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Una lenta ma costante convergenza verso la tecnologia, l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale targata Ibm. L’industria italiana, navale o infrastrutturale che sia, da tempo sta facendo dell’innovazione il proprio baricentro. Un percorso iniziato qualche tempo fa da Fincantieri e culminato in questi giorni con il lancio del primo sistema di monitoraggio delle infrastrutture viarie italiane, nato per iniziativa del gruppo di Trieste, di Autostrade per l’Italia e, per l’appunto, Ibm.

IBM DICE FINCANTIERI

Era il 2016 quando la più antica società informatica del mondo, annunciava che Fincantieri avrebbe adottato un ambiente di cloud ibrido realizzato da Ibm per rendere più efficienti le attività di progettazione e costruzione  di nuove navi, in risposta alla crescente domanda globale da parte degli armatori. Poi, quattro anni dopo, novembre 2020, ecco l’accordo a tre con Ibm e Autostrade per l’attivazione, la commercializzazione e la manutenzione congiunta di un sistema di nuova generazione per il monitoraggio e la sicurezza delle infrastrutture autostradali. A partecipare al progetto, Fincantieri NextTech, la branch Ict del gruppo guidato da Giuseppe Bono.

LA SVOLTA TECH DI FINCANTIERI

D’altronde, l’operazione in questione si inserisce nell’ambito della strategia di diversificazione annunciata da tempo da Fincantieri, confermando altresì il crescente posizionamento sull’information technology. L’ambizione in questo campo ha preso vigore ad aprile 2019, quando il gruppo di Trieste ha annunciato l’acquisizione della quota di maggioranza del capitale di Insis. Con sede a Follo, in provincia di La Spezia, la società è attiva dal 1989 nell’ambito dell’informatica e dell’elettronica, con competenze specifiche su sistemi di optronica, telecomunicazioni e cyber-security (anche in campo militare).

Con l’acquisizione dello scorso anno è diventata Fincantieri NexTech, espressione che di per sé identifica il livello di ambizione del gruppo triestino sulle nuove tecnologie. L’obiettivo era guadagnare con rapidità “una solida base clienti in un mercato complesso e frammentato” e “un bacino di competenze difficilmente reperibile sul mercato o sviluppabile internamente con tempi particolarmente lunghi”. Nel 2018 Insis aveva registrato ricavi per 51,7 milioni di euro, con una previsione di “forte crescita” per il 2019. Conta oggi 150 collaboratori (per lo più ingegneri), nove sedi e operazioni in venti Paesi. Nei primi mesi dell’anno si è aggiudicata una gara europea per la fornitura di un sistema dedicato alla verifica dell’efficacia delle contromisure di Difesa elettronica. E anche la stessa Autostrade, già nel 2019, aveva gettato le basi per una collaborazione con Ibm, che sarebbe proprio sfociata nel progetto per il monitoraggio di strade e ponti.

UN GRANDE FRATELLO PER LE INFRASTRUTTURE

Nel dettaglio, la nuova piattaforma di monitoraggio, che utilizzerà l’Intelligenza Artificiale di Ibm, si avvarrà dell’uso di droni, di IoT (Internet of Things) e modellazione digitale 3D di Fincantieri NexTech per innovare in modo radicale le attività di sorveglianza e monitoraggio di oltre 4.500 opere presenti sulla rete autostradale di Aspi, aumentando fortemente l’efficienza e la trasparenza di tali processi. La collaborazione pluriennale siglata tra Autostrade Tech, Ibm e Fincantieri NexTech prevede inoltre che il sistema possa essere messo a disposizione del mercato, sia in logica di servizio as a service sia on premise.

ANATOMIA DI UN GUARDIANO (DIGITALE)

Molteplici le innovazioni apportate dal nuovo sistema: gli ispettori, dotati di elevata qualificazione professionale e appartenenti a società di ingegneria terze di livello internazionale, potranno svolgere gli accertamenti sulle condizioni di ciascuna opera accedendo in tempo reale, tramite un tablet, a tutte le informazioni che la caratterizzano: calcoli e disegni del progetto originario e degli interventi successivi, controlli e manutenzioni programmate; indagini e prove sui materiali; esiti e dettagli delle precedenti ispezioni. Un vero e proprio archivio digitale, che raccoglie informazioni classificate per tipologia e consultabili attraverso una app per un’adeguata fruibilità sul campo. Tramite lo stesso tablet l’ispettore inserirà direttamente nel nuovo sistema digitale tutti i dettagli e le foto rilevate nel corso dell’ispezione rendendone immediata la disponibilità alle strutture aziendali deputate.

IL RUOLO DEI DRONI

Il nuovo software traccia e gestisce tutti i vari step necessari alla cura delle infrastrutture: dalla organizzazione e conduzione delle ispezioni, fino alla programmazione e realizzazione delle attività di manutenzione o adeguamento. Non è tutto. Il sistema sta introducendo inoltre tecnologie avanzate messe a disposizione da Fincantieri NexTech, mai impiegate finora sulle reti autostradali italiane come la possibilità di analizzare un’opera attraverso un gemello digitale tridimensionale (Digital Twin), che ne riproduce fedelmente tutte le caratteristiche con l’impiego di droni equipaggiati con laser-scanner topografici e telecamere ad altissima risoluzione, che realizzano vere e proprie “tac” delle superfici. Un sistema appositamente sviluppato supporterà i tecnici nel riconoscimento e classificazione dei difetti e nella programmazione delle attività di manutenzione.

I TARGET 2021

E nel futuro? La piattaforma è in uso da oggi sulle 430 opere delle due direzioni di Tronco autostradali di Cassino e Bari e sarà progressivamente estesa entro la fine dell’anno sulla totalità dei 1943 ponti e dei 2 mila cavalcavia della rete di Autostrade. Nel corso del 2021 la sua applicazione sarà estesa ai processi di manutenzione dei ponti e cavalcavia e a tutte le 587 gallerie della rete dove, grazie al Digital Twin, sarà possibile attuare un modello di monitoraggio strumentale innovativo, eseguito con sensori Industrial IoT di Fincantieri NexTech e soluzioni tecnologiche di ultima generazione, che permetterà di analizzare l’andamento dei parametri ingegneristici strutturali dell’opera sia statici che dinamici e la costruzione di algoritmi di valutazione del comportamento in esercizio e durante le fasi manutentive. Nello stesso anno saranno anche introdotti sistemi di pesatura dinamica, che consentiranno sia di verificare, in entrata in autostrada, il rispetto dei limiti di peso autorizzati per i Transiti Eccezionali, sia di monitorare in tempo reale il comportamento delle infrastrutture al passaggio dei mezzi pesanti.

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Di Gianluca Zapponini e Stefano Pioppi

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