Skip to main content

Su iniziativa che risale ormai a fine gennaio dell’anno scorso, lanciata dal Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, in questi ultimi tempi alcuni Consigli comunali stanno deliberando il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto nel centenario della tumulazione all’Altare della Patria (4 novembre 1921). Nel proporre l’evento, il presidente del Gruppo, generale dei Carabinieri MOVM Rosario Ariosa, interessava con una bella lettera, molto esplicativa e motivata, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI), informandone per conoscenza tutta la catena del Ministero della Difesa, a partire dalla Presidenza del Consiglio.

Il 3 marzo successivo il Segretario Generale dell’ANCI, dott.ssa Veronica Nicotra, con una lettera indirizzata ai Sindaci dei Comuni italiani che parafrasava in alcuni punti quella del Gruppo MOVM, rilanciava positivamente l’iniziativa, segnalando la “possibilità” del conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, nonché l’intitolazione di “piazze, vie ed altri luoghi pubblici”. Il 16 settembre 2020 il presidente dell’ANCI, l’ingegnere Antonio Decaro, con una lettera dello stesso tenore ricordava a tutti i Sindaci delle città capoluogo di provincia la “possibilità” di celebrare l’evento con le iniziative menzionate.

Iniziativa lodevole, quindi, ed ampiamente garantita dal rango dei proponenti, che tuttavia non sembra aver sollecitato più di tanto l’entusiasmo dei quasi 8.000 (ottomila) Comuni italiani. Il presidente del Gruppo MOVM con lettera del 21 ottobre 2020 relazionava gli Associati sulle azioni intraprese ed i risultati (si trattava di dati iniziali) sino ad allora ottenuti. Ad oggi, tuttavia, la situazione delle adesioni continua ad andare molto a rilento. Certo, i Sindaci hanno come prioritario il problema del Covid-19, delle scuole e dell’assistenza diretta, per cui i promotori hanno cercato di agevolare se non altro la parte burocratica, fornendo copia facsimile delle delibere di conferimento della cittadinanza, delle lettere di trasmissione delle delibere, dei protocolli d’intesa. Ma, ciononostante, l’impressione è che tutto continui come prima, forse in attesa di un “liberi tutti” dal Covid o per prendere slancio all’approssimarsi del 4 novembre.

Sarà certamente così, ma l’apparente freddezza con cui la proposta è stata ricevuta ai livelli esecutivi non è per nulla rassicurante, e ciò non può non comportare l’insorgere di qualche quesito e di qualche legittimo dubbio. Viviamo in tempi non sereni, nei quali non è difficile registrare i cambiamenti ingenerati nella nostra società, nella nostra cultura e nel modo di vivere da una settantina d’anni di strisciante appannamento della maggior parte di quei valori che le generazioni cui ora appartengono solo i nonni (almeno quelli più anziani) ritenevano eticamente fondanti.

Siamo proprio sicuri che il Milite Ignoto, se sapesse dell’iniziativa e considerati i tempi, avrebbe motivo di rallegrarsene? Oggettivamente non ne siamo sicuri, ne Lui ce lo può confermare. I Comuni in Italia sono 7.914, retti da Giunte civiche o politiche d’ispirazione diversa. Sono tanti, ci sarà sicuramente qualche Comune nel quale non si trova l’accordo e la buona intenzione di chi ha lanciato l’idea rischia di diventare divisiva. Non è bello, e in questo caso lo sarebbe meno che mai. Questa nomina onoraria certo non può essere obbligatoria, per cui alcuni Comuni la metteranno in fila con tutte le altre esigenze. Altri, porranno questa delibera come prioritaria rispetto a tutte le altre, essendo sicuramente lodevole e, sopra tutto, esente da costi.

Quindi, a qualche Consigliere dall’ego preponderante, cui in precedenza non era mai stata approvata alcuna proposta, consentirà di fare bella figura gratis. Poi, senza voler nulla togliere alle migliaia di cittadini onorari già presenti nei ruolini d’onore di questi quasi ottomila comuni, il Milite Ignoto si troverebbe ad essere accomunato, alla pari, ad alcuni personaggi che “ignoti” lo sono davvero, pur vantando nome e cognome. Tutto questo, sommato alle ipocrisie che derivano dal politicamente corretto, il Milite Ignoto davvero non se lo merita.

Non è giusto, e non servirebbe certo ad aumentarne il Valore e l’Universalità. A Roma ogni anno arrivano da ogni dove decine di Statisti, migliaia di persone comuni e tante scolaresche che salgono la bianca scalinata per conoscerlo da vicino e rendergli un omaggio silenzioso e composto. Chissà, forse al giorno d’oggi preferirebbe continuare a riposare così, come ha fatto per cent’anni: nella Capitale del Mondo e su un altare sacro alla Patria. Nei suoi Comuni, il 4 novembre l’Italia potrà ricordarlo ugualmente, pur se non iscritto in 7.914 ruolini d’onore. Peccato, però, perché l’iniziativa è nata esclusivamente dall’amore di un Gruppo di coraggiosi, che hanno dato tanto senza chiedere nulla.

Il 2 giugno e il Milite ignoto. Il commento del generale Arpino

Le celebrazioni tradizionali per la Festa della Repubblica sono state anticipate, quest’anno, dal via a quelle dedicate al centenario della tumulazione del Milite ignoto. Il commento del generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa

1861-2021. 160 anni dall’Unità d’Italia e 75 dalla nascita della Repubblica, in numeri

Di Biagio Costanzo

Informazioni e numeri per dare il quadro di come “eravamo” e di come “siamo” diventati in occasione della festa della Repubblica

Mare Lorum, se la Cina conquista il Mediterraneo. Parla Prodi

Intervista a Romano Prodi, già presidente del Consiglio e della Commissione europea, a margine del convegno “Strategic Nexus” di Formiche e ChinaMed. La Cina avanza nel Mediterraneo, ma l’Europa rimane inerte, divisa. Dalla Siria alla Libia, ormai è il Mare “Loro”. Diritti umani? Sono il fondamento dell’Ue, non possiamo transigere. E sul 5G…

A 75 anni dalla sua nascita, viva la Repubblica

Perché è ancora il tempo giusto per celebrare la Festa della Repubblica, a 75 anni dalla sua nascita. L’intervento di Giorgio Girelli, coordinatore del Centro Studi Sociali “De Gasperi”

Da Codogno al futuro, il filo di Mattarella che unisce l'Italia

Da un 2 giugno all’altro. L’anno scorso Mattarella scelse Codogno, in provincia di Lodi, per testimoniare una tragedia che molti speravano potesse finire con l’imminente estate. È andata diversamente. A Codogno disse che “in questi luoghi si ritrova oggi la Repubblica” perché lì “è iniziato il nostro percorso di sofferenza”, un percorso che ancora continua e che ha portato speranza con il vaccino e stravolgimenti politici con il governo Draghi. La riflessione di Stefano Vespa

Chi è Giovanni Brusca, "u verru" che torna in libertà dopo le stragi mafiose. Il video

Chi è Giovanni Brusca, "u verru" che torna in libertà dopo le stragi mafiose [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=_C69sM1iyfs[/embedyt] Giovanni Brusca, uno dei protagonisti della stagione di stragi ordinate dalla mafia, è stato rilasciato oggi. Era soprannominato "u verru", il porco, ed era uno degli uomini più fedeli di Totò Riina. Brusca fu arrestato nel maggio del 1996 in una frazione di Agrigento,…

È tempo di cambiare aria sul Covid-19. I virus si combatteranno con la tecnologia

L’aria pulita, fresca e non contaminata è un fattore che determina la trasmissione del Covid-19. Inizialmente l’Oms si è fissata sui droplets e non sull’aerosol, ora è chiaro che gli ambienti chiusi, soprattutto scuole e uffici, necessitano di purificazione e filtraggio dell’aria. Per evitare future pandemie e migliorare la qualità della vita

A cento anni dal Milite ignoto. Le celebrazioni della Difesa

Oggi a Roma, presso il Sacrario delle bandiere al Vittoriano, si è svolta la cerimonia per l’avvio delle celebrazioni per il centenario del Milite ignoto, ricorrenza che cadrà il prossimo 4 novembre. L’evento, a cui ha partecipato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, insieme ai vertici della Difesa e delle Forze armate, è stato l’occasione per riflettere sul significato che l’importante anniversario significa ancora oggi

Israele-Palestina, prospettive di pace in Medio Oriente?

Hamas con la sua inutile guerra degli 11 giorni ha favorito la soluzione politica per la formazione di un governo solido in Israele, dopo che ben quattro turni elettorali anticipati non erano risultati sufficienti a mettere il primo ministro Benjamin Netanyahu in condizioni di avere la maggioranza dei seggi nella Knesset. Ma non solo. L’analisi di Giancarlo Elia Valori

Ilva, ma non solo, lo Stato nell'economia serve. Parla Di Taranto

L’economista e docente di storia dell’economia: a Taranto era necessario l’intervento pubblico, una volta risolti i problemi si potrà restituire l’acciaieria a un libero mercato ma regolamentato. Ma il Patto di Stabilità…

×

Iscriviti alla newsletter