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Giornata di incontri a Roma per il commissario europeo alla Difesa e allo Spazio, Andrius Kubilius, il quale si è recato in Italia per visitare gli impianti spaziali nei dintorni della Capitale e per presentare davanti alle commissioni parlamentari congiunte il Libro bianco sulla Difesa europea. Al centro degli incontri, il supporto italiano all’Ucraina, la necessità di rafforzare la sicurezza europea e il contributo dell’Italia all’avanzamento spaziale europeo.

L’Italia e la difesa europea

Rispondendo alle domande di Airpress, Kubilius ha toccato più di un punto all’ordine del giorno riguardo il ruolo dell’Italia nell’attuale congiuntura internazionale e rispetto al futuro della sicurezza del Vecchio continente. “Il governo italiano e il primo ministro Meloni stanno facendo molto per rafforzare la sicurezza europea”, ha sottolineato. “Vediamo un forte supporto italiano per l’Ucraina, di cui siamo molto grati”. Quanto alle iniziative messe in campo dall’Unione europea per supportare gli Stati membri nel rafforzamento delle proprie prerogative di difesa (ReArm/Readiness 2030), il commissario ha riconosciuto che l’effettivo impiego di questi strumenti “dipenderà anche dalla situazione fiscale del Paese”.

Infatti, mentre a Bruxelles si attende il voto definitivo sul pacchetto Safe da 150 miliardi di euro in prestiti garantiti dalla Commissione, in Italia il tema delle spese militari, nonché della possibilità di finanziare l’aumento degli investimenti per la Difesa tramite il ricorso a ulteriore indebitamento, continua a dividere i partiti. A tal proposito, l’auspicio di Kubilius è che “il governo italiano trovi la maniera migliore per implementare l’aumento della spesa militare”. Secondo il commissario alla Difesa, “la difesa europea dipende dal principio della difesa collettiva”. “Se uno Stato non investe abbastanza nella propria difesa”, ha aggiunto, “diminuisce anche le capacità di difesa di tutti gli altri membri”.

Roma esempio di efficienza spaziale in Europa

“Il 20esimo secolo è stato il secolo delle auto e degli aerei, prima ancora ci fu il secolo delle ferrovie e dei treni. Il 21esimo sarà il secolo dello Spazio”, ha detto Kubilius. Nell’arco della sua visita nella Capitale, il commissario ha avuto modo di interfacciarsi direttamente con le maggiori eccellenze nazionali in ambito spaziale. Accompagnato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, da Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, nonché dai vertici di Thales Alenia Space Italia, Telespazio e Avio, Kubilius ha potuto toccare con mano l’avanzato ecosistema industriale che rende l’Italia protagonista nelle orbite.

La prima tappa è stata il centro di integrazione satelliti di Thales Alenia Space, dove si producono piattaforme di piccole e medie dimensioni per programmi europei e nazionali. Nelle camere pulite sono in lavorazione i satelliti Galileo di seconda generazione, Cosmo-SkyMed e Iride, oltre al terzo esemplare del satellite militare Sicral. Durante la visita è stato presentato anche un tour virtuale della futura Space smart factory, un impianto automatizzato e digitale co-finanziato dall’Agenzia spaziale italiana. Kubilius si è poi recato al Centro Spaziale del Fucino, sede di Telespazio, dove si gestiscono i servizi di controllo in orbita e telecomunicazioni, inclusi i centri operativi del programma Galileo e della futura costellazione satellitare Iris².

“Ho avuto modo di osservare i passi in avanti fatti dall’industria dello spazio in Italia”, ha detto il commissario Ue, sottolineando che il Paese  “si conferma leader in questo ambito”. “L’Italia”, ha aggiunto, “è un ottimo esempio” su come utilizzare i fondi europei in ambito aerospaziale.

L’Ucraina, le spese militari e le ambizioni spaziali europee. La visita di Kubilius a Roma

In visita a Roma, il commissario europeo alla Difesa e allo Spazio Andrius Kubilius ha incontrato le istituzioni italiane e i protagonisti del settore spaziale, sottolineando il contributo strategico dell’Italia alla sicurezza europea e allo sviluppo industriale del comparto aerospaziale. Tra i temi discussi, il sostegno all’Ucraina, le prospettive del Libro bianco sulla Difesa e il ruolo dell’Italia nei nuovi programmi Ue. Intervistato da Airpress, il commissario ha ribadito i suoi auspici per un ruolo sempre maggiore di Roma in Europa

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