Senza una rotta chiara. Definisce così l'Italia l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, già capo di Stato maggiore della Marina Militare dal 2013 al 2016, non solo per quanto concerne gli sviluppi “turchi” nel Mediterraneo orientale ma anche in Libia. Punto di partenza l'escalation greco-turca a Kastellorizo, ma come punto di caduta di una più ampia strategia che coinvolge Russia, Francia e…
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Sulla scuola la bocciatura più evidente. La versione di Stefano Parisi
A due settimane dalla riapertura delle scuole e 7 mesi dopo averle tenute chiuse, il governo Conte dimostra tutta la sua impreparazione. Sicurezza sanitaria, trasporti pubblici, gestione della didattica e della vita studentesca, siamo davanti a un naufragio organizzativo annunciato. Una serie di incognite rese ancora più pesanti se si pensa al tempo che hanno avuto a disposizione per risolverle…
Di Maio blackface? Il Nyt stavolta ha toppato. L’opinione di Fulvio Giuliani
Ho da sempre una sconfinata ammirazione per il New York Times e per ciò che rappresenta. Un faro liberal nel mondo culturale di quell’universo complesso che risponde al nome di Stati Uniti d’America. Proprio questa ammirazione e l’aver seguito la complessa evoluzione del quotidiano, oggi in buona misura una realtà digitale, mi spinge a non accettare in modo acritico ogni…
Rete unica aperta ai provider. E in futuro (forse) una public company. La versione di Marattin
L'intesa sulla rete unica è figlia della privatizzazione anni Novanta che ha lasciato la rete a uno dei protagonisti del mercato delle Tlc e poi di costi legati alla duplicazione dell'infrastruttura. Non è perfetta, ma è “la migliore possibile” per Luigi Marattin, esponente di Italia Viva (è vice capogruppo alla Camera) e uno dei protagonisti delle trattative nel governo sull'accordo…
Rete unica? L'alternativa c'era. Giacalone spiega quale
La rete di telecomunicazioni era pubblica, realizzata in concessione da una società per azioni controllata dalla mano pubblica e da una azienda di Stato, ed era all’avanguardia. È stata privatizzata senza le precauzioni che allora ritenevamo essenziali e senza il successivo rispetto delle pur insufficienti regole, sicché la società è stata depredata e la rete indebolita. Una pessima storia. Ma…
Perché le magie di Renzi non funzionano più. La bussola di Ocone
La crisi di governo dell’agosto 2019, che si risolse rapidamente con la nascita di un nuovo e diversamente colorato esecutivo sempre a guida di Giuseppe Conte, doveva sulla carta favorire Matteo Renzi, che in casa Pd ne era stato il massimo patrocinatore. A Nicola Zingaretti, almeno in una prima fase, non sarebbe dispiaciuto tornare alle urne proprio per ridimensionare il…
Il referendum del tanto peggio, tanto meglio. Cazzola non ci sta (e dice No)
Il 20 settembre (150° anniversario della Breccia di Porta Pia) mi recherò al seggio per votare No al referendum confermativo della legge costituzionale sul "taglione’’ del numero dei parlamentari. Approfitto della cortese ospitalità di Formiche.net per rendere pubblica la mia intenzione di voto, come ho già potuto fare in altre sedi. In queste settimane, seguendo il dibattito, ho trovato molte persone…
Vergogna Xinjiang. Ecco svelati i crimini di Pechino (l'Italia sapeva?)
Il 18 settembre 2018, il professore Adrian Zenz presentò delle immagini satellitari ad un evento parallelo organizzato dal Partito Radicale al Consiglio Onu per i Diritti Umani. Fu il primo convegno sul tema organizzato al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, e lo scetticismo circa le accuse sui campi di concentramento nello Xinjiang portate avanti da Zenz, John Fischer di Human…
Libia, cosa c’è dietro alla sospensione del ministro dell’Interno Bashagha
Il ministro degli Interni del governo libico di Tripoli, Fathi Bashagha, è stato ufficialmente “sospeso” dall’incarico — passaggio forte, che testimonia come all’interno del governo onusiano Gna ci siano delle ruggini da curare. La decisione presa dal consiglio presidenziale, l’organo che sta sopra all’esecutivo ma è guidato sempre da Fayez al-Serraj, si lega alle proteste che si sono verificate nella capitale e…
Di Maio abbronzato e la trappola social dei meme. La versione di Antonucci
Il meme politico in rete (in altre parole un’immagine reale associata ad un contenuto descrittivo di tipo politico-satirico, non originariamente connesso con il messaggio visivo) è un genere comunicativo oggetto di importanti studi recenti, volti a riconoscerne il carattere diffusivo ed evolutivo. Dawkins ha rilevato la similarità del meme politico online ai geni in genetica: come questi ultimi, il meme…