Skip to main content

Abituati per mesi alla martellante e stucchevole retorica della destra sovranista irresponsabile che in un momento difficile per il Paese non aiuta il governo, protestando senza avanzare proposte, l’intervento di ieri di Matteo Salvini dimostra, se mai ce ne fosse stato il bisogno, l’esatto contrario e spiega l’evoluzione in atto dalle parti di Via Bellerio.

La pandemia ha stravolto il contesto politico ed è impossibile continuare a pensare con le stesse categorie di mesi fa. Il leader della Lega lo ha capito e sta cambiando il proprio messaggio politico offrendo l’immagine di un’opposizione ferma e decisa ma al tempo stesso responsabile.

Una metamorfosi premiata anche dai sondaggi delle ultime settimane che attestano una crescita della Lega; il ruolo giocato da Marcello Pera, una maggiore apertura verso il mondo culturale e delle fondazioni ne sono la testimonianza, così come gli incontri portati avanti privatamente da Salvini che dimostrano la volontà di costruire una Lega in cui si affianchino alla tradizionale classe dirigente competenze esterne (ma che in futuro potrebbero diventare organiche al partito).

Un importante contributo non solo di idee ma anche di personalità che mettano a disposizione una rete nel mondo culturale, giornalistico, delle fondazioni, in Europa e negli Usa, imprescindibile nel momento in cui la Lega tornerà a governare.

La disponibilità di dar vita a un nuovo esecutivo per traghettare il Paese alle urne arriva con il giusto tempismo vista l’aria di crisi della maggioranza: “Noi ci siamo ad accompagnare il Paese a nuove elezioni con un governo serio, ma siamo preoccupati perché in Italia c’è un esecutivo fermo e litigioso che parla di rimpasto e legge elettorale”.

C’è un passaggio importante da sottolineare nelle parole di Salvini: il leader della Lega non ha dato la sua disponibilità a entrare in questo governo, bensì ha sostenuto la possibilità di costituirne uno nuovo – peraltro con l’obiettivo di andare al voto quanto prima – che è cosa ben diversa.

Un’ipotesi da cui emerge un dato politico inequivocabile. Con la sua mossa Salvini ha spiazzato Conte, tolto un alibi alle critiche della sinistra che lo tacciava di irresponsabilità e soprattutto offerto una exit strategy, un piano b in caso di caduta dell’attuale esecutivo.

Per quanto la strada del voto subito sia la più auspicabile, da un punto di vista di real politik è difficilmente realizzabile in breve termine e allora la proposta di Salvini diventa quanto mai interessante anche perché nel 2021 entrerà nel vivo la gestione delle risorse del Recovery fund.

Il rischio di esserne tagliati fuori per il centrodestra è altissimo e la possibilità di prendere parte a una partita fondamentale per il futuro dell’Italia non è da sottovalutare.

Vi spiego perché Salvini ha spiazzato Conte. Scrive Giubilei

Nessuno, tantomeno Matteo Salvini, ignora quanto sia in salita la strada per il voto anticipato. Ma quella tregua offerta a Conte dal leader leghista, oltre a spiazzare il premier, apre un varco che porta dritto ai fondi europei. Il commento di Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella

Guerra o pace? L’enigma Salvini nella bussola di Ocone

L’obiettivo del leader della Lega sarebbe entrare – con Conte o senza Conte – nei giochi della politica, in previsione dell’elezione del prossimo Capo dello Stato. Il commento di Corrado Ocone

Migranti, Salvini in aula a Catania: "Sono tranquillo e sereno". Il video

Migranti, Salvini in aula a Catania: "Sono tranquillo e sereno" [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=Wnm7PHLXD18[/embedyt] Catania, 12 dic. (askanews) - "Sono assolutamente tranquillo, sereno,n orgoglioso. Oggi interverrò in aula riportando alcuni dati del mio ministero. Abbiamo salvato vite e protetto un Paese, quello che non è accaduto dopo perché dopo di me ci sono stati morti annegati e diritti negati". Lo ha detto…

Conte, la foglia di Fico non regge

Inutile evocare lo spettro delle elezioni anticipate. Sarebbe semmai opportuno dare vita ad un governo nuovo (non adesso, ma subito dopo la sessione di bilancio), forte di personalità di rilievo e pronto a giocare al meglio la partita della seconda parte della legislatura. Il corsivo di Roberto Arditti

Il rebus della Brexit e l'ombra del “no deal” (invocata da Johnson)

Per il premier britannico è “molto, molto probabile” che saranno  in grado di fare esattamente quello che vogliono dal 1° gennaio. Ma Bruxelles invita i Paesi membri a non negoziare accordi individuali. La deadline di domenica per raggiungere un’intesa comune

NSE 2020, la New Space Economy volano di sviluppo e innovazione. Il video

NSE 2020, la New Space Economy volano di sviluppo e innovazione [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=h-xX_UFAKm8[/embedyt] Si è tenuta in modalità digitale la seconda edizione del New Space Economy Expoforum, la fiera dedicata all’economia spaziale organizzata da Fiera di Roma e “Fondazione Amaldi”, in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana. L'evento, ideato dal coordinatore del comitato scientifico del Nse European Expoforum Roberto Battiston, è…

Task Force Italia, Web Talk con Marco Ghigliani

I media possono rappresentare un acceleratore della fiducia e un fattore irrinunciabile per il rilancio dell’Italia. Nuovo appuntamento del web talk “Rilanciare il potenziale dell’Italia” organizzato da Task Force Italia che ospiterà in un tavolo di lavoro Marco Ghigliani, amministratore delegato e direttore generale di La7

L'onda anomala dei social network e la necessità di un'informazione di qualità

Di Renato Vichi

Le trasformazioni del mondo dell’informazione e delle fake news alle prese con i social network, che sono sempre più spesso una fonte di informazione primaria, soprattutto per i giovani. Sono 35 milioni gli italiani a rischio di “disorientarsi”. L’analisi di Renato Vichi

Usa, la Corte Suprema con Biden. Ecco perché Trump ha perso

Caso chiuso. La Corte Suprema americana ha bloccato il ricorso legale del Texas e altri 18 Stati contro l’elezione di Joe Biden. Cala il sipario sulla battaglia di Trump, che ora deve fare i conti con altri guai…Il punto di Giampiero Gramaglia

Pablito

Addio Pablito, el hombre del partido. Il ritratto di Pigi Battista

“Non è stato un centravanti qualunque che fa gol. Colpì l’immaginazione degli anni ’80 che stavano arrivando e segnò il passaggio di un’epoca, in piena sintonia con quello spirito pubblico”. Conversazione con Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della Sera e da sempre grande appassionato di pallone

×

Iscriviti alla newsletter