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Tira vento di tempesta sulla Rai. Le nomine fatte dal nuovo amministratore delegato non sono state digerite dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Brandendo uno dei cavalli di battaglia grillini, per eccellenza, immediatamente dopo aver appreso le nuove nomine (fra cui la conferma di Gennaro Sangiuliano al Tg2, Monica Maggioni al Tg1 e Simona Sala al Tg3), l’ex premier ha parlato di “lottizzazione”. Secondo il leader grillino questa operazione rappresenta una “degenerazione del sistema”. Carlo Fuortes non “libera la Rai dalla politica ma ha scelto di esautorare una forza politica come il M5s”. Morale, nessun grillino canterà più negli spazi delle reti pubbliche.  Ora non si sa bene che tipo di implicazione pratica avrà questa esternazione del leader pentastellato. Tuttavia, da quanto si apprende, la rigidità sarà massima. La posizione di Conte ha già trovato ampio riscontro nei suoi fedelissimi (da Crippa a Di Nicola). Il leader pentastellato parla a chiare lettere di una vera e propria “sottrazione a qualsiasi confronto nelle sedi istituzionali” da parte di Fuortes .

Il presidente del M5S ricorda che l’ad della Rai “ha rinviato l’incontro richiesto nei giorni scorsi dai consiglieri di amministrazione” e “la convocazione già programmata davanti alla commissione di vigilanza Rai”. Questione di metodo, di scelte. Ma soprattutto l’applicazione “della vecchia logica, che prevede di tenere conto delle istanze delle varie forze politiche”. Fra quelli che hanno sposato appieno la linea del nuovo capo c’è anche Alessandra Maiorino, punta di diamante del Movimento 5 Stelle a palazzo Madama. “Mi rendo conto che la scelta del presidente Conte di non apparire più sugli spazi mediatici che afferiscono alla Rai sia molto forte – ammette a Formiche.net la senatrice – . Ma è frutto di una riflessione interna e condivisa. Stiamo davvero assistendo all’ennesima lottizzazione: operazione sulla quale noi da sempre siamo contrari”. Al contrario “la lottizzazione continua”, prosegue Maiorino, a danno di chi “si oppone a un sistema malato e che negli anni si è autoalimentato inserendo la politica in ogni anfratto”.  Ma la precisazione è doverosa. Non è una questione di spartisti le poltrone. “La posizione assunta dal Movimento – così la grillina – non è riconducibile al fatto che sia stato estromesso dal giro di nomine nel consiglio di amministrazione. Si tratta piuttosto di una questione di principio: l’informazione pubblica non può essere viziata dalla politica partitica”.

La lettura che da Maiorino di questo giro di nomine è in qualche modo ridimensionata a epifenomeno di un processo già de fatto in corso. “Gli esponenti del Movimento – è la chiosa – erano già stati da tempo estromessi dalla Rai e dai suoi programmi. Queste nomine, sono solo l’epilogo di un qualcosa già in atto”.

Ovviamente, le reazioni dopo le parole dell’ex inquilino di palazzo Chigi non sono mancate. Più che telefonata la replica del leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “La posizione grillina sulla Rai dimostra che non c’è bisogno di piani segreti per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte – così il senatore di Rignano – . Fa tutto da solo. Un anno fa mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in tv. È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena”.

Anche Michele Anzaldi, componente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, ha subito twittato criticando la scelta dell’ex premier.

— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) November 17, 2021

Conte quindi sembra adombrare anche una possibile ingerenza da parte dell’esecutivo, con un occhio di riguardo al centrodestra. Che, in questa fase, è silente ma tutto sommato contento. Il Pd non ha riscosso un posizionamento propriamente ottimale ma, per lo meno fino a ora, non ha seguito la linea del Movimento.

 

 

 

Conte fa bene, ci hanno esclusi dalla Rai da tanto tempo. Parla Maiorino (M5S)

La senatrice pentastellata dopo la decisione di Giuseppe Conte di non far intervenire più nessun esponente del Movimento nei programmi televisivi del servizio pubblico: “Stiamo davvero assistendo all’ennesima lottizzazione: operazione sulla quale noi da sempre siamo contrari”

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