Skip to main content

Nei giorni scorsi Aref Ali Nayed, inviato speciale di Abdullah al-Thinni, premier dello pseudo-esecutivo della Cirenaica che lavora in coppia con il signore delle guerra Khalifa Haftar era a Roma. Ha tenuto incontri con funzionari dell’intelligence italiana a cui – secondo le informazioni ottenute da AdnKronos – ha riportato le posizioni del “parlamento regolarmente eletto”. Ossia la Camera dei Rappresentanti, che dal 2014 si è auto-esiliata a Tobruk e che non ha mai dato l’appoggio politico al Governo d’accordo nazionale, l’esecutivo onusiano guidato da Fayez Serraj.

L’Italia in Libia mantiene da sempre una posizione mediana: sostiene il governo regolarmente riconosciuto di Tripoli, ma lascia aperti i contatti con la realtà politico-militare che vi si oppone con le armi, comandata da Haftar. Se però si considera l’inasprirsi della crisi, l’aumento dell’intensità dei combattimenti, e lo scivolone diplomatico che due giorni fa ha fatto saltare la visita di Serraj a Palazzo Chigi – offeso perché nello stesso luogo, prima di lui, il premier Giuseppe Conte aveva offerto spazio all’uomo forte della Cirenaica – allora si comprende quanto il quadro sia diventato complicato per Roma.

Una fonte dell’ambiente governativo libico dice che la presenza a Roma di Nayed nei giorni prima della visita di Haftar fa “ancora più alterare Serraj”. Lunedì 13 Conte sarà ad Ankara per incontrare il presidente Recep Tayyp Erdogan e magari recuperare terreno con Serraj – che finora non ha avuto contatti diretti con il premier italiano dopo lo scontro. La via turca è trasversale e passa attraverso l’alleato che il Gna adesso sente più vicino.

Erdogan ha annunciato di voler intervenire in soccorso di Tripoli per fermare l’aggressione lanciata nove mesi fa da Haftar – in realtà la Turchia coltiva interessi che vanno ben oltre l’aspetto assistenziale, ha interesse nel mettersi di traverso al quadro sistemico che si sta costruendo nell’EastMed e mira alle acque libiche, dove secondo i dati geologici potrebbero esserci risorse simili a quelle scoperte più a est, a largo dell’Egitto, nel Mediterraneo orientale.

Giovedì Haftar ha dichiarato che non rispetterà la richiesta avanzata da Turchia e Russia dopo il vertice presidenziale bilaterale dell’8 gennaio: non ci sarà dunque nessun cessate il fuoco da domenica. Il capo miliziano dell’Est però si è guardato bene dal citare Recep Tayyp Erdogan, e per lo sforzo diplomatico ha ringraziato soltanto Vladimir Putin. Adesso Erdogan è il nemico della Cirenaica, ma Putin non è l’amico fidato.

“Abbiamo avuto comunicazioni non solo con l’Italia, ma anche con Egitto, Grecia, Cipro, Francia ed altri Paesi con l’obiettivo di costruire” un fronte in grado di “bloccare le pretese arroganti ed aggressive della Turchia” in Libia, ha dichiarato Nayed, ex ambasciatore degli Emirati Arabi, che con l’Egitto rappresentano i due più importanti sponsor di Haftar. E soprattuto i più ascoltati, se è vero che dalle dichiarazioni di ieri emerge che il Feldmaresciallo della Cirenaica – come è stato nominato dall’esecutivo di al-Thinni – non intende fermare le armi secondo richiesta di Putin.

La Russia sembrava avere presa su Haftar, forte dei dividendi politici incassati dopo l’appoggio fornitogli tramite contractors militari. Ma l’interesse russo sulla Libia è oggi meno strategico e per ora, se confrontato con l’investimento siriano, è ridimensionato: il Cremlino mira a non farsi coinvolgere eccesivamente, giocando sul dossier una partita di scambio coi turchi – e Putin vuole sfruttarlo per passare da honest broker con Cairo, Abu Dhabi e Riad.

Da notare che Egitto, Grecia, Cipro e Francia nei giorni scorsi si sono riuniti al Cairo per discutere del sistema EastMed, firmando un documento congiunto molto duro con la Turchia su cui, per evitare sbilanciamenti, il ministro degli Esteri italiani, Luigi Di Maio, invitato come osservatore, ha rifiutato di mettere la firma.

Haftar viola i patti e Conte vola in Turchia. Le ultime sul risiko libico

Nei giorni scorsi Aref Ali Nayed, inviato speciale di Abdullah al-Thinni, premier dello pseudo-esecutivo della Cirenaica che lavora in coppia con il signore delle guerra Khalifa Haftar era a Roma. Ha tenuto incontri con funzionari dell'intelligence italiana a cui – secondo le informazioni ottenute da AdnKronos – ha riportato le posizioni del "parlamento regolarmente eletto". Ossia la Camera dei Rappresentanti, che dal 2014…

Cosa si cela dietro l'abbattimento dell'aereo ucraino

Ieri un volo della Lufthansa partito da Francoforte e diretto a Teheran a un certo punto del viaggio ha invertito la rotta ed è tornato in Germania. In quello stesso momento i canali all-news americani davano la notizia che secondo le intelligence statunitensi il volo 752 dell’Ukraine International Airlines era stato abbattuto dalla difesa aerea iraniana per errore. Tragedia che si è…

Soia e 5G dividono Bolsonaro e Trump. Ecco perché

Il motto “Brazil first” sta iniziando a infastidire gli Stati Uniti di Donald Trump, in passato convinto sostenitore del governo di Jair Bolsonaro. L’asse tra i due leader populisti si era rinsaldato alcuni giorni fa, quando il presidente brasiliano aveva plaudito all’omologo per l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, confermando di aver ricevuto informazioni secondo cui il comandante pasdaran aveva…

Macron assediato perde il controllo. L'analisi di Malgieri

Dopo sei settimane di agitazioni, culminate ieri in decine di manifestazioni in tutta la Francia, alle quali hanno preso parte centinaia di migliaia di persone, riprendono le trattative sulla riforma delle pensioni. In un Paese bloccato (metropolitana a scartamento ridotto, autobus rari e discontinui, taxi che si fanno attendere fino a quarantacinque minuti), percorso da una folla imbestialita ed un…

C'è lo zampino di Mosca dietro all’attacco contro il Parlamento del Venezuela?

Sembra che il nuovo attacco del regime di Nicolás Maduro contro il Parlamento venezuelano sia stato pianificato per compiacere principalmente la Russia. L’ipotesi di analisti ed esponenti politici che si oppongono al governo socialista ha guadagnato forza dopo che il governo di Vladimir Putin ha riconosciuto (con una tempestiva velocità) la legittimità della nomina del deputato Luis Parra alla guida del Parlamento, senza…

Il governo scommette (ancora) su Spazio e ricerca scientifica. Parola di Conte

Collegato dal modulo Columbus, frutto di tecnologia italiana, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano, impegnato ancora per tre settimane sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) nell’ambito della missione “Beyond”, ha avuto una conversazione con il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Assieme al premier il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, il direttore generale dell’Esa Jan Wörner, il presidente…

Senza industria il Pil non cresce. Il punto di Di Mario

I DATI ISTAT SULLA PRODUZIONE INDUSTRIALE A novembre 2019 nuovo calo su base annua, il nono consecutivo, per l'indice della produzione industriale: l'Istat registra un aumento dello 0,1% rispetto ad ottobre ma con una riduzione tendenziale dello 0,6%. Nella media del periodo gennaio-novembre l'indice ha registrato una flessione dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2018 mentre nella media del trimestre…

L'Iran ha abbattuto l'aereo. L'accusa dell'intelligence Usa

Le voci si erano inseguite tutta la giornata. Ora c’è una conferma (semi)ufficiale. Il Boeing 737-800 diretto a Kiev e precipitato a Teheran la scorsa notte causando la morte di tutti i 176 passeggeri è stato abbattuto “per errore” da uno, forse due missili iraniani. A dare la notizia sono fonti dell’intelligence americana e del Pentagono sentite dalla Cbs e…

Il libro del mese: l'Interprete di Annette Hess, edito da Neri Pozza

È una riflessione sul presente, o meglio su ciò che realmente facciamo perché il nostro vissuto sia il più vicino possibile ai nostri ideali. Spesso siamo vittime di meccanicismi, agiamo senza pensare, talvolta quando ci soffermiamo a riflettere quasi temiamo i nostri pensieri. Anche Eva, la protagonista del romanzo di Annette Hess, sempre di più, comincia a sentirsi estranea alle…

Così la Difesa ha messo al sicuro i militari italiani. Il punto di Tofalo

Preservare i risultati ottenuti nella lotta all'Isis, favorire la de-escalation e promuovere la moderazione, il tutto mantenendo il coordinamento con gli alleati (gli Stati Uniti in primis) e dando priorità alla sicurezza dei militari italiani. È il piano della Difesa italiana, guidata da Lorenzo Guerini, spiegato oggi dal sottosegretario Angelo Tofalo, intervenuto in Commissione Difesa a Montecitorio per rispondere a…

×

Iscriviti alla newsletter