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Alla guida della Direzione nazionale degli armamenti arriva l’ammiraglio Giacinto Ottaviani, che lascerà il posto di sottocapo di Stato maggiore della Difesa. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha così individuato il successore all’incarico vacante dalla nomina di Luciano Portolano allo Stato maggiore della Difesa. Sarà il primo ufficiale a ricoprire la carica dopo la sua separazione dalla carica di Segretario generale della Difesa, attualmente ricoperto dal consigliere Fabio Mattei, primo civile a ricoprire la carica, dopo l’incarico ad interim retto da Luisa Riccardi dal 2024.

La nuova leadership si inserisce nel solco della riorganizzazione avviata dal dicastero l’obiettivo di rafforzare le sinergie tra strategia militare e politica industriale. La nomina arriva, infatti, a compimento di un processo di riforma che, lo scorso anno, ha visto il Consiglio dei Ministri approvare un regolamento di modifica al Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare (Tuom). L’intervento normativo ha portato alla separazione delle cariche di segretario generale della Difesa (Sgd) e direttore nazionale degli armamenti (Dna), sancita dal decreto legge n. 75 del 2023.

Un cambio di passo che mira a rendere più efficace e strutturata la gestione della Difesa, con un focus particolare su ricerca, innovazione tecnologica, politica industriale e procurement militare. In questo quadro, il Dna assume un ruolo chiave nel coordinamento tra il ministero della Difesa e le strategie economico-industriali del Paese. Tra i suoi compiti: armonizzare le esigenze operative con le politiche nazionali in materia di industria, tecnologia, innovazione e approvvigionamenti.

La separazione tra Sgd e Dna, voluta dal ministro, punta a garantire maggiore agilità decisionale e una migliore gestione delle risorse, in un contesto geopolitico sempre più complesso. Una trasformazione strutturale che mette al centro ricerca, tecnologia e sinergie con il comparto industriale.

“Congratulazioni all’Ammiraglio Ottaviani. La sua nomina rientra nel più ampio processo di riorganizzazione della Difesa, segno di una significativa evoluzione e crescita in atto. Sono certo che, grazie alla sua dedizione, visione strategica e senso di responsabilità, saprà ricoprire questo incarico con impegno e spirito di servizio, contribuendo ad imprimere una spinta decisiva, oggi più che mai necessaria, all’efficienza e prontezza del nostro sistema di difesa. A lui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro”, ha detto Crosetto.

L’ammiraglio di squadra Ottaviani vanta un impeccabile vita al servizio del Paese. Nato a San Benedetto del Tronto, nelle Marche, nel 1964, ha frequentato l’Accademia navale di Livorno dall’83 all’87, venendo subito imbarcato su vascelli della Marina Militare. Ha prestato servizio, spesso da comandante, in missioni nel Mediterraneo, nel golfo Persico, in Sud America e nel golfo di Guinea, collaborando in dispositivi Nato. A terra, si è distinto per il suo servizio apicale nel reparto che gestisce il personale, e ha avuto modo di frequentare l’Istituto superiore di Stato maggiore interforze, l’Istituto alti studi della Difesa, di laurearsi in fisica e di conseguire un Mba alla prestigiosa Boston University. Nel 2021 è stato nominato presidente del Centro alti studi della Difesa, che ha recentemente portato al rango di università – il nuovo nome è Scuola superiore ad ordinamento speciale della Difesa (Ssosd).

Chi è l’ammiraglio Ottaviani, alla guida della Direzione nazionale armamenti

La decisione è arrivata dal Consiglio dei ministri: l’attuale sottocapo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giacinto Ottaviani, diventerà il nuovo direttore nazionale degli armamenti. Si tratta del primo ufficiale a ricoprire l’incarico dopo la divisione della carica dal ruolo di segretario generale della Difesa. Lo aspettano sfide rilevanti per il sistema-Difesa, tra il rafforzamento dello strumento militare italiano e la costruzione di un procurement comune europeo

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