Skip to main content

L’Italia chiama Mario Draghi. Al comando del Paese, da quello che emerge dal sondaggio Swg, gli italiani vorrebbero l’ex presidente della Bce al posto di Giuseppe Conte. Rispetto a giugno, infatti, mentre l’indice di gradimento sul premier scende di sette punti, quello di Draghi sale. “Ma ancora è poco, se Draghi avesse anche solo vagamente paventato l’ipotesi di accettare l’incarico di primo ministro, l’indice di gradimento sarebbe schizzato alle stelle”. Ne è sicuro l’esponente di Italia Viva Michele Anzaldi che osserva: “Fino ad oggi la linea dell’ex presidente della Banca Centrale Europea è stata attendista. Si tratta più che altro di una boutade, o forse di una speranza di una parte di politica (oltre che di una parte di popolo) quella di averlo come capo del governo. Ma, concretamente, non si è mai discusso in questa direzione”.

Forse anche perché lo stesso Mario Draghi, ex nemico giurato dell’Italia, oggi pater Patriae non l’ha mai presa seriamente. Anzaldi è sicuro che comunque “avrebbe molta più credibilità rispetto all’attuale presidente del Consiglio, anche e soprattutto in merito alla gestione del Recovery Fund”. Peraltro Conte “sta pagando pesantemente il logoramento determinato dai continui insuccessi che il suo governo colleziona – attacca il deputato – sia in ambito sanitario che in ambito economico-sociale”.

Certo, dice Anzaldi, per amministrare in maniera corretta i 209 miliardi in arrivo dall’Europa “Draghi ha senza dubbio alcuno un profilo molto più convincente rispetto a Conte. Basta scorrere i curricula. Mario Draghi è stato al vertice della Banca Centrale ed è un uomo in grado di interpretare e manovrare i gangli del sistema. Conosce le procedure, anche burocratiche, che caratterizzano il sistema sovranazionale. Sono sicuro che sul Recovery non potrebbe che essere una risorsa”. La condicio sine qua non affinché Draghi possa accomodarsi a Palazzo Chigi è che “glie lo si chieda in ginocchio”. L’iperbole anzaldiana potrebbe risultare esagerata, ma coglie “l’esigenza e lo stato d’animo che serpeggia nel Paese. La politica, qualora aspirasse ad avere un capo del governo di questa levatura, dovrebbe essere compatta, superando gli steccati ideologici e le logiche partitiche”.

L’unico pungolo che si sta muovendo in questo senso, a detta di Anzaldi, è il leader di Italia Viva. “Renzi sta cercando seriamente di orientare la politica nella direzione di chiedere un impegno concreto di Mario Draghi”. Anche perché il governo, dopo l’ultimo decreto, “ha dimostrato ancora una volta la sua totale inadeguatezza”. Secondo Anzaldi il Decreto Natale che impone ulteriori restrizioni a festeggiamenti, movimenti tra regioni e anche tra Comuni, “è un pasticcio. Anche peggio dei precedenti. Tanto più che va a colpire il settore, quello dei pubblici esercizi, che in un certo senso dava garanzia di distanziamento e rispetto delle regole”. Ma l’esecutivo ha già stanziato diverse centinaia di milioni a guisa di ristoro per questi settori colpiti delle ulteriori chiusure. “Il tema dei ristori – dice Anzaldi – è assolutamente aleatorio. Soprattutto perché non tiene conto dell’intera filiera che sta alle spalle dei pubblici esercizi, dei ristoranti e delle altre attività aperte e chiuse a intermittenza”.

L’aspetto che forse però turba maggiormente l’esponente renziano è probabilmente legato alle modalità con cui il decreto è stato emanato. “Ormai siamo arrivati al punto nel quale il Parlamento ha perso la sua funzione – sbotta – da quando è scoppiata la pandemia siamo passati dal bicameralismo al monocameralismo. L’adozione dei Dpcm ne è l’esempio: il Consiglio dei ministri decide senza confronto con il Parlamento”.

Sull’ipotesi della verifica di governo Anzaldi taglia corto: “O si fa chiarezza, oppure non si può proseguire con pratiche opache e prive di confronto”. Quindi, anche se si propende per la task force, “deve essere l’Aula a stabilirlo”. Però sulla stabilità dell’esecutivo in un certo senso si allunga sempre l’ombra di Italia Viva. E, in particolare, Renzi a più riprese si è detto indisponibile a tollerare blitz sui servizi segreti. Anzaldi anche su questo abbraccia in toto la linea di Renzi. “La legge stabilisce che l’autorità delegata non possa essere nelle mani del premier ma deve essere nelle mani di un terzo. Con la scusa del Covid – chiude – Conte ha prorogato gli incarichi nei servizi, commettendo un grave errore. Ora è clamorosamente in ritardo”.

Per avere Draghi la politica si compatti. Il Decreto Natale? Un pasticcio. Parla Anzaldi (Iv)

La credibilità e il gradimento di Mario Draghi. Gli sbagli di Conte e il Decreto Natale. L’analisi di Anzaldi. “Il premier è logorato dai continui errori in campo sanitario ed economico”. La verifica? “Serve chiarezza sulla gestione del Recovery Fund, oltre che sui Servizi Segreti”

Attacco cyber al cuore dell'America, cosa c'è da sapere. L'analisi di Mele

Gli Stati Uniti hanno subito un attacco informatico enorme, che forse si è allargato ad altri Paesi del mondo. Colpite strutture pubbliche, dipartimenti sensibili, e privati. Tutti gli indizi portavano verso la pista russa, dove hacker guidati dal Cremlino hanno già compiuto operazioni del genere. Il commento di Stefano Mele, partner dello studio legale Carnelutti e presidente della Commissione cibernetica del Comitato atlantico italiano

Tra Ankara e Teheran è alta tensione. Cosa c'è dietro al video del dissidente

Lo scontro Turchia e Iran sullo sfondo del rapimento del separatista iraniano su cui Ankara ha diffuso ai media informazioni e immagini per mettere in imbarazzo Teheran

L'opzione Draghi (purtroppo) non esiste. Parola di Cazzola

In questo Parlamento non si troverebbe mai una maggioranza che lo sostenga. E se anche la si trovasse sarebbe una coalizione striminzita sempre sull’orlo di una crisi. L’ex presidente della Bce ha le idee chiare, è autorevole anche sul piano internazionale, ha visione. Perché mandare allo sbaraglio una delle poche risorse che restano al Paese?

Zee Adriatico. Ecco perché la trilaterale di Trieste è importante

Incontro tra Italia, Croazia e Slovenia per affrontare la questione annosa delle Zone economiche esclusive lungo l’Adriatico. Per l’Italia la definizione delle Zee è necessaria soprattutto davanti alla crescente aggressività in atto nel Mediterraneo. Fonti che hanno preso parte alla riunione parlano di “cambio di approccio” per accelerare le decisioni

Perché gli Usa sbuffano sulle ultime mosse Ue nel digitale

Clete Willems, ex consigliere di Trump, ha scritto un editoriale per spiegare che l’ottimismo per migliori relazioni Usa-Ue non basta. Serve fermare le mosse unilateralistiche (come quelle di Bruxelles contro le Big Tech)

Libia, green economy e Mondiali. L’agenda di Di Maio in Qatar

Missione in Qatar per il ministro degli Esteri Luigi Di Maio domani 20 e lunedì 21 dicembre. Ecco tutti i dossier al centro della visita, tra Libia, ambiente e investimenti infrastrutturali

La sindaca di Roma Virginia Raggi assolta nel processo nomine

La sindaca di Roma Virginia Raggi assolta nel processo nomine [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=ut7Nsr0NOgk[/embedyt] Roma, 19 dic. (askanews) - La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stata assolta dalla Corte d'appello della capitale nel processo in cui la vedeva accusata di falso per le nomine di Renato Marra, fratello dell'ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele, a capo del dipartimento turismo del…

politica industriale

Caro Conte (e cari partiti), giù le mani dai Servizi Segreti

La delega ai servizi richiede un’attenzione specifica che il premier non può dedicare avendo mille altre responsabilità (tanto più con l’emergenza coronavirus). Ma guai a pensare alla lottizzazione dell’intelligence, che è al servizio del Paese e non del governo o dei partiti

sanità digitale digital health ospedale posti letto

Digital health e partnership pubblico-private. Tutte le sfide (da vincere) della sanità

Innovazione e digital health le parole-chiave per una sanità che sappia guardare al futuro. Queste le conclusioni emerse in occasione del webinar “Partnership pubblico-privato: il progetto della Fondazione Innovazione e sicurezza in sanità come motore per la crescita del sistema sanitario nazionale”

×

Iscriviti alla newsletter