Skip to main content

La domanda aleggia nell’aria senza che nessuno la formuli apertamente: il dietrofront su AstraZeneca – vaccino ultra divisivo che, invece di rassicurare, troppo spesso ha seminato dubbi, incertezze e perplessità – ora “fortemente raccomandato” solo per gli over 60, incrina la fiducia degli italiani verso Super-Mario Draghi, considerando anche la tragedia di Camilla Canepa, la diciottenne morta dopo l’inoculazione? Può, in altri termini diventare la crepa in cui si infilano scetticismi e manovre per indebolire palazzo Chigi alla vigilia del semestre bianco dove lo scioglimento delle Camere è impossibile e tutti i fuochi d’artificio del Palazzo sono con le micce srotolate?

Quesito decisivo. Cui Draghi ha deciso di rispondere attivando il “circuito della fiducia” politico-scientifico con il ministro Speranza, il presidente del comitato tecnico-scientifico Franco Locatelli e il generale Figliuolo per stabilire che la seconda vaccinazione di chi ha già ricevuto il siero anglo-svedese sarà fatta prevalentemente con Pfizer e che il piano vaccinale, nonostante qualche inevitabile ritardo, sarà garantito. Basterà? Marco Travaglio chiede esplicitamente le dimissioni di Figliuolo ma è una strada che Conte non può praticare. E neppure Salvini. Sconquassi governativi sono inimmaginabili perché avrebbero ripercussioni devastanti.

Tuttavia resta che proprio la messa in sicurezza sanitaria del Paese contro il Covid era e rimane la principale mission del governo presieduto dall’ex numero uno della Bce. Dunque la materia è delicatissima ma Draghi sa di poter contare su un sentiment generalizzato di soddisfazione: da lunedì mezza Italia sarà di colore bianco, e in tanti tireranno un sospiro di sollievo. La fiducia si nutre anche di queste sensazioni.

Poi c’è un altro risvolto da considerare. Che non attiene alla pandemia in senso sanitario bensì a stabilire come sarà il mondo “dopo” che il focolaio virale sarà debellato o almeno sotto controllo. Il G7 in Cornovaglia ha fornito alcune indicazioni e quella è la ribalta dove la fisionomia del presidente del consiglio italiano si è stagliata in maniera lusinghiera. Draghi infatti non solo ha ricevuto nuove e importanti attestazioni stima: significativa tra tutte quelle del premier inglese Johnson. Ma ha soprattutto delineato una ricetta espansiva che ha messo d’accordo le economia delle due sponde dell’Atlantico.

Con un riferimento specifico di grande portata: “In passato – ha scandito infatti – in occasione delle altre crisi, nei nostri Paesi ci siamo dimenticati della coesione sociale. Oggi abbiamo il dovere morale di agire diversamente”. Difficile credere che pronunciando quelle parole il capo del governo italiano non avesse in mente anche la situazione vaccinale del nostro Paese e le polemiche su AstraZeneca. Ecco: la coesione sociale è la bussola che guida la figura forse allo stato più autorevole che a livello politico-istituzionale c’è in Europa; la stessa su cui confida il presidente Biden per stringere i bulloni del rapporto tra Ue e Usa.

La vaccinazione è fondamentale, senza di quella non c’è salvezza. Lo sa Draghi, lo sanno tutti. Come pure è altrettanto fondamentale il senso di responsabilità che deve pervadere tutti coloro che hanno allestito e portano avanti il piano di inoculazioni. Sconfiggere il Covid è prioritario, come pure altrettanto fondamentale è impostare le ricette per il post-pandemia. In entrambi i campi la fiducia è l’elemento indispensabile. La fiducia dei cittadini nei decisori che con le loro scelte impattano sulle vite di ciascuno.

Draghi, la fiducia e il fattore AstraZeneca. Il mosaico di Fusi

Una domanda aleggia nell’aria: il dietrofront su AstraZeneca incrina la fiducia degli italiani verso Super-Mario Draghi? Perché sconfiggere il Covid è prioritario, come pure altrettanto fondamentale è impostare le ricette per il post-pandemia. In entrambi i campi la fiducia è l’elemento indispensabile

Beppe Grillo, co-founder of the Five Star Movement

Caro Grillo, la ricreazione (cinese) è finita. Firmato Cicchitto

Di Fabrizio Cicchitto

Qualcuno avvisi Beppe Grillo: la ricreazione è finita. Le sbandate filocinesi del Movimento Cinque Stelle sono durate anche troppo. Al G7 in Cornovaglia Draghi e Biden suonano la campanella. Adesso rientrino in classe. Il corsivo di Fabrizio Cicchitto

Quanto conta il dossier Libia nel dialogo Draghi-Biden

La Libia è un punto di contatto tra Italia e Usa dove l’amicizia tra i due Paesi diventa cooperazione pratica e impegno a difesa di valori e obiettivi condivisi. La stabilizzazione regionale tra i temi dell’incontro Draghi-Biden

Phisikk du role - Riforma del fisco? Un evergreen

Serve una riforma induttrice di virtù. Perché, l’abbiamo assodato, già il pagamento delle tasse di per sé non è un gesto che si compie con entusiasmo. Se poi non ci mettiamo un incentivo è proprio finita. La rubrica di Pino Pisicchio

Così Biden disegna (con Draghi) l'Europa post Merkel. Scrive Sapelli

Joe Biden e Mario Draghi sono due uomini in missione, la stessa. Con il suo tour il presidente Usa ridisegna un nuovo multipolarismo europeo (anticinese) e spezza il dominio della Germania merkeliana al tramonto. Ora per l’Italia si apre una finestra per cambiare l’Ue, e scrivere una nuova costituzione. Il commento di Giulio Sapelli, storico ed economista

Se il calcio batte il Covid. Gli Europei itineranti letti da Malgieri

La magnifica idea di far disputare un campionato continentale itinerante è quasi un toccasana per sentirci più vicini e meno soli. Da Roma a Baku sono quattromila chilometri. Lungo questo percorso speriamo in un mese di vedere la speranza perduta rinascere. Le premesse sono ottime. La riflessione di Gennaro Malgieri

La visita lampo a Tripoli di una delegazione turca (partita dalla Sicilia)

La Turchia mantiene costanti i contatti con Tripoli. Visita a sorpresa in Libia del ministro della Difesa, nel Mediterraneo per incontri (anche con il ministro Guerini) e per il vertice Nato

 

Dalla Russia alla Libia, vi spiego l'alleanza Uk-Italia. Parla il ministro della Difesa Wallace

Intervista esclusiva con il ministro della Difesa britannico Ben Wallace a bordo della portaerei HMS Queen Elizabeth, prima dell’incontro con l’omologo Guerini. Regno Unito e Italia impegnati “fianco a fianco” in diversi teatri. Eurofighter e Tempest esempi di “forte legame”. La Russia? “Minaccia numero uno”. La Cina? “Battiamoci per i nostri valori”. Theresa May alla guida della Nato? “Sarebbe un candidato eccellente ma è ancora presto”

Nuovi confini, il quinto oceano intorno al continente antartico

Di Roberto Sciarrone

Chiunque sia stato nell’Oceano Meridionale ha difficoltà a spiegare cosa lo renda così affascinante ma è concorde nell’affermare che i suoi ghiacciai sono più blu, l’aria più fredda, le montagne più imponenti e i paesaggi più sorprendenti di qualsiasi altro luogo al mondo. L’analisi di Roberto Sciarrone, Sapienza Università di Roma

Libia, i legami con l'Italia si basano sulla cultura. Parola della ministra Othman

La ministra della Cultura del governo unitario libico, Mabruka Tugy Othman Aoki, originaria della tribù Tebu del Fezzan, spiega in un’intervista a Formiche.net in che modo il nostro paese può contribuire allo sviluppo della Libia usando la leva culturale

×

Iscriviti alla newsletter