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Ubi Banca accelera sui rimborsi dei prestiti erogati dalla Bce alle banche dell’Eurozona. L’istiuto guidato da Victor Massiah ha infatti provveduto, con valuta odierna, al rimborso anticipato di 1,5 miliardi di Tltro2, a valere sui 10 miliardi nominali attualmente in essere con scadenza 24 giugno 2020. Conseguentemente l’esposizione complessiva residua al Tltro2 della banca ammonta attualmente a 11 miliardi, comprensiva dei 2,5 miliardi nominali in scadenza il 24 marzo 2021. Di cosa si tratta?

Acronimo per la locuzione inglese targeted longer-term refinancing operations, i Tltro sono prestiti quadriennali erogati alle banche dell’eurozona, che poi vanno rimborsati, al fine di alimentare la liquidità nel sistema economico. In altre parole, vengono offerti alle banche dei finanziamenti a lungo termine a condizioni vantaggiose con l’obiettivo di migliorare le condizioni del mercato del credito del settore privato e di stimolare i prestiti bancari all’interno dell’economia reale. I Tltro sono quindi, sulla carta, uno strumento utile a rinforzare l’attuale politica monetaria accomodante della Bce.

Uno strumento molto caro al governatore uscente dell’Eurotower, Mario Draghi (qui un approfondimento), che nel suo famigerato bazooka ha spesso e volentieri caricato i Tltro oltre al più famoso Qe, acquisti su larga scala di titoli pubblici. E proprio nell’ultimo board della Bce, Draghi ha annunciato condizioni ancora più favorevoli per l’erogazione e successivo rimborso dei prestiti a lunga scadenza.

Tornando a Ubi Banca (che non ha partecipato alla prima operazione Tltro3 che ha avuto luogo nel mese di settembre), tale rimborso – informa una nota – è stato reso possibile dalla velocità di implementazione del Piano di Funding, volto anche a sostituire progressivamente nel tempo, con emissioni di mercato, i finanziamenti straordinari Bce.

Ubi Banca brucia le tappe e rimborsa in anticipo i prestiti Bce

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