Skip to main content

Rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato, velocizzare il procurement militare e avviare un dibattito etico-legale sull’uso delle nuove tecnologie. Sono alcuni dei suggerimenti rivolti alla Difesa per non perdere la sfida del secolo: l’alta innovazione, tra intelligenza artificiale, ipersonica e robotica. Arrivano dall’edizione 2021 del “Concetto scenari futuri: tendenze ed implicazioni per la Sicurezza e la Difesa”, documento elaborato nell’ambito delle attività del “Comitato per l’Innovazione della Difesa”, a integrazione il Concetto strategico del capo di Stato maggiore della Difesa (qui la prefazione del generale Enzo Vecciarelli).

IL SALTO NEL FUTURO

L’analisi degli scenari futuri parte da una constatazione: “Lo sviluppo di nuove tecnologie e il moltiplicarsi di quelle a carattere dirompente (Emerging & disruptive technologies, Edt) generano una spinta trasversale su ogni dominio scatenando accelerazioni e, contestualmente, decelerazioni inaspettate, imprevedibili e complesse da gestire e controllare”. La trasformazione è “complessa e repentina”, e “necessita di un processo di adattamento altrettanto veloce”. Attenzione però a pensare che si possa rimanere entro l’ambito tecnologico. “Dietro queste veloci e complesse trasformazioni – notano gli esperti – si nascondono inevitabili e profondi cambiamenti culturali e sociali che avranno riflesso sugli equilibri geopolitici, di stabilità e sicurezza”.

MA QUALI TECNOLOGIE?

È in tal senso che si parla di “quarta rivoluzione industriale”, intendendo “la crescente compenetrazione tra mondo fisico, digitale e biologico, come somma dei progressi tecnologici con particolare riguardo a Intelligenza artificiale (Ia), robotica e sistemi autonomi, Internet of Things (IoT), biotecnologie e computer quantistici”. Sono le tecnologie emergenti e disruptive (appunto, Edt), che “a causa di potenziali sinergie, trasversalità e interdipendenze, tenderanno a creare effetti ancora più dirompenti e imprevedibili”. Aumenterà dunque la dipendenza dai sistemi tecnologici, che a sua volta “acuirà il senso di vulnerabilità e il bisogno di incrementare la resilienza, anche culturale e valoriale”. La complessità lascerà infatti spazi maggiori a fake news, disinformazione e tutta la serie di minacce ibride e cyber. È qui la vera sfida: “che l’uomo individui un suo nuovo ruolo, nel quale la sinergia tra tecnologie e le proprie capacità cognitive dovranno trovare un necessario e indispensabile compromesso, equilibrio e vantaggio (rapporto uomo-macchina – Human-Autonomy Teaming)”.

LA RIVOLUZIONE

Intelligenza artificiale, biotecnologie, nanotecnologie, ipersonica, nuovi materiali, quantistica e robotica. Questi i campi disruptive secondo gli “scenari futuri”, capaci di sovrapporsi tra loro per applicazioni, sistemi e assetti che sembrerebbero fantascientifici. Basti immaginare un velivolo connesso in rete, pilotato da remoto, capace di gestire uno sciame di droni, dotato di materiali innovativi (che ad esempio cambino cambiare colore), e in grado di raccogliere enormi quantità di dati trasformandole rapidamente in informazioni utili a tutti gli altri “sistemi” connessi sulla stessa rete. È una rivoluzione dagli impatti evidenti non solo nel contesto militare, ma anche in quello civili. Anche perché non si limita agli scenari operativi, ma pervade i domini tradizionali, aggiungendone due prima d’ora solo parzialmente coinvolti: spazio e cyber. “La tecnologia spaziale sarà fortemente integrata con quella cyber – spiegano gli esperti – entrambe rappresenteranno, verosimilmente, i principali fruitori delle tecnologie quantistiche soprattutto per ciò che attiene le comunicazioni”.

ANALISI E INVESTIMENTI

Ma come cogliere la sfida? Semplice (in apparenza): “Si dovranno operare scelte tese a sviluppare nuovi trend tecnologico/capacitivi, soprattutto in settori di nicchia che presentano un potenziale ed elevato impatto nei futuri equilibri strategici, senza, comunque, prescindere dal mantenimento allo stato dell’arte delle capacità essenziali e già consolidate”. E poi, servono le risorse: “La definizione di specifici investimenti, congruenti e sostenibili determineranno tanto il mantenimento di una coerente capacità di risposta, quanto l’andamento e l’evoluzione delle trasformazioni”. Per la Difesa è anche una sfida burocratica: “La velocità con cui la tecnologia si evolve impone fin da subito l’aggiornamento delle attività di procurement militare, al fine di renderlo più veloce ed efficace, consentendo allo strumento militare di essere al passo con i tempi e di non subire le minacce esterne a causa dell’obsolescenza dei propri strumenti, assetti ed equipaggiamenti”.

AUMENTARE LA SICUREZZA…

Da tutto questo derivano otto implicazioni, quattro per la “sicurezza” e altrettante per la “Difesa”, suggerimenti per non perdere la sfida tecnologica. Per la sicurezza, si suggerisce prima di tutto di “incentivare la maturazione del quadro etico-giuridico adeguato allo sviluppo tecnologico”, attraverso la promozione di “un dibattito etico-legale sullo sviluppo e sull’impiego delle tecnologie emergenti”. Si invita inoltre a “considerare il cyber-spazio quale terreno di confronto fra competitors”, integrando ad esempio “l’elemento umano con rete di intelligence, sorveglianza e ricognizione costituita da sistemi sovrapposti di sensori e sistemi autonomi per garantire una corretta situational awareness capace di coadiuvare efficacemente i decision makers”. Ampio il suggerimento ad “aumentare la consapevolezza del ruolo dello Spazio”, per cui si invita a sviluppare nuove capacità di monitoraggio e sorveglianza (Ssa e Sst). Quarto, “prepararsi alla diffusione della tecnologia quantistica”, ricercando “soluzioni innovative per l’immagazzinamento e l’analisi della grande quantità di dati che verranno prodotti e che alimenteranno i sistemi quantistici”.

… E RAFFORZARE LA DIFESA

Sul fronte della Difesa, si constata prima di tutto che “il campo tecnologico è il terreno in cui si gioca buona parte della partita per il raggiungimento e il mantenimento di quel vantaggio strategico, tradizionalmente ad appannaggio della Difesa, ormai legato ad una serie di fattori che investono tutti i domini”. Il primo suggerimento è dunque volto a “implementare l’impiego dell’Intelligenza artificiale nella Difesa”, in tutti i livelli e in tutti i settori. Segue l’assunzione di “un ruolo rilevante nel dominio Spazio e cyber-spazio”, così da “rafforzare la resilienza per mitigare la vulnerabilità alla quale lo strumento militare viene esposto”. Inevitabile l’invito a “rafforzare la ricerca e sviluppo (R&D)”, con l’incremento della “la cooperazione fra settore pubblico e privato per il raggiungimento del vantaggio tecnologico sia nell’ottica della razionalizzazione delle risorse che dello sviluppo del capitale umano”. Infine, occorrerà “migliorare la capacità di Comando e controllo”. Per questo, l’invito degli Scenari futuri è duplice: “implementare tecnologie emergenti per favorire le caratteristiche expeditionary delle forze”, e “predisporre capacità di risposta all’impiego di armi ad energia diretta e/o ipersoniche, sistemi e sensori autonomi, computer e sistemi quantistici, soldati tecnologicamente avanzati”.

Sfida tecnologica per la Difesa d'Italia. Ecco gli “Scenari futuri”

Intelligenza artificiale, biotecnologie, nanotecnologie, ipersonica, nuovi materiali, quantistica e robotica. Ecco le tecnologie dirompenti per la difesa e la sicurezza nazionale, analizzate nel “Concetto scenari futuri” redatto dal “Comitato per l’Innovazione della Difesa”. Ed ecco anche gli otto suggerimenti per non perdere la sfida

Se Biden segue Trump sull'Afghanistan. L'analisi del gen. Bertolini

Vedremo presto se il termine “talebano”, divenuto sinonimo comune di “oscurantista” dalle nostre parti, ben al di là del suo significato letterale, lascerà il posto tra qualche anno a qualcosa di diverso. L’analisi del generale Marco Bertolini, già comandante del Coi e della Folgore, primo italiano ad aver ricoperto il ruolo di capo di Stato maggiore del comando Isaf in Afghanistan

Draghi: "L'obiettivo è triplicare le somministrazioni di vaccino". Il video

Draghi: "L'obiettivo è triplicare le somministrazioni di vaccino" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=fxUIKxW8tbQ[/embedyt] Milano, 12 mar. (askanews) - Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso della sua visita all'hub vaccinale di Fiumicino parla dei vaccini e dei prossimi obiettivi: "Nella giornata di ieri, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi.…

Bergoglio, otto anni di pontificato nel segno della fratellanza

Otto anni all’insegna dello sguardo cosmico. La indisponibilità di Francesco a consegnare agli allucinati cantori dell’odio intere fedi diverse ha prodotto proprio nelle ore di questo ottavo anniversario la gioia più impensabile. L’Iraq a guida sciita che il papa ha appena visitato, ha invitato la suprema autorità sunnita con cui Francesco ha firmato il documento sulla fratellanza umana, al Tayyeb

Cosa si muove dietro la visita del macroniano Beaune a Roma

Beaune, sottosegretario agli Affari europei e fedelissimo di Macron, è a Roma: un chiaro segno dell’attenzione francese verso l’Italia, anche grazie al nuovo governo guidato da Draghi. L’analisi di Jean-Pierre Darnis, professore all’Université Côte d’Azur e consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali

Democrazia a Hong Kong? Così Xi ha detto basta

Di Francesca Ghiretti

La stretta di Xi su Hong Kong e l’autosufficienza tecnologica. L’Assemblea nazionale del popolo analizzata da Francesca Ghiretti, ricercatrice nell’ambito degli studi sull’Asia presso l’Istituto affari internazionali

Iran, perché gli Usa rallentano sul Jcpoa

Gli Stati Uniti hanno ricevuto il rifiuto dell’Iran all’inizio di nuovi negoziati sul dossier nucleare. Washington però non ha intenzione di forzare i tempi e bruciare le tappe di un colloquio che punta alla sostanza

erdogan

Afghanistan e Libia. Come cambia il ruolo della Turchia (con l'occhio Usa)

Da un lato Erdogan si fa player ancora più strategico nei due blocchi, dall’altro andrà valutata la postura russa anche con riferimento alla Siria e alle relazioni economiche con Ankara

Enrico Letta: "Io ci sono, mi candido alla guida del Pd". Il video

Enrico Letta: "Io ci sono, mi candido alla guida del Pd" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=mgwrxsshm_k[/embedyt] Roma, 12 mar. (askanews) - Enrico Letta ha sciolto la riserva e in un videomessaggio su Twitter ha annunciato: "Io ci sarò". "Lunedì scorso non avrei mai immaginato che oggi sarei stato qui ad annunciare la mia candidatura alla guida del Pd, un partito che ho contribuito…

Tra Roma e Parigi si muove qualcosa sui fronti politico, militare e di intelligence

Italia e Francia sempre più allineate? Dalla cooperazione di intelligence (su temi come il terrorismo e quadranti delicati come la Libia) all’allineamento sui vaccini europei, cosa si muove tra Parigi e Roma

×

Iscriviti alla newsletter