Skip to main content

Fronteggiare con un piglio nuovo il quadro delle alleanze internazionali in vista della Conferenza di Berlino e recitare un ruolo diverso nell’ottica del dossier energetico. Questi gli obiettivi (comuni) dell’uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar e del governo greco che lo ha ricevuto oggi ad Atene. In agenda la volontà ellenica di sostenere la tregua in Libia, nella prospettiva di sterilizzare l’accordo turco-libico sulla Zee che rappresenta un ostacolo al gasdotto Eastmed. Sullo sfondo le altissime tensioni con la Turchia e le alleanze ormai iper consolidate con Washington e Tel Aviv.

QUI ATENE

Il governo greco, che non è stato invitato alla Conferenza di Berlino sulla Libia nonostante il diretto interessamento dell’Egeo nell’accordo turco-libico sulla Zee, ha intrapreso la strada della mobilitazione pro Haftar. Per questa ragione annuncia che sosterrà una tregua in Libia come emerso oggi ad Atene dall’incontro tra il generale, il premier Mitsotakis e il ministro degli Esteri greco, Nikos Dendias. Nello specifico Atene sembra determinata a partecipare a una forza di sorveglianza militare internazionale per la tregua o ad offrire assistenza militare alla forza europea eventualmente inviata in loco. In tal caso, il contingente militare europeo costringerebbe i contractors di Turchia e Russia a lasciare la Libia.

STRATEGIA

Come si sta distendendo il dialogo di Haftar con un altro partner strategico del Mediterraneo? Intanto il punto di partenza evidenziato ad Atene si ritrova nel minimo comun denominatore del memorandum Serraj-Erdogan. Per Haftar è illegale, così come sostenuto dalla Grecia sin da subito dopo le firme. Da parte sua il ministro degli Esteri Dendias ha rimarcato lo spirito costruttivo del processo di Berlino nel tentativo, nel quadro dei trattati, di raggiungere tre obiettivi: un cessate il fuoco, il ripristino della sicurezza in Libia, la rimozione dei mercenari, proprio passando dal riconoscimento dell’invalidità del memorandum stimolato dalla Turchia.

Al contempo la Grecia si aspetta che la Germania esprima la sua posizione comune europea e riconosca la non esistenza dei memorandum: “L’Europa ha una posizione chiara, espressa dall’ultimo Consiglio europeo – ha affermato Dendias -. La nostra posizione comune europea riconosce la nullità e la non esistenza degli accordi siglati dal Sarraj e Turchia. Pertanto ci aspettiamo che gli europei impongano ed esprimano la posizione europea nel processo di Berlino. Ci aspettiamo lo stesso da altri Stati membri dell’Ue che sono coinvolti in questo processo”.

VERSO LA CONFERENZA

Ma perché la Grecia non è stata convocata a Berlino? Qualcuno ha osservato che non era stata ammessa neanche nei precedenti eventi tematici, ma altri fanno notare come ci possa essere stata la richiesta esplicita partita da Ankara a Berlino per tenere fuori Atene, proprio perché quel memorandum scompagina l’intero fazzoletto di acque tra Grecia, Turchia e Libia da dove transiterà anche il nuovo gasdotto Eastmed.

Possibile quindi che la Grecia metta il veto a una soluzione politica libica se l’accordo con la Turchia non venisse revocato. Il ministro degli Esteri ellenico ha anche affermato che la Grecia è pronta ad aiutare concretamente la Libia già da domani, sia partecipando alle forze necessarie per la tregua, sia partecipando all’embargo europeo sulle armi.

PARTNERSHIP

Ma come cambia il ruolo della Grecia dinanzi al dossier energetico, in cui è parte attiva, visto che sul proprio suolo transiteranno contemporaneamente i gasdotti Tap, Tanap e Eastmed? Alcune risposte si possono trovare nelle nuove policies legate a difesa e sicurezza messe in agenda dal governo, dopo l’accordo con gli Usa per l’utilizzo di quattro basi militari in terra ellenica siglato dal segretario di Stato Mike Pompeo (presente domenica prossima a Berlino alla Conferenza sulla Libia) e dal premier Kyriakos Mitsotakis (che ha inviato una lettera alla cancelliera Merkel lamentando l’assenza della Grecia).

Cosa può accadere se la Turchia dovesse violare la sovranità greca? Secondo il ministro della difesa greco Panagiotopulos verranno presi “in considerazione tutti gli scenari”, aggiungendo che “non siamo signori della guerra, ma se necessario, reagiremo”. Nell’ultimo biennio il livello delle azioni provocatorie turche si è innalzato costantemente, con oltre i 5.000 sconfinamenti del 2019 nello spazio aereo ellenico di caccia turchi. Anche per questa ragione il dialogo di Atene si è rafforzato ulteriormente con Washington e Tel Aviv, principalmente tarato su geopolitica, energia e difesa.

twitter@FDepalo

Libia, tutti gli obiettivi comuni tra Haftar e la Grecia

Fronteggiare con un piglio nuovo il quadro delle alleanze internazionali in vista della Conferenza di Berlino e recitare un ruolo diverso nell'ottica del dossier energetico. Questi gli obiettivi (comuni) dell'uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar e del governo greco che lo ha ricevuto oggi ad Atene. In agenda la volontà ellenica di sostenere la tregua in Libia, nella…

Così l’Italia ritrova la bussola spaziale (meno Cina e più Usa). Tutte le mosse del governo

L'Italia ha ritrovato la bussola spaziale. Repubblica oggi spiega la “retromarcia dell'Italia nella corsa spaziale cinese”. Più che di marcia indietro, sembra trattarsi di un riallineamento della linea spaziale della Penisola dopo le deviazioni derivanti dai fascini orientali dell'era gialloverde. Una correzione di rotta, insomma, nell'ambito di un ancoraggio atlantico inevitabile a fronte della competizione a tutto tondo tra Washington…

A Sigonella arrivano i droni della Nato. Ecco cosa faranno

Nel pieno delle turbolenze nel Mediterraneo allargato, la Nato rafforza la presenza nel fianco sud con nuovi droni che monitoreranno la sicurezza nell'area anche grazie al contributo dell'Italia. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg si è recato questa mattina alla base Nato di Sigonella, in Sicilia, per ricevere due nuovi velivoli a pilotaggio remoto del sistema Ags. Con lui, c'erano…

Il sogno di AstroLuca? Andare sulla Luna

Il sogno di Luca Parmitano potrebbe non essere destinato a restare nel cassetto. Oggi, a 400 studenti riuniti alla sede romana dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), l'astronauta ha confidato in collegamento dalla Stazione spaziale internazionale di avere una speranza: “Poter andare sulla Luna”. Vista la tabella di marcia della Nasa, non è un sogno irrealizzabile. SOLO UN SOGNO? Su invito del…

Scuotere

Se vogliamo guardare a un "progetto di civiltà" dobbiamo essere pronti a considerare tutte le crepe strutturali che il tempo presente ci consegna. Non dobbiamo avere paura di affrontare il sentimento della Storia, saremmo vili nel non farlo. Quando sento parlare di "soluzioni" in un mondo che ha un profondissimo bisogno di pensiero, avverto che qualcosa manca. Abbiamo perso la…

Ma davvero abbiamo bisogno della Germania che certifichi che la denatalità in Italia è la più preoccupante in Europa?

Europas demografische Zukunft (il futuro demografico dell’Europa) è un interessante Rapporto dell’autorevole Istituto di Berlino per la popolazione e lo sviluppo, che arriva ad un'ipotesi che ha due facce. Secondo il pool di economisti, geografi e sociologi che hanno preparato l’analisi, l’invecchiamento del europeo porta a un’immediata conseguenza socio-politica: ci muoviamo verso una maggiore redistribuzione da una parte. Il che…

Sostenibilità, anche Ferrovie aderisce al Manifesto di Assisi

Dopo i due green bond lanciati nel 2017 e nel 2019 e l’adesione al Global Compact dell’Onu, Ferrovie dello Stato ha deciso di aderire al Manifesto di Assisi, un documento che mira ad azzerare il contributo netto di emissione dei gas serra entro il 2050, lo stesso obiettivo contenuto nel Green Deal della Commissione Ue. Il manifesto, nato per sostenere…

Il futuro dell'innovazione passa da Rieti

Di Rolando Neiger

Il nuovo Innovation center di Rieti ha lo scopo di promuovere la trasformazione digitale e lo sviluppo di progetti innovativi per aziende grandi e piccole, con una focalizzazione su alcuni specifici settori d’industria. Questo polo, nato nel 2019 e cofinanziato dal ministero dello Sviluppo economico e dalla Regione Lazio, è frutto di un progetto di Sistemi Informativi, società del Gruppo…

Così la macchina di propaganda cinese penetra nei media italiani

Ottima la notizia del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica riguardo la sua nuova indagine per valutare l'esposizione del sistema Paese alle ingerenze di attori esterni nei settori economici di interesse nazionale come le banche, le infrastrutture energetiche e la difesa. L'indagine certamente non si concentrerà esclusivamente sull'esposizione crescente nei vari settori verso la Repubblica Popolare Cinese, ma pare evidente –…

Cina-Usa. Da una guerra commerciale a un conflitto bellico

Di Francesco Cirillo

Nel libro di Graham Allison “Destinati alla Guerra” esiste uno scenario, decisamente plausibile, in cui una possibile guerra commerciale rischierebbe di tramutarsi in un confronto bellico. Tutto ciò che segue fa parte di questa simulazione. Si ipotizza che alla Casa Bianca venga eletto un presidente pronto ad opporsi all’ascesa geoeconomica cinese. Sulla strategia del Commander in Chief anti-cinese il team…

×

Iscriviti alla newsletter