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Dovrebbe arrivare il prossimo martedì il nuovo Dpcm con il prolungamento delle misure di restrizione – previsto per ora fino al 13 aprile – fino al 3 maggio. Sono queste le prime indiscrezioni filtrate dalla videoconferenza che si è da poco conclusa tra Giuseppe Conte e le parti sociali.

Inoltre, sarebbe al vaglio del governo anche la possibilità di poche riaperture mirate nell’ambito dei codici ATECO delle attività essenziali, riapertura progressiva che dovrebbe essere definita nei prossimi giorni da un gruppo di lavoro costituito ad hoc.

“Il presidente del Consiglio ci ha confermato che, ad oggi, non ci sono ancora le condizioni per far ripartire le attività sospese. Prima di tutto la salute dei lavoratori”, ha detto il leader della Uil Carmelo Barbagallo, al termine dell’incontro con il premier.

Al termine della videoconferenza con le parti sociali, ha preso il via una nuova videoconferenza tra il premier Conte, il ministro dei Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia, i governatori di Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia (rispettivamente, Attilio Fontana, Stefano Bonaccini e Nello Musumeci), l’Anci con il presidente nonché sindaco di Bari, Antonio Decaro, la sindaca di Roma, Virginia Raggi e Roberto Pella, e l’Unione delle Province Italiane – UPI, rappresentata dal presidente Michele De Pascale, Stefano Marcon (UPI Veneto) e Michele Strianese (Presidente Provincia di Salerno).

Proroga fino al 3 maggio e riaperture mirate. Ecco a cosa lavora il governo

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