Skip to main content

Si apre cosí, con una targa e un momento di commozione che non conosce colore politico, la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Antonio Megalizzi, italiano europeo, una vita spezzata a 29 anni da uno sparo nel buio in un mercatino di Natale. Barto Pedro Orent-Niedzielski, 35, amico e collega di Antonio, morto pochi giorni dopo l’attentato con cui Cherif Chekatt, l’ultimo soldato del jihad islamista che scuote le coscienze d’Europa da più di un decennio, ha seminato il terrore lo scorso 11 dicembre.

Al Parlamento Europeo di Strasburgo, lì dove Antonio e “Bartek” lavoravano senza mai spostarsi dai microfoni di Europhonica, la radio di studenti che raccoglieva una ventina di giovani appassionati dell’Europa, e che oggi riprende ufficialmente le sue trasmissioni. Il nome dei due ragazzi è ora inciso per sempre nello studio radiofonico 1 del Parlamento. “Saluto le loro famiglie che sono oggi con noi. Sono passati 60 giorni da quel vile attacco e la cerimonia di oggi è un segnale forte del fatto che non vogliamo dimenticare le vittime del terrorismo” ha esordito il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani scoprendo la targa. “Non possiamo fare nulla per curare le ferite che avere nel vostro cuore. Ma nessuno qui dimenticherà Antonio e Bartosz. Erano parte di noi e il loro progetto (Europhonica) che è ripartito trasformerà il loro ricordo in una presenza viva non solo dentro il Parlamento ma anche nel mondo universitario che loro cercavano di informare su che cosa è l’Europa”.

Dopo il momento di commemorazione, un ultimo saluto in sala stampa, con una buona notizia. Il Parlamento europeo dedicherà una borsa di studio a Megalizzi e Bartosz. Un gesto piccolo, ma di buon auspicio per chi, come loro due, ancora ha un motivo per difendere il progetto europeo, senza mai venire meno allo spirito critico che guidava e continuerà a guidare le trasmissioni di Europhonica. La proposta è dell’europarlamentare Silvia Costa, che ha guidato i lavori della conferenza stampa con i colleghi Daniele Viotti ed Elly Schlein e i ragazzi della radio.

“Persone come Antonio e Bartosz, così come prima di loro Valeria Soresin e Jan Palach, sono figure di giovani che, andando incontro a diversi destini, hanno segnato il senso di un’appartenenza che forse era un po’ sopito, svegliando la coscienza degli adulti” spiega Costa ai microfoni di Formiche.net. “L’eredità di questi ragazzi ci dimostra che i giovani non sono euroscettici ma euroimpazienti – prosegue l’eurodeputata – per capirli bisogna dare loro la parola e imparare a raccontare bene l’Europa. Spesso siamo attenti solo alle procedure e non pensiamo come la vita di ogni giorno possa influenzare le istituzioni europee. Dall’altra dobbiamo rispettare la dialettica che porta a cercare il bene comune di 500 milioni di persone diverse, avvicinando linguaggi, codici e regole alla sensibilità dei cittadini”.

corrao, Terzi, appello

Ripartire da Antonio Megalizzi. L'appello dell'Europarlamento

Si apre cosí, con una targa e un momento di commozione che non conosce colore politico, la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Antonio Megalizzi, italiano europeo, una vita spezzata a 29 anni da uno sparo nel buio in un mercatino di Natale. Barto Pedro Orent-Niedzielski, 35, amico e collega di Antonio, morto pochi giorni dopo l'attentato con cui…

shutdown difesa space, nucleare,Fox, Trump, Fitoussi

Stallo tra repubblicani e dem. In Usa non si esclude un altro shutdown

Le trattative intracongressuali negli Stati Uniti per trovare un qualche genere di accordo sul controllo delle frontiere e il muro col Messico sono precipitate nel fine settimana. Partite in ritardo rispetto all'agenda decisa una quindicina di giorni fa, hanno dimostrato rapidamente quel che era noto, ossia che Democratici e Repubblicani non hanno punti di contatti. La faccenda è un argomento che sta tornando centrale…

trump pompeo

Pompeo in Ungheria. L'impegno degli Usa in Europa centrale che preoccupa Mosca

Il tour dell'Europa dell'est del segretario di Stato Mike Pompeo tocca oggi la prima tappa, quella ungherese. Un viaggio meticolosamente pianificato dal Dipartimento di Stato nella speranza che gli incentivi economici e sulla difesa riescano a dissuadere il primo ministro Viktor Orban dall'avvicinarsi troppo a Mosca e a Pechino. “Gli Stati Uniti sono impegnati in un'alleanza transatlantica forte, unita e…

tesoro trump cina

A Pechino nuovo round di negoziati tra Cina e Usa. L'ultimatum di Trump si avvicina

Da giovedì la settimana di incontri per trovare un accordo sul commercio tra funzionari cinesi e statunitensi, che iniziano oggi nella capitale cinese con il lavoro preparatorio delle seconde linee, entrerà nel vivo, con la partecipazione dei titolari dei due paesi. L'obbiettivo di Washington è trovare almeno il modo di convincere Pechino su un riforma profonda riguardo al trattamento delle proprietà intellettuale. Faccenda per cui…

macron algeria algerini

Algeria verso il voto. Il modello Bouteflika alla prova

Quasi dieci anni fa, nel dicembre del 2010, l’allora ambasciatore d’Italia in Algeria, Giampaolo Cantini, presentava ad Algeri un convegno sul rapporto tra Enrico Mattei e il Paese nordafricano durante la guerra di liberazione nazionale, sotto l’alto patronato del presidente algerino Bouteflika. Nella sua presentazione, l’ambasciatore ricordava il ruolo assunto dalla figura di Mattei nel Paese algerino e il fatto…

I disegni della Bongiorno e la storia organizzativa di Inail e Inps

I due disegni di legge prodotti dal ministro Giulia Bongiorno per riformare la nostra Pubblica amministrazione (il Ddl per la concretezza amministrativa e la prevenzione dell’assenteismo del 25/10/18 e il Ddl del 21/12/18 per il miglioramento della Pubblica amministrazione) vengono a coincidere con il rinnovo dei presidenti di Inps e Inail. E la coincidenza ci suggerisce alcune riflessioni. Negli anni ’80…

Rai2

La Rai senza il Festival (e Montalbano ed Angela) sarebbe molto più povera. Ecco perché

A febbraio, quando la platea televisiva, complice il freddo, è più ampia, si svolge, nell’arco di cinque giorni, il Festival di Sanremo. Ebbene, se Raiuno trasmettesse solo Sanremo e nulla nei rimanenti 360 giorni, avrebbe una share media sull’intero anno pari a 0,8%. Non è una cifra bassa. Corrisponde a quella ottenuta da tanti noti canali nell’arco dell’intero anno, come…

Sanremo 2019

Ma ha fatto davvero tendenza il Festival di Sanremo 2019?

Sanremo 2019: Come ogni anno mi ritrovo per cinque giorni davanti alla TV attonita e in controtendenza a quello che dicono, (specie per questa edizione), quasi 10milioni di italiani. Provo a raccontarvi il mio punto di vista per step, vediamo se ho davvero tutti i torti... Primo, parlo di musica.  Mahmood era l'unico che poteva vincere. Perchè? Perchè è stato l'unico…

Al Ravenna Festival artisti di ieri e di oggi nel segno del Mediterraneo

Il Festival di Ravenna è giunto alla trentesima edizione: ogni anno un tema che ha sempre avuto, talvolta in modo bizantinamente obliquo, Ravenna sia come meta che come punto di partenza. Una Ravenna-Mondo che trova nella Commedia qui scritta - in piccola o grande parte poco importa - la propria Opera-Mondo: universi concentrici che si specchiano in un vertiginoso gioco…

venezuela

Il M5S non sia complice di Maduro e stia dalla parte della Costituzione venezuelana. Il richiamo di Sucre

L’Italia resta uno dei pochi Paesi occidentali che non riconosce la legittimità del governo di transizione di Juan Guaidó in Venezuela. La settimana prossima, partiti dell’opposizione italiana presenteranno una mozione per rivedere questa posizione. Una delegazione del governo ad interim del Venezuela è arrivata in Italia per spiegare il carattere giuridico del piano di transizione e l’importanza del ruolo della…

×

Iscriviti alla newsletter