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Impianti industriali di nuova generazione per la trasformazione delle risorse naturali. La settimana digitale di Leonardo si completa dell’accordo con Maire Tecnimont, gruppo italiano leader nella realizzazione di impianti per il settore dell’energia. Dopo le intese con Ericsson sul 5G e con Microsoft per il cloud, l’azienda di piazza Monte Grappa prosegue nella realizzazione del piano strategico Be Tomorrow 2030 e guarda alla transizione verde che segnerà il futuro dell’industria. Oggi la sigla dell’intesa a Roma, con l’ad Alessandro Profumo e il presidente Fabrizio di Amato, affiancati da Pierroberto Folgiero, ad di Maire Tecnimont, e Tommaso Profeta, managing director della divisione Cyber di Leonardo, particolarmente coinvolta nell’intesa.

L’INNOVAZIONE

Si inizierà con una fase di studio di 24 mesi, individuando porgetti-pilota da realizzare in Italia e all’estero per sviluppare siti industriali di nuova generazione. “Presentiamo un’alleanza tra due eccellenze tecnologiche italiane per contribuire alla trasformazione digitale della filiera industriale nel mondo”, ha detto Profeta introducendo la conferenza. Un’alleanza “strategica per la transizione dei mercati globali”, tra due soggetti che mettono a disposizione, rispettivamente, la leadership nei servizi digitali e di cyber-security, e quella nella trasformazione delle risorse naturali, in particolare nella chimica verde. Si punta a proporre soluzioni per “un modello sostenibile e sicuro della produzione”, per il quale “l’applicazione delle tecnologie digitali potrà imprimere un’accelerazione senza precedenti”.

LE TECNOLOGIE COINVOLTE

L’intesa di muove intorno ai concetti dell’Industria 4.0, connessa, ottimizzata nella produzione e efficienti nei processi. Oltre alle opportunità, terrà contro dei rischi, ragion per cui particolare attenzione sarà rivolta alla protezione, fisica e cyber. Leonardo metterà a disposizione la competenze in questi campi, coinvolgendo le capacità su comunicazioni avanzate, robotica e intelligenza artificiale. Maire Tecnimont sfrutterà il posizionamento globale, che vede il gruppo italiano occupare un terzo del mercato mondiale della realizzazione dei siti produttivi per il settore energetico, con forte vocazione all’innovazione tecnologica (è presente in 50 Paesi con circa diecimila persone). Nell’intesa con Leonardo si prevedono soluzioni LTE, 4G e 5G, che garantiranno “accelerazione e stabilità ai processi produttivi”, ha notato Profeta. Sarà rilevante il focus sul green, attraverso iniziative di economia circolare, a progetti mirati a ridurre l’impatto carbonico ed energetico dei processi produttivi, nonché all’applicazione di tecnologie per la produzione di carburanti ecosostenibili per l’industria aeronautica.

L’INFORMATICA INDUSTRIALE PER L’ENERGIA

Si tratta di “digitalizzare l’impiantistica nel settore dell’energia” facendo ricorso a “un modello sostenibile e sicuro”, ha riassunto Folgiero, ad di Maire Tecnimont. In altre parole, si vuole portare la rivoluzione digitale nel mercato energetico, tramite additive manufacturing, robotica, realtà aumentata e sistemi di simulazione. Vuol dire “creare valore nel settore dell’energia tramite i dati”, ha aggiunto Folgiero, nonché “aprire tale comparto all’informatica industriale”. Sono quattro gli ambiti coperti dall’intesa con Leonardo: la cyber-security degli impianti; la digitalizzazione per gli utilizzatori finali; l’ottimizzazione dei processi produttivi; la promozione di progetti per transizione energetica.

LA SOSTENIBILITÀ

“Oggi uniamo il Dna tecnologico di due leader globali complementari per fissare un obiettivo comune: guidare la filiera industriale italiana verso un futuro sostenibile”, ha commentato Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont. “Il rilancio della nostra economia – ha aggiunto – passa anche attraverso la spinta innovativa delle eccellenze industriali ed imprenditoriali italiane a supporto della trasformazione digitale e della transizione energetica”. “L’accordo – gli ha fatto eco Profumo – rappresenta un tassello importante per la doppia trasformazione digitale ed ecologica del sistema industriale e rispecchia un’idea di sostenibilità a tutto tondo, in cui la sicurezza gioca un ruolo fondamentale”.

IL RUOLO DELLA DIFESA

È il contributo della Difesa alla sviluppo digitale, green e sicuro. D’altra parte, si mettono in campo capacità “storica” dell’industria della difesa, ha ricorcato Profumo, quelle relative ai sistemi di comando e controllo. In sintesi, ha rimarcato, vuol dire “disporre di sensoristica, portare i dai a un cervellone, elaborarli, oggi anche con l’intelligenza artificiale, e poi predisporre ipotesi di risposta”. È un circolo che nasce da esigenze militari e che ora si riversa su altri comparti, grazie “al sistema della difesa che ci stimola a investire in sistemi di comando e controllo sempre più avanzati”.

TRA DIGITALE E GREEN

Ora, tra le esigenze di ripartenza economica e l’accelerazione delle tematiche digitali e ambientali, tutto questo trova integrazione con altri settori. Profumo ha ricordato a tal proposito l’intesa siglata lo scorso mese con Dompé Farmaceutici per la nascita della prima infrastruttura nazionale di sicurezza sanitaria digitale con architettura cloud. Poggia sul super-computer DaVinci-1 di Genova e sulla biblioteca molecolare Exscalate, per offrire soluzioni tese a migliorare l’efficienza di strutture sanitarie e la programmazione di interventi pubblici durante emergenze pandemiche, sfruttando anche le competenze in cyber-security di Leonardo. Sul fronte green c’è da annoverare l’accordo con Danieli e Saipem sulla produzione dell’acciaio a basso impatto ambientale, che guarda agli obiettivi europei di decarbonizzazione entro il 2050.

Il digitale (sicuro) per l'energia. Leonardo e Maire Tecnimont uniscono le forze

Dopo il 5G con Ericsson e il cloud con Microsoft, arriva per Leonardo l’accordo con Maire Tecnimont per portare la rivoluzione digitale negli impianti industriali. L’accordo, siglato da Alessandro Profumo e Fabrizio Di Amato, guarda alla transizione verde, comprende intelligenza artificiale e inizierà con uno studio biennale

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