Skip to main content

Tutto pronto per il comando interforze che prevede una riorganizzazione di ruoli e competenze in ambito cibernetico. A guidarlo sarà l’ammiraglio Ruggiero Di Biase che approda allo Stato Maggiore della Difesa, alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli.

L’ANTICIPAZIONE DI TOFALO

Qualche anticipazione è giunta oggi dal sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo Tofalo, che ha sottolineato che lo sviluppo di questo progetto è nato un circa un anno fa e a breve arriverà a conclusione. “La Difesa”, ha spiegato, “sta costruendo il Comando operativo di vertice per contrastare la crescente minaccia cibernetica. Il lavoro portato avanti in questi mesi dal gruppo di progetto C5ISR grazie alla collaborazione delle singole Forze armate, dello Stato Maggiore della Difesa e del dicastero della Difesa è ormai quasi realtà”.

UN LUNGO PERCORSO

La Difesa, aveva spiegato alcuni mesi fa lo stesso Tofalo intervenendo in un convegno a Milano, ha avviato già da qualche anno “un processo di trasformazione net-centrico dello strumento militare nazionale che punta alla costituzione di una infostruttura evoluta e sicura, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze, attuali e future del comparto, in ambito nazionale, alleato e di coalizione, attraverso un programma decisamente cardine, denominato Defence Information Infrastructure (Dii)”.
Si tratta, disse il sottosegretario, di concentrare, “con un disegno architetturale di insieme ed omogeneo, tutti i progetti connessi al settore Ict, o con il termine militare ancora più ampio di C4 (Comunicazione, comando & controllo e computer) e della sicurezza, in tre fondamentali pilastri”: connettività, servizi e sicurezza.
Nel 2016, la Difesa ha costituito un comando a connotazione interforze preposto ad operare nel quinto dominio, il Comando interforze per le operazioni cibernetiche (Cioc), guidato dal generale Francesco Vestito, che compie attività di cyber difesa dell’intera infrastruttura Ict della Difesa, ma anche a svolgere operazioni Cyber (laddove consentite dalle norme e dai protocolli vigenti, nel rispetto delle regole d’ingaggio stabilite). Al Cioc si affianca il Comando C4 Difesa, dedicato alla gestione tecnico-operativa dell’infrastruttura Ict, inclusi gli assetti strategici di comunicazioni satellitari.

LA RIORGANIZZAZIONE

“Dopo una fase di avvio del Cioc”, spiegò Tofalo, “non si esclude al momento l’ipotesi di accorpare le due realtà” in “un’unica entità”, magari “più rispondente alle attuali e future sfide, anche attraverso una più stretta collaborazione con il comparto intelligence”. Il nuovo comando interforze annunciato dal sottosegretario potrebbe essere il passo decisivo verso questa ipotesi.

Come sarà il Comando Cyber della Difesa italiana? L’anticipazione di Tofalo

Tutto pronto per il comando interforze che prevede una riorganizzazione di ruoli e competenze in ambito cibernetico. A guidarlo sarà l'ammiraglio Ruggiero Di Biase che approda allo Stato Maggiore della Difesa, alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Enzo Vecciarelli. L'ANTICIPAZIONE DI TOFALO Qualche anticipazione è giunta oggi dal sottosegretario di Stato alla Difesa Angelo…

Libia, quando è troppo, è troppo. L’Italia ritrova fiato e stigmatizza Haftar

Libia ancora irrequieta, nonostante i tentativi di riavviare il percorso politico, minati costantemente dagli attacchi del signore della guerra della Cirenaica, Khalifa Haftar, contro Tripoli e le fazioni alleate al governo onusiano, mentre si muovono dinamiche di interessi attorno al petrolio. Con ordine, partendo dal sottolineare la nota positiva: l’ambasciata italiana in Libia ha preso una posizione contro le azioni di…

Basi, geopolitica e gas. Pompeo ricorda come è strategico il Mediterraneo orientale

Una visita strategica e rilevante, quella del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo in Grecia. Forse non quanto quella in Italia, ma comunque di primo piano dal momento che ha messo nero su bianco un cambio di passo, chirurgico e armonico per quanto riguarda le infrastrutture militari, il gas a Cipro e gli equilibri. Si va verso un nuovo fronte…

Forza economica e pressioni politiche. Ecco come Pechino isola Hong Kong

Hong Kong è un argomento delicatissimo e praticamente intrattabile per chiunque davanti a Pechino. Ne è testimonianza l’atteggiamento soft adottato dal principio da Donald Trump, che invece solitamente è la voce ruggente contro la Cina di questa fase storica. Secondo il Financial Times (mai smentito) pare ci sia stato un accordo tra l’americano e Xi Jinping al G20 di Osaka,…

Sul nucleare del Nord Corea c’è ancora uno stop. Che non piace agli Usa

Stati Uniti e Corea del Nord danno versioni ambigue e apparentemente contrapposte del primo contatto tenuto dopo mesi, un pre-negoziato avvenuto su un’isola davanti a Stoccolma tra corpi governativi. Per Pyongyang tutto è naufragato dopo pochi minuti di incontro, il tavolo è saltato alla velocità di un test missilistico — come i tanti degli ultimi mesi decisi dalla Corea del…

Il sistema politico in Iraq “si è rotto”. I rischi per la sicurezza regionale (e non solo)

Sui social network negli ultimi giorni sono circolate immagini piuttosto dure arrivate da Baghdad: si sentivano dei colpi di fucile e si vedevano i manifestanti scesi in strada finire a terra. Erano gli spari di un cecchino che squarciavano le proteste che dall'inizio della settimana hanno interessato la capitale altre otto province. Le autorità sono intervenute col pugno duro e per…

Il gas nel Mediterrano e l’allarme sulle mire della Turchia (anche dall’Italia)

Anche Roma in ansia per la nuova provocazione turca a Cipro, con l'invio della nave Yavuz all'interno del blocco sette della Zona economica esclusiva. Gli interessi dei player internazionali già coinvolti, come Total, Eni e ExxonMobile confliggono con l'azione di Ankara, definita illegale anche da Bruxelles. E nel Mediterraneo orientale torna altissima la tensione, tra droni, sottomarini e fregate. QUI…

Erdogan va in Serbia per espandere l’influenza turca nei Balcani

In Siria la situazione è appesa a un filo, le acque attorno a Cipro sono sempre più agitate, ma il presidente della Repubblica turca, Recep Tayyip Erdogan non sembra proprio voler diminuire l’esuberanza che da anni caratterizza la politica estera della Mezzaluna. E domani si prepara a un viaggio di due giorni in uno dei territori chiave per Ankara: i…

Perché Kiev scende in piazza per la formula Steinmeier (che piace a Zelensky, Putin e Merkel)

Diecimila manifestanti si sono riversati oggi sulle strade di Kiev. Il motivo è una ferma protesta contro l’approvazione del “Piano Steinmeier”, ovvero il nuovo accordo sull'Ucraina raggiunto lo scorso primo Ottobre a Minsk da rappresentanti dei separatisti filo russi, Russia, Ucraina e mediatori dell'Osce. IL PIANO STEINMEIER E IL PLAUSO DI BERLINO Il Piano Steinmeier è la strategia, elaborata dal…

Impeachment, ecco perché Trump tira in ballo il suo ministro dell’Energia

Durante una conferenza telefonica avuta con i leader repubblicani della Camera, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di aver fatto l’ormai celeberrima telefonata al presidente ucraino su sollecitazione del segretario all’Energia, Rick Perry. Trump avrebbe detto ai deputati (centro del suo consenso congressuale), che lui personalmente non avrebbe voluto fare la chiamata in cui ha chiesto a Volodymyr…

×

Iscriviti alla newsletter