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Con una scelta senza precedenti una delle principali compagnie petrolifere al mondo, la britannica British petroleum (Bp), ha annunciato una riduzione dei propri investimenti del 25 per cento (circa 3 miliardi di dollari) e una progressiva riduzione della propria produzione di shale gas negli Stati Uniti, a causa del rallentamento dell’economia globale dovuto al coronavirus e allo scoppio della guerra dei prezzi del petrolio.

Il ceo di Bp, Bernard Looney, è stato molto drastico: “Stiamo agendo per proteggere la salute finanziaria di Bp. Questo potrebbe essere il contesto più brutale per il business del petrolio e del gas in decenni ma sono fiducioso che ce la faremo a superarlo”. Bp, insieme agli altri grandi titani del petrolio come la Exxon o la Chevron, stanno riducendo sensibilmente anche i propri costi operativi – la stessa compagnia britannica punta a ridurli di circa due miliardi e mezzo – nel tentativo di sopravvivere alla contesa innescata tra Russia e Arabia Saudita – i due principali esportatori di greggio sul mercato internazionale – sui livelli di output petrolifero che hanno causato una brusca caduta dei prezzi.

Le scelte della Bp impattano soprattutto l’industria estrattiva Usa. La compagnia britannica è diventata leader nella produzione di shale gas negli Stati Uniti, dopo aver acquisito, nel 2018, gli asset detenuti dalla americana BHP Billiton, per un controvalore pari a 10 miliardi di dollari. Secondo i piani annunciati da Loone, la divisione che si occupa della produzione di shale gas negli Usa – la Bpx – taglierà la produzione di circa 70 mila barili al giorno per tutto il 2020, con una riduzione del 14 per cento rispetto a quella del 2019.

I prezzi del petrolio sono diminuiti del 65 per cento nel primo trimestre dell’anno, a seguito del forte calo della domanda dovuto alle restrizioni del commercio e dei traffici globali a causa della pandemia. Lo scontro tra Riad e Mosca ha ulteriormente aumentato la pressione sul mercato. Al momento, la Bp ha fatto sapere che non intende tagliare posti di lavoro, ma grazie ai programmi di digitalizzazione e all’integrazione di alcune attività, puntare ad una decisa riduzione dei margini operativi. Il programma di cessione delle attività da 15 miliardi di dollari previsto per il 2021 è stato confermato da Loone, anche se la vendita di alcuni asset, come quelli in Alaska, potrebbe subire dei ritardi.

Jason Kenney, analista di Banco Santander, ha dichiarato che per ora Bp potrebbe mantenere i suoi pagamenti di dividendi, che l’anno scorso hanno raggiunto circa $ 8 miliardi. Per il momento, come sottolineato dalla stessa azienda, la Bp può contare su una liquidità pari a 32 miliardi di dollari e linee di credito non ancora utilizzato. “Nei prossimi sei mesi, le spese in conto capitale e operative verranno reindirizzate verso il pagamento del dividendo”, ha affermato Kenney. Per il primo trimestre dell’anno, Bp prevede svalutazioni per circa 1 miliardo di dollari, mentre la produzione di petrolio e gas dovrebbe diminuire dal trimestre precedente di un intervallo di 2,55-2,6 milioni di barili di greggio al giorno.

I prezzi del petrolio potrebbero continuare a crollare e persino scendere sotto i dieci dollari al barile a causa del crollo della domanda dovuto alla crisi del coronavirus, come affermano gli esperti del settore intervistati da Goldman Sachs. Uno scenario che, tuttavia, potrebbe lasciare il posto a “un’industria globale più sana”, ha detto la banca. Daniel Yergin, esperto di petrolio e autore del premio Pulitzer, ha dichiarato a Goldman Sachs che, ad aprile, la domanda potrebbe calare di 20 milioni di barili al giorno, o anche di più, riferendosi al “più grande calo della domanda nei tempi moderni. Se rimaniamo a corto di riserve di petrolio e il petrolio non può essere spostato, come nel 1988, vedremo che i prezzi diminuiranno drasticamente a cifre molto basse, e in alcuni casi a cifra singola”, ha detto Yergin, aggiungendo che i prezzi bassi potrebbero prevalere per i prossimi mesi o anche di più.

Ecco tutte le mosse di Bp per galleggiare nella guerra al greggio

Con una scelta senza precedenti una delle principali compagnie petrolifere al mondo, la britannica British petroleum (Bp), ha annunciato una riduzione dei propri investimenti del 25 per cento (circa 3 miliardi di dollari) e una progressiva riduzione della propria produzione di shale gas negli Stati Uniti, a causa del rallentamento dell’economia globale dovuto al coronavirus e allo scoppio della guerra…

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