Skip to main content

È una lunga confessione quella di Michela, detta Ella. E come in un diario la vicenda si dipana, narrata in prima persona e dedicata alla madre, morta 15 anni prima. La storia è avvolgente, cattura subito accendendo ombre e luci del passato e del presente anche attraverso fatti quotidiani che diventano presto validi tasselli di questo complesso puzzle familiare.

Susy Galluzzo dispiega una maternità senza i classici contorni sfumati in rosa, bensì con quelle sfaccettature di cui di solito nessuno parla, quel lato oscuro che ogni madre deve affrontare e che a volte la lascia atterrita e disperata: una sensazione d’impotenza, il terrore di sbagliare, di non essere all’altezza, e il non sapersi perdonare gli errori, gli scatti d’ira verso i figli.

Tutto prende il via in un preciso momento, mentre tornando a casa accompagnate dal cagnone Duccio Ella osserva Ilaria, 13 anni e mezzo: la ragazza risponde al cellulare attraversando la strada e improvvisamente si ferma proprio nel mezzo, continuando a parlare. Non si accorge dell’auto grigia che arriva dritta su di lei. «Ormai non avevo più bisogno di far oscillare lo sguardo, Ilaria e l’auto erano vicinissimi, ma nessuno dei due si era accorto dell’altro». Michela non urla, resta paralizzata, non riesce ad avvisare la figlia del pericolo: rimane inerte, bloccata dal senso di colpa e d’impotenza. Sarà Duccio che, abbaiando, risolverà questa drammatica situazione.

Ilaria si è accorta che la mamma non l’ha avvertita, che è rimasta immobile. E da quel momento niente e nessuno sarà più come prima. Eppure Ella ha dedicato tutta la vita alla figlia, lasciando anche la sua carriera di eccellente cardiochirurgo. Ilaria soffre di disturbi ossessivo-compulsivi: ha un assoluto bisogno di contare quanti piselli ci sono nel piatto o di fare tre giri intorno all’isolato prima di rientrare in casa per scongiurare disgrazie terribili. La madre è sempre al suo fianco, l’aiuta in questi riti obbligati, la sostiene e l’asseconda. Con la difficoltà di dover «vivere costantemente nella paura di una catastrofe imminente, scegliere le parole, una per una, evitando quelle che portano sfortuna, sapere i percorsi da fare e attenersi sempre e solo a quelli, ricordare tutto quello che poteva destabilizzarla, perché una stupidaggine poteva trasformare un giorno buono in uno infernale».

Dopo lo scampato incidente, in una famiglia che sembrava perfetta si apriranno crepe sempre più grandi. In un crescendo di situazioni al limite Michela, prima di tutti, dovrà affrontare verità nascoste e insabbiate, anche dentro di sé, e un passato che presenterà il conto.

L’approccio dell’autrice è asciutto e tagliente e il piglio del romanzo avvincente e serrato. Ci trasmette una forte empatia verso la protagonista, ci si trova a parteggiare quasi sempre per lei, anche se a volte verrebbe voglia di prenderla a schiaffi. Ma bisogna ammettere che la vera vittima (e anche un po’ il carnefice) è proprio Ella. Solo dopo essere stata tradita ed esclusa dal marito e dalla figlia, riuscirà a capire che una madre può commettere degli errori nel crescere un figlio e troverà il modo di perdonare se stessa per ricominciare.

Questo romanzo è anche un viaggio attraverso gli equilibri precari di molte famiglie di oggi, nel groviglio di sentimenti contrastanti e segreti taciuti che, alla fine, vengono inesorabilmente alla luce e rischiano di far marcire tutto ciò che di buono si è costruito.

L’articolo è stato pubblicato anche sulla rivista La Freccia, in versione cartacea e online

Legami familiari e segreti. Brandani legge il romanzo d'esordio di Susy Galluzzo

Una maternità senza i classici contorni sfumati in rosa, bensì con quelle sfaccettature di cui di solito nessuno parla, quel lato oscuro che ogni madre deve affrontare e che a volte la lascia atterrita e disperata. Alberto Brandani legge “Quello che non sai” di Susy Galluzzo, pubblicato da Fazi Editore

La "riformetta" anti-trasformisti? Non tocca il cuore del problema

Di Tommaso Edoardo Frosini

Enrico Letta vuole impedire ai parlamentari di saltare da un gruppo all’altro modificando non la Costituzione ma i regolamenti parlamentari. Un’idea apprezzabile, ma se non si interviene sulla legge elettorale, non ci sarà vera democrazia rappresentativa. Il commento del costituzionalista Tommaso Edoardo Frosini, ordinario all’Università Suor Orsola Benincasa

Emirati, occorre ricucire in fretta. Parla Perego di Cremnago (FI)

“Solo l’intervento del presidente Draghi, direttamente con il principe bin Zayed, può essere risolutivo”. Ne è convinto Matteo Perego di Cremnago, deputato per Forza Italia, che a Formiche.net spiega “l’errore” dello stop di gennaio all’export militare verso gli Emirati, che ora hanno intimato al nostro Paese di lasciare la base di Al Minhad. “L’Italia deve rispondere a un quesito: qual è il nostro ruolo nel Mediterraneo e nel mondo?”

Beppe Grillo, tra Tafazzi e Kronos. L'analisi di Arditti

La fatwa di ieri ci porta alla mente la saggezza degli antichi. Penso al drammatico epilogo di Kronos, figlio di Urano e padre di Zeus, che per timore che uno dei figli lo spodesti finisce per divorarli appena nati. Eppure alla fine verrà sconfitto da uno di essi…

Pnrr, la sfida di credibilità passa da giustizia, crescita e capitale umano

Di Angelo Lucarella

Il presidente Draghi ha dato, lucidamente, una indicazione chiara su come i fondi del Pnrr dovranno esser spesi: il termine usato è “bene”. Allora questo richiamo al concetto di bene su cui si è focalizzato non può che legarsi ad un’idea progettuale basata su tre fattori essenziali. L’intervento di Angelo Lucarella, avvocato e vice presidente coord. commissione Giustizia del Mise

Fare i mediatori nel Movimento è impossibile. Il mosaico di Fusi

Al dunque la scudisciata di Grillo rappresenta un mastodontico richiamo all’ordine per tutti. Nel senso che è stata riconfermata la caratteristica di una forza politica che non ammette figure intermedie tra il Capo e i seguaci

Libia, conflitto di poteri tra Menfi e Dabaiba sulla Difesa

Il premier Dabaiba risponde alla lettera di convocazione del presidente Menfi per la nomina del ministro della Difesa rifiutando l’invito e ribadendo che la scelta dei ministri resta sua prerogativa

Grillo silura Conte e riavvolge il nastro. La bussola di Ocone

L’aspetto paradossale di tutta questa vicenda è che, nonostante la quota non indifferente di “populismo”, e cioè di irriverenza e imprevedibilità politica, che il Garante porta in dote, è il “populista” Grillo e non il “moderato” Conte che garantisce oggi stabilità al governo Draghi. La bussola di Corrado Ocone

Karácsony, l'anti-Orbán che teme Cina e Russia

Il sindaco verde ed eurofilo di Budapest è a capo di una coalizione che vuole detronizzare Orbán nel 2022. L’appello all’Europa: salvateci dalle ingerenze elettorali di Cina e Russia

Il primo G20 Sviluppo. Colloquio con la commissaria Ue Urpilainen

Intervista esclusiva con Jutta Urpilainen, commissaria europea per le partnership internazionali, a margine del primo G20 Sviluppo. “Dobbiamo uscire dalla crisi ma anche ripartire”. Ecco la road map Ue, con particolare attenzione all’Africa

×

Iscriviti alla newsletter