Deve essere un po’ traumatico per il vecchio uomo di sinistra, chiuso nelle sue certezze organicamente sistemate, accettare l’idea che possa essere Alessandro Di Battista l’uomo del futuro. Ma è evidente che nel Movimento 5 Stelle il ruolo di Dibba sia non solo quello di aprire un dialogo a sinistra in previsione di future alleanze, bensì più radicalmente di sostituire…
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Dieci anni di Pil, dieci anni di fallimenti. Un monito per tutti
Il governo Conte ha messo in campo i suoi provvedimenti in campo economico, che hanno in “quota 100” sul versante pensionistico, in un avvio di Flat Tax per le partite Iva e nel “reddito di cittadinanza” i tre elementi distintivi. L’opposizione fa il suo mestiere e critica a spron battuto queste scelte, considerandole inutili (o dannose) per la crescita, mentre…
Combattere le disuguaglianze si può. La ricetta di Becchetti
Il mondo non gira per il verso giusto. E a pensarci bene, nemmeno l'Italia. A poche ore dal via del World Economic Forum di Davos, l'Oxfam ci ricorda che le sfumature esistono in natura ma questo non vuol dire che siano una costante dell'uomo. Anzi. Se il tema è quello delle disuguaglianze, di sfumature ce ne sono ben poche, perché…
Mai più nel nome dei liberi e forti. L'impegno dei popolari (di convinzione)
Libero e forte a chi? Questa domanda è la presa d’atto di una mancanza. Il vuoto di classe dirigente rispetto a un popolo smarrito. Le recenti celebrazioni della ricorrenza dei 100anni dell’Appello ai liberi e forti, di sturziana memoria, stanno avendo risalto per il gran numero di manifestazioni; queste sono il frutto di sollecitazioni provenienti anche da alte autorità della…
Ancora Sturzo? I cattolici in politica e le responsabilità della Chiesa
Durerà, almeno qualche altro giorno, l’attenzione concessa dai media alla commemorazione della fondazione del Partito Popolare, nato sotto la guida di don Luigi Sturzo il 18 gennaio 1919 a Roma, in una stanza dell’Hotel Santa Chiara, dove risuonò l’"Appello ai liberi e forti"? E, soprattutto, si trasformerà in rinnovata e innovativa tensione politica? Oppure rimarrà semplicemente a documentare la doverosa…
Bettino Craxi e quella lezione politica da custodire ancora oggi
A quasi vent'anni dalla scomparsa di Bettino Craxi, la cronaca dei successi politici e dei travagli giudiziari, la celebrazione e la damnatio, possono lasciare il posto ad un'analisi storica più obiettiva della parabola di uno dei leader italiani più rappresentativi del secondo Novecento. Ne ragionavo in questi giorni, domandandomi se quei tratti possono oggi avere il sapore dell'attualità e il…
In Sardegna vince l'astensione. Il successo del centrosinistra e i rischi per M5S
C'è chi le sminuisce, chi le guarda con preoccupazione e chi, invece, grida al successo. Le elezioni suppletive che si sono tenute la domenica appena passata in Sardegna, nella circoscrizione di Cagliari, hanno provocato reazioni contrastanti. La consultazione ha avuto luogo per la sostituzione del candidato del Movimento 5 Stelle, Andrea Mura, il velista che si era dimesso dopo lo…
Porti chiusi (o aperti?) e hot spot in Africa. Come evitare altre stragi di migranti in mare
I naufragi dei barconi di migranti riaccendono le polemiche tra il partito umanitario e il governo. Il Paese si divide tra fautori dell'accoglienza e sostenitori della chiusura dei porti, esasperando le posizioni. Gli argomenti utilizzati per supportare le opposte tesi coinvolgono aspetti emotivi, politici e morali, che condizionano l’analisi e le soluzioni, ostacolando una valutazione obiettiva degli eventi, che resta…
Libia, senza disarmo delle milizie la pace è lontana. L’analisi di Saini Fasanotti (Brookings Institution)
In Libia l’ambiente di mediazione per una tregua delle tribù a Tripoli si inquina con altri scontri. Le milizie in conflitto nella zona sud di Tripoli hanno raggiunto un accordo dopo poco meno di una settimana di scontri grazie ad una mediazione tribale e in particolare del clan dei Warfalla. Il cessate il fuoco definitivo tra le forze della Settima…
Tsipras anticipa il voto sulla Macedonia. In gioco c’è l’Europa di domani
Sarà una seconda settimana di passione, ma sulla carta controllata, quella del premier greco, Alexis Tsipras. Ieri, per le strade di Atene, circa 60mila persone hanno marciato per le strade della capitale, creando alcuni momenti di tensione con le forze dell’ordine. La motivazione è sempre l’accordo firmato con la Macedonia per il cambio del nome dell’ex stato jugoslavo in Repubblica…