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Si chiama “Fintech Ruminations”, il suo autore è Giorgio Giuliani e Forbes l’ha inserita tra le cinque newsletter su fintech e cryptovalute da non perdere. Insieme a una londinese e altre tre basate a San Francisco, la newsletter — collegata a un blog — di Giuliani è considerata dal magazine americano trave migliori  nel settore della finanza del futuro.

Il sottotitolo del blog è “pensieri su fintech e finanza decentralizzata”, e in quei pensieri Giuliani — italiano di Fiano Romano, ma da tempo all’estero, prima Londra poi in Germania — è immerso quotidianamente. È infatti Pruduct Lead di SumUp, una fintech di Berlino che consente alle piccole imprese di accettare pagamenti con carta in negozio, in-app e online.

“Giuliani fornisce analisi approfondite su una serie di argomenti”, scrive Forbes, che cita alcune questioni affrontate nei suoi post. Cosa succede se una criptovaluta diventa il metodo di pagamento tradizionale? Quale può essere l’impatto a lungo termine sul credito al consumo?

Prima di fare una riflessione sul mondo fintech in Europa, una domanda base: cos’è il fintech? “Il Fintech, da Financial Technology, — risponde Giuliani a Formiche.net — è quel settore della tecnologia che utilizza le metodologie più moderne di programmazione software per risolvere problemi finanziari. Si parla di problemi quotidiani, come aprire un conto corrente, fare un pagamento o chiedere un finanziamento, che vengono risolti in maniera automatizzata, quindi estremamente più veloce, tramite app su smartphone”.

A che punto siamo, dunque? “Migliaia di startup fintech — risponde — sono nate negli ultimi dieci anni, e alcune hanno raggiunto valutazioni incredibili, come Coinbase e Stripe negli Stati Uniti, ma anche Revolut, N26, SumUp o Klarna nel Regno Unito e in Unione Europea. La frontiera successiva del settore e’ rappresentata dalle criptovalute (ad esempio, Bitcoin o Ethereum) e dalla finanza decentralizzata (protocolli come MakerDao e Compound). Noti al pubblico solo per le stellari crescite del loro valore, in realtà questi prodotti avranno nel prossimo decennio un impatto molto forte nell’esperienza finanziaria di tutti i giorni, perché semplificheranno ancor di più l’accesso ai servizi finanziari”.

Per esempio? “Beh, diciamo che sarà più facile ed economico ottenere un prestito per aprire una nuova attività commerciale, per esempio, oppure finanziare una nuova idea di startup. In sostanza ci sarà maggiore circolazione di liquidità, con un impatto positivo a cascata su tanti settori dell’economia. In Unione Europea, e in parte anche in Italia, si sta investendo nel settore e, se si farà ancora meglio, molte altre realtà di successo emergeranno”.

 

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