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Il governo israeliano sarebbe stato informato da alcuni funzionari dell’amministrazione statunitense entrante che ci sono stati già i primi contatti (molto soft) con Teheran perché il presidente eletto Joe Biden intende ricostruire con l’Iran un clima di dialogo.

L’obiettivo di Biden sarà quello di tornare a negoziare per raggiungere un nuovo accordo sul nucleare, o rinnovare il Jcpoa — l’intesa del 2015 che prevedeva il congelamento del programma atomico iraniano e da cui l’amministrazione Trump si è tirata fuori in forma unilaterale nel maggio 2018. La nuova intesa, secondo quanto riporta in esclusiva l’israeliano Channel 12, dovrebbe riguardare però non solo il quadro nucleare, ma anche due elementi centrali: primo, la diffusione delle milizie sciite con cui l’Iran cerca di spingere la sua influenza regionale; secondo i missili balistici, che la Repubblica islamica sta studiando e testando nonostante restrizioni sanzionatorie.

Quanto riportato è esattamente in linea con le previsioni sul comportamento dell’amministrazione Biden nei confronti di Teheran — dialogo, ma a patto di massima trasparenza, disponibilità e apertura da parte degli iraniani — ma rispecchia anche un long standing israeliano. Lo stato ebraico ha infatti sempre sostenuto che trattare e limitare solamente sul nucleare, sebbene cruciale, non bastasse (perché occorreva includere anche i proxy regionali e i missili). Passare l’informazione a Channel 12 potrebbe essere un messaggio (non del tutto negativo) diretto sia a Washington che a Teheran.

L’aggiornamento su intenzioni e primi contatti dei Biden potrebbe essere stata trasmessa a Israele durante la visita a Washington di Yossi Cohen, il direttore del Mossad che il premier israeliano, Beniamin Netanyahu, usa come ministro particolare per le relazioni estere. Cohen si è incontrato in forma riservare con il segretario di Stato uscente, Mike Pompeo, ma al di là di questo saluto operativo (dal sapore politico, se si considera che entrambi sono in predicato per future corse elettorali), ma soprattutto con i vertici del team Biden — tra questi il futuro consigliere per la Sicurezza nazionale Jack Sullivan, che ha avuto un ruolo importante nella costruzione del Jcpoa così come William Burns, nominato capo della Cia.

In questi giorni l’Iran ha dato dimostrazione del proprio arsenale missilistico testando vettori balistici a medio raggio in alcune esercitazioni. In particolare ha usato gli Anti-Ship Ballistic Missile (ASBM): non sono tanti i paesi in possesso di armi di questo genere. Sabato i Pasdaran hanno lanciato  un missile balistico nell’Oceano Indiano che è caduto nel Mar Arabico, non lontano da una nave commerciale e a cento miglia nautiche dalla “USS Nimitz” (una portaerei schierata in queste settimane nell’area mediorientale per deterrenza nei confronti dell’Iran). Gli americani erano stati avvisati in anticipo del test.

(Foto: Twitter, test missilistico israeliano)

 

Il team di Biden ha già iniziato i contatti con l’Iran?

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