Skip to main content

Il sogno di creare il Partito della nazione Matteo Salvini lo cova da tempo, senza dubbio dal momento in cui, dopo la formazione del governo giallo-verde, i sondaggi hanno sancito la crescita esponenziale della Lega superando il 30%. Già con la manifestazione di dicembre in Piazza del Popolo a Roma, Salvini aveva pubblicamente avviato il percorso per sdoganare la Lega, dopo il passaggio da Lega Nord a Lega nazionale, una nuova trasformazione in un grande partito a vocazione maggioritaria in grado di attrarre l’elettorato moderato che fino a soli pochi mesi fa non solo non avrebbe votato per il partito di Salvini ma lo considerava una forza politica estremista.

Se i suoi oppositori continuano a dipingerlo come un leader con posizioni estreme accusandolo insieme agli alleati sovranisti europei di avere posizioni di “ultradestra” (per non usare epiteti peggiori e ben più offensivi), in realtà è in atto una svolta moderata sancita dal discorso in Piazza Duomo a Milano.

Se si vuole realmente comprendere la politica della Lega e delle altre forze sovraniste europee è necessario partire da un assunto: non sono partiti di destra o, per lo meno, non appartengono alla destra come siamo comunemente abituati a conoscerla ma è più corretto definirli partiti post ideologici. Non a caso nel suo discorso Salvini ha affermato: “qui non ci sono fascisti. non è vero neppure che io sono di estrema destra” comprendendo che per mantenere il consenso oltre il 30% è necessario attrarre il voto dei moderati, offrendo un’immagine rassicurante, più istituzionale, meno movimentista e battagliera. La rivoluzione va bene per salire al potere ma, una volta giunti al governo, occorre conservare lo status quo, dare garanzie e stabilità.

Una stabilità che, nella politica 2.0, si concretizza non solo nelle azioni ma anche con le parole a partire dai riferimenti culturali e politici. Non a caso Salvini cita Chesterton, Margaret Thatcher, Churchill, Ghandi ma anche l’immancabile Oriana Fallaci “madrina della nuova Europa”. Un pantheon laico a cui accosta Giovanni Paolo II e Benedetto XVI per sottolineare le radici cristiane dell’Europa rappresentata dai santi patroni “Benedetto da Norcia, Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Cirillo e Metodio, Teresa Benedetta della Croce” tenendo tra le mani e baciando il rosario.

Salvini ha compreso che politicamente oggi in Italia manca un partito in grado di intercettare l’elettorato moderato, con Forza Italia sempre più in crisi, il Partito Democratico che si è spostato a sinistra dopo l’elezione a segretario di Zingaretti, il Movimento Cinque Stelle che spaventa i moderati, il suo progetto è quello di realizzare una grande opa verso il centro, ci riuscirà? Ancora pochi giorni e lo capiremo.

La svolta moderata di Salvini

Il sogno di creare il Partito della nazione Matteo Salvini lo cova da tempo, senza dubbio dal momento in cui, dopo la formazione del governo giallo-verde, i sondaggi hanno sancito la crescita esponenziale della Lega superando il 30%. Già con la manifestazione di dicembre in Piazza del Popolo a Roma, Salvini aveva pubblicamente avviato il percorso per sdoganare la Lega, dopo…

Perché quella di Salvini è una svolta più liberale che moderata

Con il solito acume che, per interesse o per incapacità di uscire dagli schemi mentali del passato la maggior parte degli analisti politici italiani oggi non ha, Francesco Giubilei afferma che “se si vuole realmente comprendere la politica della Lega e delle altre forze sovraniste europee è necessario partire da un assunto: non sono partiti di destra o, per lo…

Autonomia differenziata, cosa pensano Lega, M5S, Pd e Forza Italia

L'autonomia differenziata di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna è uno dei temi di scontro tra Movimento 5 Stelle e Lega. Come ha ricordato negli scorsi giorni la ministra leghista Erika Stefani, responsabile del dicastero delle Autonomie regionali, se il provvedimento non sarà nel cdm di lunedì e non verrà approvata almeno una bozza d'intesa tra il governo e le tre…

Zingaretti boccia il governo, ma attacca (quasi) solo Salvini

Piazze piene, urne vuote. Almeno così si diceva una volta, secondo Nicola Zingaretti, governatore del Lazio e leader del Pd, intervenuto questo pomeriggio su Rai 3, ospite di Lucia Annunziata a In Mezz'ora. Un riferimento nemmeno troppo velato alla kermesse milanese di ieri, in cui Matteo Salvini ha riunito i leader della destra europea in vista del voto di domenica…

politica

Turchia, Russia, Iran. La strana intesa che rimescola gli equilibri del Mediterraneo

Di Paolo Quercia

Il processo di redistribuzione della potenza dall’occidente verso l’Asia che ha contrassegnato la seconda fase della globalizzazione ha un suo più piccolo equivalente regionale nel Mediterraneo orientale. Anche qui è in atto da tempo, su scala più piccola, un fenomeno di destrutturazione degli equilibri regionali usciti dalla Guerra fredda e di erosione della capacità statunitense di garantire tanto la sopravvivenza…

Tra Ankara e Washington c'è una relazione complicata

Di Stefano Stefanini

Ankara e Washington sono legate a doppio filo strategico. La Turchia è pedina indispensabile della Nato, sia nei confronti della Russia sia nello scacchiere mediorientale e mediterraneo. Senza Nato e senza Usa, Ankara è sola e vulnerabile in un vicinato difficile, circondata da potenze concorrenti se non ostili e da focolai d’instabilità. L’acquisto da parte della Turchia delle batterie antimissilistiche…

Gli anti-Haftar ostentano nuove armi su Fb, e avanzano sul terreno

Ieri, le forze che difendono Tripoli dall’assalto lanciato oltre un mese fa dal signore della guerra dell’Est libico, Khalifa Haftar, hanno fatto sapere, tramite l’account Facebook ufficiale della loro missione difensiva congiunta, di aver ricevuto rinforzi. Vulcano di Rabbia — questo il nome programmatico che le milizie della Tripolitania hanno dato alle operazioni anti-Haftar — hanno mostrato le immagini di dozzine…

La microcooperazione al servizio dello sviluppo

Dal 15 al 17 maggio, alla nuova Fiera di Roma, si è svolta EXCO2019, la prima esposizione internazionale della cooperazione allo sviluppo. Vi hanno partecipato delegazioni da 45 Stati, istituzioni italiane, europee e multilaterali, agenzie di sviluppo, aziende, banche di investimento, fondazioni, organizzazioni internazionali, ONG, università, centri di ricerca. Il grande sforzo creativo e organizzativo che, assieme ai partner Diplomacy…

italiaonline

Nasce una nuova professione, il fractional manager

Di Enrico Verga

Il mondo è cambiato. Non ci sono più le mezze stagioni, la gente non guarda più la tv, I cinesi si comprano tutto e anche il mondo del management aziendale si adegua. O meglio dire dovrebbero farlo. Lo scenario della managerialità, in Italia come nel resto del mondo (quanto meno quello occidentale) sta subendo un mutamento storico. Quando si parla…

La bomba Strache riguarda anche noi (soprattutto Salvini)

Heinz-Christian Strache lascia il suo incarico di vice primo ministro in Austria e si dimette da leader dell’Fpö a seguito del video (girato nel 2017) in cui si lascia andare ad indecenti (ed illegali) promesse verso una presunta figlia di un oligarca russo. Il video esce oggi con evidente intento di colpire il partito di Strache alla vigilia delle Europee,…

×

Iscriviti alla newsletter