere un valore aggiunto per i produttori primari (artisti, musicisti, scrittori, ecc.), ma di certo non fa bene ad un comparto economico che si rispetti. L’opinione di Stefano Monti
L'Ue deve evitare la guerra commerciale con gli Usa. Polillo spiega come
L’Occidente rischia l’accerchiamento da parte di potenze ostili, che mal ne sopportano la lunga egemonia storica. Il suo pivot, ancora oggi è rappresentato dal rapporto Stati Uniti-Europa Occidentale. Segare quel ramo su cui entrambi sono seduti sarebbe pertanto una follia. Ma se questa è la posta in gioco, i compiti della Ue non possono limitarsi all’acquisto di qualche prodotto in più. L’analisi di Gianfranco Polillo
Guerra ai cartelli, equilibri con Trump. Il Messico di Sheinbaum in azione
La scelta di aumentare la lotta alla droga si lega alle volontà politiche della presidente Sheinbaum. La spinta per raccontare mediaticamente cosa sta accadendo serve ad accontentare le esigenze di Donald Trump
Difesa, sicurezza e ascolto. I messaggi per l'Ue da Madrid visti da Adornato
I Patrioti riuniti a Madrid lanciano diversi segnali. “Si può governare il mondo occidentale immaginando che il fenomeno identitario sia il nemico? Questa è la domanda che deve rivolgersi il Ppe”, spiega il politologo Ferdinando Adornato. È vero che c’è una competizione nelle destre per il rapporto con Trump, ma Meloni non la sente. Mentre per capire dove vorrà andare la nuova amministrazione Usa, lo snodo sarà l’Ucraina
Riad contro Netanyahu. La Palestina ancora conta (o serve)
In una durissima nota stampa, l’Arabia Saudita accusa Netanyahu, e chi con lui promuove “idee estremiste”, di impedire a Israele di accettare la pace e di sabotare i tentativi dei Paesi arabi per la stabilizzazione. Messaggio chiaro sul percorso della normalizzazione, che dovrà passare dalla soluzione a due Stati per la Palestina (o almeno così dice la narrazione ufficiale del regno)
I dossier comuni tra Italia e Austria al centro dell'incontro Meloni-Schallenberg
Roma e Vienna hanno gli stessi interessi strategici in quattro ambiti: il costone balcanico, l’immigrazione, il bacino Danubio-Mar Nero e lo sviluppo interconnesso dell’Europa centro-orientale. Non solo territori, ma capisaldi della politica estera che si distendono in parallelo ad azioni come il rafforzamento le prospettive europee dei Paesi dei Balcani occidentali, la stabilizzazione politica dell’intera area e la complessiva crescita economica della regione