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Il confronto sul Mar Cinese tra Washington e Pechino è fatto anche di immagini. Se nelle scorse settimane avevano catturato l’interesse internazionale quelle delle due portaerei americane — la “USS Nimitz” e la “USS Reagan” — compiere wargame tra quelle ambite acque, adesso tocca alla Cina rispondere. L’Esercito popolare di liberazione ha pubblicato uno spettacolare video di un’esercitazione d’attacco compiuta usando il bombardiere strategico H-6G e H-6J. L’asticella del confronto, anche retorico, si alza, ed ecco che Pechino sceglie di svelare (rarità) i pezzi da novanta della sua aviazione. Gli esperti sottolineano che gli H-6G — impegnati in decolli notturni e simulazione di attacchi in mare, sfruttando gli avamposti militarizzati all’interno degli arcipelaghi contesi nel Mar Cinese — non erano mai stati mostrati finora.

Alcuni osservatori fanno notare che tra le aree sorvolate dai bombardieri cinesi ci sarebbero le Pratas, isolotti al largo da Hong Kong controllati da Taiwan, nella fascia superiore del Mar Cinese Meridionale. Sei anni fa, un’analisi del Pentagono individuava le Pratas (e Itu Aba) come potenziali punti di attacco iniziale con cui i Marines cinesi avrebbero potuto iniziare l’invasione dell’isola ribelle. Nel frattempo il reparto anfibio cinese s’è rafforzato, Taiwan è diventato un dossier sempre più impellente, il Mar Cinese il centro del confronto strategico tra Usa-Cina — ambito in cui, per dirla come il segretario di Stato americano, alla Cina verrà negato di diventare “un impero marittimo”. Pechino risponde con dimostrazioni a chi vuol negargli la sua carta geografica.

(Foto: China Military Photos)

 

 

Pechino mostra i nuovi super-bombardieri sul Mar Cinese

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