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Non poteva che chiamarsi come il messaggero degli dei, “Ermes”, il progetto per un terminale che consentirà di comunicare dalla Luna alla Terra. È tutto italiano, sviluppato da Argotec, l’azienda torinese già a bordo del programma americano Artemis che punta a tornare (e rimanere) sul satellite naturale.

DA ANDROMEDA AD EMERS

Nei mesi scorsi la società guidata da David Davino aveva presentato Andromeda, il programma (frutto di tre anni di studio) per una costellazione di piccoli satelliti, volta a garantire le telecomunicazioni Terra-Luna. Il campo è espressamente citato nell’intesa tra Italia e Stati Uniti sulla partecipazione nazionale ad Artemis, e rappresenterà uno dei cardini della futura esplorazione lunare. Il progetto Ermes completa il quadro. Tecnicamente, si tratta di un “Lunar Smart Terminal”, un dispositivo portatile dalle dimensioni ridotte che, come un telefonino terrestre, dovrà facilitare la connessione da remoto per comunicare verso Terra, sfruttando proprio Andromeda. Il terminale sarà infatti in grado di collegarsi alla costellazione, fornendo connessione costante ai rover, ai lander e agli uomini che opereranno sulla superficie e in orbita lunare.

LE MISSIONI LUNARI

Il campo è in forte ascesa. Sono bene 95 le missioni lunari già pianificate nei prossimi dieci anni. “Appare evidente – spiega l’azienda – come il nostro satellite naturale e la presenza continuativa dell’uomo richiederanno lo sviluppo di nuovi strumenti per rendere più agevole la vita in un ambiente ostile”. L’accoppiata Andromeda-Ermes punto proprio a questo, fornendo connessione voce, video e dati alle attività scientifiche, tecnologiche e commerciali che si prospettano intense sulla Luna. Al progetto ha creduto la Regione Piemonte, che ne è promotrice, con un contributo del valore di circa 4 milioni di euro. Il progetto è partito all’inizio dello scorso anno, con il coinvolgimento di una filiera tutta italiana.

LE PAROLE DI AVINO

“Ermes rappresenta un altro tassello che si incastra alla perfezione all’interno del mosaico dei sistemi di comunicazione lunare di Argotec; un dispositivo innovativo pensato per facilitare le connessioni live delle future missioni lunari”, ha spiegato David Avino, fondatore e managing director dell’azienda. “Il progetto – ha aggiunto –  vede coinvolta una filiera italiana di cui siamo orgogliosi e che stiamo coltivando da tempo per incrementare la presenza del made in Italy nello spazio”.

IL PROGRAMMA ARTEMIS

I tempi sono maturi. La nuova avventura dell’uomo verso la Luna sta per entrare nel vivo. È prevista entro la fine dell’anno la prima missione di Artemis: il primo viaggio razzo Sls insieme alla capsula Orion, senza equipaggio, intorno al satellite naturale. A bordo ci sarà il piccolo satellite ArgoMoon di Argotec, unico payload europeo sul vettore, chiamato a monitorarne il viaggio con immagini ad alta risoluzione. Il satellite, ci ha spiegato di recente Avino, è “pronto a partire verso gli Stati Uniti non appena la Nasa ci darà il via, probabilmente a inizio maggio”.

COMUNICAZIONI SPAZIALI

Nel frattempo proseguono i lavori su Andromeda. “In collaborazione con il Jpl della Nasa – rimarcava Avino – abbiamo progettato una costellazione di micro-satelliti di circa 50 chilogrammi; grazie all’intelligenza artificiale, sarà in grado di operare senza l’intervento umano, fino a diagnosticare e risolvere autonomamente eventuali malfunzionamenti”. L’idea è piaciuta anche all’agenzia europea Esa, che ha affidato ad Argotec la guida del consorzio che sta lavorando sul progetto “Mars Comms/Nav”, studio annuale per valutare la fattibilità di una “small satellite constellation” che potenzi tutte le comunicazioni da e verso Marte.

Un cellulare sulla Luna. Argotec lancia il progetto Ermes

Argotec ha presentato “Ermes”, il progetto per un terminale che consentirà di comunicare dalla Luna alla Terra. Sfrutterà Andromeda, la costellazione su cui l’azienda sta lavorando insieme al Jpl della Nasa, e permetterà di trasferire dati, video, voci dal satellite naturale fino al nostro Paese

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